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Spiacenti, questa pagina non esiste.
Autore: Redazione - 28/03/2024
Il gruppo Arsenalia (https://www.arsenalia.group/), realtà che aggrega strutture d’eccellenza favorendone lo sviluppo e l’unicità, ha presentato i risultati dell’esercizio appena trascorso e ha celebrato il traguardo dei 100 milioni di euro di progetti acquisiti grazie a un team complessivo di 1000 professionisti suddivisi tra le due macroaree dedicate alla system integration e alla comunicazione. La holding con sede principale a Venezia e uffici a Milano, Roma, Padova, Treviso, Parigi, Londra, Vienna e Zug ha in particolare sottolineato la crescita consistente della divisione comunicazione, cui afferiscono sei sigle attive in diversi verticali: Vulcano (branding, digital design, content), Pallino (content, digital development), Reelevate (digital marketing, media management), Oblics (digital adoption, people engagement), Versostudio (space e service design) e Cultur-e (corporate communication). Il dato di crescita complessivo per le sei realtà ha raggiunto il 35% sull’anno precedente, arrivando a sfiorare i 20 milioni di ricavi. Secondo l’azienda, il successo è dovuto sia ai numerosi rinnovi di clienti storici, tra cui Bulgari, Volkswagen Group Italia, Golden Goose e IREN, che testimoniano l’apprezzamento per l’integrazione di servizi che le company sono in grado di esprimere, sia ai nuovi nomi che si sono affidati al gruppo, da Moschino a Bper, da Poltrona Frau a Colnago, e molti altri. “Al di là del dato finanziario, che ci incoraggia - afferma Valentino Girardi, Senior Partner Arsenalia - a renderci particolarmente ottimisti è la soddisfazione dei nostri clienti, che trovano in noi un partner preparato su tutti i fronti della comunicazione di brand contemporanea. Che si tratti di digital design per e-commerce e siti esperienziali o di people engagement nelle grandi organizzazioni, fino all’architettura di spazi espositivi e retail, il nostro modello coniuga la specializzazione verticale con l’integrazione orizzontale di competenze e processi. Sei diverse realtà che parlano la stessa lingua, declinata in contesti specifici. L’obiettivo dei 25 milioni per il 2024 ci sembra senza dubbio alla portata”. Sotto il Vulcano Recentemente il gruppo ha nominato Managing Director di Vulcano (https://www.vulcano.agency/) Marco Pezzano, già Managing Partner di Young Digitals, poi in AQuest (WPP), con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento dell’agenzia e delle altre company sull’intero spettro dell’offering dell’area comunicazione. Spiega Pezzano: “L’offering complessivo dell’area comunicazione di Arsenalia copre tre linee di business, chiamate Brand Narrative, Experience Design e Communication Lifecycle; siamo in grado di costruire o rinnovare l’identità di un brand partendo da presupposti strategici e creativi, progettare e sviluppare tutte le properties online e offline che lo rappresentano, per poi creare e valorizzare i contenuti su canali organici e paid. Per l’anno in corso abbiamo già in cantiere numerosi progetti di altissimo profilo, che non vediamo l’ora di poter annunciare”.
LEGGIAutore: Redazione - 28/03/2024
Sono appena uscite due puntate speciali de “Il Decennio Breve: guida semiseria agli Anni Zero”, il podcast original Hypercast che racconta, tra mainstream e underground, politica, cultura e costume, un periodo indimenticabile del nostro recente passato. Negli ultimi due episodi, pubblicati giovedì 21 e giovedì 28 marzo, gli host Maria Cafagna, Alice Valeria Oliveri e Stefano Monti sono infatti affiancati da un ospite d’eccezione, Stefano Rapone, per spaziare dalla televisione, con le emittenti locali più iconiche all’eterno confronto tra Simpson e Futurama, fino a manga e anime ricordando Akira Toriyama, leggendario creatore di Dragon Ball recentemente scomparso. Stefano Rapone, dopo la laurea in Lingua e Traduzione Giapponese, nel 2012 esordisce come stand-up comedian in lingua inglese in Giappone (esperienza che ha poi ripetuto in diverse città europee, come Londra, Dublino, Edimburgo, Madrid, Barcellona e Amsterdam); in seguito approda a “Natural Born Comedians”” su Comedy Central Italia e partecipa allo show CCN - Comedy Central News” di Saverio Raimondo, oltre che a diverse edizioni del programma “Stand Up Comedy”. Come autore, ha lavorato ai programmi “Wipeout - Pronti a tutto!” e “Takeshi’s Castle” del Trio Medusa e a “Mai dire Talk” della Gialappa’s Band, mentre partecipa a “Battute?”, “Una pezza di Lundini”, a “Quelli che il lunedì”, “”La versione di Fiorella. Ha lavorato anche nel mondo del fumetto, all’inizio in alcune strip comiche sul sito Codibugnolo’s, e in seguito con due graphic novel dal titolo “Marco Travaglio Zombi” (2014) e “Natale a Gotham2 (2017). All’attivo ha inoltre uno spettacolo di stand-up comedy, intitolato “Spettacolo Annullato”. Tra novembre e dicembre 2022 ha partecipato, con Salvo Di Paola e Yoko Yamada, al tour teatrale di Alessandro Cattelan dal titolo “Salutava Sempre - La spettacolare fine di Alessandro Cattelan”. Insieme a Daniele Tinti conduce “Tintoria”, un podcast registrato dal vivo, co-prodotto da The Comedy Club. Nel 2022 è stato anche autore del podcast “Un etto di fumetto” con il Trio Medusa. Il podcast è disponibile al link: Il Decennio Breve Hypercast.
