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GroupM: l’85,8% di chi ha guardato la prima puntata del festival è incuriosito dalle prossime serate sanremesi

Autore: Redazione

Pio e Amedeo con il padrone di casa


Con la seconda fase della ricerca sviluppata dalla Unit Research & Insight si entra nelle case degli italiani per scoprire i rituali e le abitudini legate alla visione della kermesse, e i primi pronostici sui possibili vincitori

Una ricerca ad hoc della Unit Research & Insight di GroupM dipinge un ritratto poco convenzionale del Festival musicale più chiacchierato e dibattuto dell’anno: il Festival di Sanremo, arrivato alla sua 69° edizione. Un modo nuovo per analizzare uno storico evento televisivo dedicandosi al valore sociale di questo evento e alle opportunità per i marketer. La ricerca sviluppata dalla Unit Research & Insight di GroupM sulla 69° edizione del Festival di Sanremo arriva alla sua seconda tappa. Dopo aver sondato l’interesse della popolazione di guardare il Festival e le motivazioni che smuovono questo interesse, con questa seconda fase si entra nelle case degli italiani per scoprire i rituali e le abitudini legate alla visione della kermesse, e i primi pronostici sui possibili vincitori. Anche questo secondo appuntamento ha visto coinvolti 500 italiani di età superiore ai 15 anni (rappresentativi della popolazione italiana per i principali criteri socio-demografici) che hanno guardato la prima puntata del Festival. I risultati della seconda wave trovano spazio all’interno di una nuova infografica che racconta come gli italiani hanno vissuto l’attesa prima serata.
Senza te non ci sto più
Una volta che inizi a guardarlo… vuoi vedere come va a finire! L’85,8% di chi ha guardato la prima puntata del festival è incuriosito dalle prossime serate sanremesi, curiosità trasversale a tutte le generazioni.
Che musica è senza spettacolo?
  • Una risata e una canzone: lo stile di conduzione di Claudio Bisio e Virginia Raffaele ha fatto breccia nei cuori del 46,8% degli italiani, i loro sketch e siparietti canori hanno fatto sorridere in particolare la GenX (35-54) 51,1%.
  • È sempre un piacere! Grande accoglienza per gli ospiti: la scelta dei personaggi è tra gli aspetti più graditi della serata (40%).
  • Cantamela di Nuovo: le canzoni hanno incuriosito il 35,2% dei rispondenti, ma quest’anno più delle passate edizioni hanno bisogno di un secondo ascolto: tante, eterogenee e diverse dal solito. Infatti, solo il 10% ha avuto le idee chiare sulla propria canzone preferita esprimendo un voto nel corso della prima serata. Il 31% si riserva di farlo nel corso delle prossime puntate.
  • Lustrini e paillettes: gli elementi scenografici, le luci e i look hanno stuzzicato l’interesse della GenZ (teenagers) 34%.
Sanremo mette tutti d’accordo: ciascuno a modo suo
La prima serata del Festival è entrata nelle case degli italiani, trovando un’accoglienza diversa: ha dato alla GenZ spunti da condividere con gli amici, ha piacevolmente intrattenuto i Millennials, la GenX (35-54) l’ha trovata meno seria e impostata del solito e ha rispettato le aspettative di Baby Boomers (55-70) e Gen0 (70+).
Non una serata qualunque. “Famolo strano!”
Il 62% di chi ha guardato la prima puntata del Festival ha deciso di organizzarsi appositamente per la serata: visione condivisa con famiglia e amici preparando una cena diversa dal solito o un dopocena per accompagnarne la visione. In particolare i Millennials 65% e la GenX (35-54) 68%. La GenZ ha colto l’occasione per utilizzare i servizi di food delivery ordinando qualcosa di sfizioso (44,4%).
Il festival oltre lo schermo tv. Un pubblico attivo.
“Non resisto: devo commentare!”. Nel corso della serata il pubblico del Festival non ha guardato solo lo schermo della tv: ha cercato informazioni online sui cantanti 34,2%, ha creato un gruppo WhatsApp dedicato al Festival 30% e ha dato sfogo alla propria curiosità sui social network leggendo post e commenti 26,8%.
I pronostici prendono Il Volo
Le tre canzoni favorite del pubblico di Sanremo sono Musica che resta de Il Volo, Abbi cura di me di Simone Cristicchi e Cosa ti aspetti da me di Loredana Bertè. Più dirompenti le preferenze dei giovanissimi: i gusti musicali della GenZ orientano la scelta su La ragazza col cuore di latta di Irama, Senza farlo apposta di Federica Carta e Shade, Rolls Royce di Achille Lauro. Una seconda esplorazione che ha permesso a GroupM Research & Insight di entrare nel vivo del Festival e di capire come viene vissuto dagli spettatori, concentrandosi su rituali, abitudini e passioni. GroupM concluderà questo viaggio nell’evento musicale più chiacchierato e dibattuto dell’anno con un ultimo appuntamento che analizzerà lo spazio che le marche possono trovare all’interno di questo rituale

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Tv

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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