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Upgrade Mobile Summit

Autore: Redazione


A Milano, il prossimo 18 novembre, un appuntamento di prestigio dedicato a tutti i professionisti che in vario modo si accostano alla mobile economy, soprattutto sul fronte delle attività di marketing e di comunicazione. L’evento si terrà in Piazza Affari, presso Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana

Si sta muovendo a pieno ritmo la macchina organizzativa di Upgrade Mobile Summit. L’appuntamento si terrà il prossimo 18 novembre, a Milano, nel prestigioso spazio di Palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari. Presso la sede della Borsa Italiana si svolgerà la prima edizione dell’evento organizzato da Upgrade Italia con il contributo di DailyNet e 360com in qualità di media partner. Si tratta di un appuntamento inedito nel panorama divulgativo e formativo italiano dei mezzi di comunicazione di massa, che ha come obiettivo principale l’offerta di un accurato aggiornamento sugli scenari più attuali e le nuove tecnologie data driven per massimizzare il rendimento del canale mobile. La rivoluzione digitale, infatti, continua inesorabile. Nessuno può permettersi di rimanere indietro. E questo nuovo meeting si pone al centro del mercato italiano dedicato alla mobile digital economy. Che sta diventando sempre più pervasiva. Complice la crescente penetrazione degli smartphone, entro il 2020 non meno del 60% della popolazione mondiale accederà alla rete attraverso servizi di internet mobile, a fronte dell’attuale 46%, come prevede anche Gsma Intelligence nel suo recente rapporto “Global Mobile Trends”.

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Mobile first. E mobile only

 

Intanto, gli abbonati ai servizi di internet mobile sono sempre più giovani e gli stessi sono per lo più utenti cosiddetti mobile-first, vale a dire che accedono alla rete, in primo luogo, attraverso smartphone e tablet; oppure sono mobile-only e accedono solo attraverso cellulari e tavolette intelligenti. Dunque, al termine del prossimo quadriennio, più di un miliardo di persone si unirà a quanti già oggi sono connessi a reti cellulari. Nella volontà degli organizzatori, allora, Upgrade Mobile Summit vuole essere soprattutto un momento prezioso di confronto e scambio, pensato per stabilire un canale di comunicazione continuativo tra le aziende e i player della digital industry. Lo si intuisce anche da un’altra particolare opzione: i partecipanti al Summit, infatti, avranno a disposizione per tutto l’anno un’area riservata con i contenuti dell’evento, una serie di interessanti insight, video-pills di formazione, numerose ricerche sul tema, oltre a e-book e aggiornamenti periodici. Una piattaforma integrata per avere a disposizione, in ogni momento, una visione completa sulle più moderne tecnologie digitali e sulle migliori opportunità offerte dal mercato, creata con l’obiettivo di agevolare i professionisti, in primis quelli impegnati nelle attività di marketing, nelle scelte di make or buy, nella selezione dei fornitori e nella valutazione delle tecniche più adatte alle proprie esigenze di comunicazione e di business.

Un mercato enorme

 

In effetti, le dimensioni e la complessità del mercato mobile non ammettono ritardi o distrazioni. Basti pensare che le connessioni cellulari - in base alla media delle ultime survey circolate - sono circa 7,3 miliardi a livello mondiale, mentre il numero degli abbonati sarebbe pari a non meno di 4,7 miliardi di persone. E per quanto riguarda le connessioni mobili, in Italia ce ne sono 82 ogni 100 abitanti, contro le 144 ogni 100 abitanti della Finlandia e 142 di Singapore. Tutto questo mentre la banda larga mobile si conferma come il metodo previlegiato per l’accesso a internet, soprattutto in quei paesi che soffrono per la cronica arretratezza, per non dire dell’assoluta mancanza, di reti di telefonia fissa; e il numero complessivo di abbonamenti mobile broadband, entro la fine del 2016, dovrebbe attestarsi a 3,6 miliardi. Già nel 2015 gli utenti mobili unici avevano raggiunto quota 5 miliardi, a fronte di una popolazione mondiale di 7,4 miliardi, e circa la metà di tutti gli abbonamenti consente di accedere a internet. Sembra incredibile, ma nel giro dei prossimi quattro anni gli utenti mobili unici raggiungeranno quota 5,6 miliardi, ossia più del numero delle persone che possono usufruire dell’elettricità in casa (5,3 miliardi), di un conto corrente (4,5 miliardi) o dell’acqua corrente, che oggi, purtroppo, sono “solo” 3,5 miliardi.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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