LEGGIAutore: D Sechi - 28/03/2024
Intelligenza artificiale come bacchetta magica, come spauracchio, come soluzione, come opportunità con vista sul futuro. AI, GenAI, ormai basta la parola, ma non è così: vantaggi e tranelli sono sempre dietro l’angolo e occorre una mano d’aiuto per capire quali siano le reali possibilità. Un brand come Microsoft delinea i possibili tragitti dell’innovazione, anche nel nostro Paese, e presenta Copilot per Microsoft 365, soluzione al servizio della crescita delle aziende italiane. Di cosa si tratta? Chiediamo lumi a Martina Pietrobon, Direttrice Modern Work di Microsoft Italia (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv). Come si sta muovendo Microsoft nel campo dell’AI e del Web3.0? «Microsoft è leader per quanto riguarda GenAI e Copilot, che noi vediamo proprio come un co-pilota, un aiutante integrato nelle nostre applicazioni, quelle che usiamo tutti i giorni, una soluzione che ci permette di essere a fianco delle aziende, per aiutarle a essere competitive e ad attirare nuovi talenti». Quai vantaggi porta affidarsi al Copilot? «È uno strumento che Microsoft ha lanciato quasi un anno fa, disponibile in Italia dal 22 novembre scorso; è sempre più utilizzato e i nostri dati ci dicono che il 77% di chi lo utilizza non riuscirebbe più a rinunciarvi, mentre il 70% ha assistito a un effettivo aumento della produttività. Copilot viene utilizzato nelle mansioni più ripetitive e libera spazio per la creatività». Quai tipologie di aziende o quai mercati potrebbero giovarsene di più? Circa 200 aziende italiane l’hanno già adottato. Facciano qualche esempio: nel campo dell’HR il Copilot aiuta a creare job spotting, comparazioni di cv, ma anche nel Finance permette un lavoro più approfondito sui dati, è un reale sostegno nei capitolati di gara. Nel marketing, Copilot è usato per la creazione di post social, per la messa a punto delle ricerche, snellisce attività quali power point, excell e analisi di mercato. Con Copilot è possibile creare eventi da zero, tra inviti e analisi dei partecipanti. Ma sono soltanto esempi, le funzioni che si possono ricavare sono tantissime. Il vantaggio che porta l’AI è enorme, si pensi che ogni dollaro investito in Europa in progetto con intelligenza artificiale generano un ROI medio di 3,3 punti più alto. A questo punto è anche scontato ripetere che perdere un simile treno significherebbe essere meno competitivi». Come vi muovete invece sul fronte della sostenibilità? «Ci poniamo in prima linea sull’argomento e l’AI aiuta nella limitazione degli sprechi e nella ricerca di una maggiore efficienza. E poi, non dimentichiamo che Microsoft si è posta l’obiettivo di essere carbon zero entro il 2030». AI e occupazione: tra ansie e preoccupazioni, quali lavori sta “inventando” ‘intelligenza artificiale e quai figure professionali state cercando o ritenente che serviranno in un prossimo futuro? «L’AI è un servizio, un co-pilota, non qualcosa che ci sostituisce. In un simile contesto, diventano fondamentali le soft skills, utili per capire, per esempio, come porre bene una domanda affinché il Copilot risponda in maniera sempre più precisa, ma perché questo accada serve l’ingegno umano». L’Italia è cresciuta su fronte dell’innovazione, può competere o è ancora frenata? «Secondo una ricerca recente di Microsoft, le aziende italiane sono allineate all’Europa e anzi stiamo adottando i servigi dell’AI per il 73% rispetto al 67% di media europea, quindi possiamo dire di essere addirittura davanti». Microsoft offre soluzioni, si prodiga anche nella formazione? «Abbiamo lanciato AI L.A.B, iniziativa attraverso la quale facciamo incontrare i migliori partner e le aziende italiane, un momento di scambio, di conoscenza, un percorso che stiamo facendo insieme al mercato italiano».
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