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Twitter non cambia rotta ma nel Q1 2016 utenza e adv crescono

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L’azienda non centra le attese degli analisti ma mostra alcuni buoni segnali: la strategia pubblicitaria ora è focalizzata su Video, Live Streaming, e Dynamic Ads

DorseyJackTEDetroit Jack Dorsey, ceo di Twitter Nel primo trimestre dell’anno l’utenza mensile di Twitter torna a crescere a quota 310 milioni, trainata principalmente dalla stagionalità e dal marketing, ma l’azienda non centra le attese degli analisti con ricavi in aumento del 36% a poco meno di 595 milioni di dollari e una perdita dimezzata a 79 milioni. Sopra le previsioni, invece, l’utile per azione, a 0,15 dollari. Nell’after hour il titolo ha perso oltre il 12%, scendendo a poco più di 15 dollari mentre la guidance per il Q2 è ben al di sotto dei limiti degli analisti. In una lettera agli shareholder, Twitter ha spiegato che sulle performance ha inciso l’andamento sotto le aspettative della spesa dei brand marketer, ma di essere comunque contenta del numero incrementale di PMI che hanno iniziato a pubblicizzarsi sulla piattaforma, in linea con la strategia intrapresa. Twitter ha espresso soddisfazione anche per l’aumento dell’engagement - misurabile in like, retweet e tutti gli strumenti a disposizione - “grazie a importanti lanci di prodotto come il miglioramento della timeline e l’integrazione con Periscope”, sempre nell’ottica di rendere la piattaforma appealing agli occhi di persone e inserzionisti. Nella conference call con gli analisti sono stati affrontati numerosi temi, dall’impatto che possono avere le elezioni americane e le Olimpiadi al recente accordo con la National Football League (NFL), dal live streaming con Periscope, fino al problema dei costi troppo alti.

L’utenza torna a salire

Gli utenti attivi almeno una volta al mese (MAU) sono tornati a crescere dopo il declino del quarter precedente, quando per la prima volta nella storia erano calati su base annua a 305 milioni. Nel primo quarter del 2016, invece, il MAU è pari a 310 milioni, +3% rispetto ai 302 milioni di un anno fa. Gli utenti mobile sono l’83% del totale. Tutti i dati sono epurati degli accessi tramite SMS, una pratica adottata in larga maggioranza nei Paesi in via di sviluppo che Twitter ha deciso di non comunicare più. In realtà, sostengono dall’headquarter di San Francisco, Twitter raggiunge una platea da 800 milioni di utenti al mese, che i marketer possono colpire attraverso i tool della piattaforma.  

Advertising a quota 531 milioni, con mobile all’88%

La raccolta pubblicitaria di Twitter ha seguito un andamento migliorativo year over year a 531 milioni, +31%, con una performance molto importante del mobile, che ha assorbito l’88% della spesa, sulla spinta dei mercati più sviluppati. Il grosso delle entrate da advertising è ancora appannaggio degli Usa: 390 milioni a + 35% mentre il resto del mondo si accontenta di 204 milioni, a + 39%. La voce “Data Licensing + Other” catalizza i rimanenti 64 milioni di dollari che vanno a completare i ricavi. A pesare sulle performance pubblicitarie è soprattutto lo stallo dell’utenza, come indicato da Debra Williamson, principal analyst di eMarketer, che per il 2016 ha ritoccato al ribasso il forecast pubblicitario di Twitter da 2,95 a 2,61 miliardi di dollari, un dato che porterà nelle casse societarie il 7,9% degli investimenti social globali. Un po’ poco se si pensa che Facebook se ne accaparrerà il 67,9%.

Twitter punta sui dynamic ads

Dal canto suo, Twitter ha intrapreso una strategia volta a offrire ai marketer un’offerta di qualità, variegata e naturalmente video-centrica. Una spinta sulle revenue pubblicitarie potrebbe essere dovuta all’acquisizione di TellApart: nel Q4 del 2015, Twitter ha effettuato un test “dynamic ads”, consentendo agli advertiser interessati alla direct response di targettizzare l’utenza con annunci personalizzati sui loro browsing behavior. Secondo l’azienda, il test ha prodotto un incremento medio del lift del 2x nei dynamic ads in confronto ai promoted tweet. Con valori simili anche sulla conversione. Anthony Noto Anthony Noto (TechCrunch)

Video, croce e delizia di Twitter

Nella call conference con gli analisti il ceo Jack Dorsey e il cfo Anthony Noto hanno evidenziato gli sforzi importanti sul fronte del video, da sempre uno dei maggiori driver di crescita. “Complessivamente - ha detto Noto - la spesa dei brand non è salita rispetto a quanto ci aspettavamo. Soprattutto - ha proseguito - gli stessi brand richiedono sempre più spesso una strategia pubblicitaria fortemente incentrata sul video”. Nel Q1 gli investimenti di questa tipologia su Twitter sono incrementati e la società sta lavorando per fornire strumenti di targeting e verificazione più accurati.  

Il Video si fa Live, con l’NFL e soprattutto Periscope

Più tardi è intervenuto il coo Adam Bain: “Vediamo una grande opportunità nell’aumentare la quota di mercato, specialmente sul video”, con Dorsey che ha posto l’accento sul Live Streaming. Effettivamente, nonostante la concorrenza di Facebook sia sempre più spietata, Periscope sta macinando successi: dal suo lancio a marzo 2015, l’applicazione è stata usata per oltre 200 milioni di broadcast, con gli utenti che visualizzano circa 1 milione di ore di contenuti in diretta - circa 110 anni - solo sulle app iOS e Android. E nel Q2 si intensificheranno gli sforzi sul tema dei Promoted Video su Periscope. Dorsey ha poi parlato del deal con l’NFL, in base al quale Twitter trasmetterà 10 match di football americano nel “thursday night”, in simultanea con Nbc, Cbs e la stessa NFL. Un accordo che, secondo Morgan Stanley, potrebbe valere 1,1 milioni di spettatori a partita.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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