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Trilud Group archivia il 2016 con fatturato a 7,7 milioni di euro, +11%

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Per quest’anno la società comincia a raccogliere i frutti della ristrutturazione avviata due anni fa, con l’obiettivo di incrementare ancora la percentuale di crescita nel 2017. Siglato un accordo con zeotap sui dati

È stato un 2016 davvero positivo quello vissuto da Trilud Group, in controtendenza rispetto a un mercato in sofferenza e, per quanto riguarda il perimetro complessivo monitorato da FCP-Assointernet, addirittura in contrazione. La società editoriale indipendente, infatti, ha chiuso con un fatturato in aumento dell’11% a 7,7 milioni di euro. Un risultato di cui Alberto Gugliada, amministratore delegato di tg|adv, la concessionaria del Gruppo, si è detto molto soddisfatto: «Il 2016 è stato un anno di grandi cambiamenti, avviati già nel 2015 attraverso un impegnativo processo di ristrutturazione interna con l’obiettivo di fornire una risposta concreta ai mutamenti in atto sul mercato e poter così allineare la nostra offerta editoriale e commerciale alle esigenze di utenti, clienti e investitori. Per il 2017 le previsioni sono ancora più positive con un aumento dei ricavi superiore, in termini percentuali, all’anno passato». Il focus del Gruppo, oggi, è attorno a quattro direttrici: brand partnership, mobile, programmatic e dati. Un modello, nella mente dello stesso Gruppo, in grado di differenziare in modo efficace i prodotti pubblicitari.

Dragan Jankovic Ceo Trilud

Trilud Publishing

«Trilud Publishing - dichiara Dragan Jankovic, co-founder e ceo di Trilud Group - ha rafforzato e valorizzato i brand editoriali di proprietà con importanti investimenti sul versante redazionale, incrementando, per esempio, la produzione e l’acquisto di contenuti video, e con un continuo sviluppo e aggiornamento tecnologico in approccio responsive, consentendo una crescita del 45% dell’audience complessiva (confronto dati Google Analytics 2015-2016)». Un grande patrimonio “numerico” che, incrociato a un’affinata analisi e gestione dei dati di navigazione, consente a Trilud Publishing, tramite la divisione Brand Partnership, di aumentare il valore della attività commerciali del Gruppo e di presidiare una comunicazione custom made che integra il contesto editoriale con le esigenze dei clienti, mixando prodotti editoriali, piattaforme, social media management e produzioni di video originali.

Dati & Mobile

Fondamentale nell’approccio commerciale di tg|adv è il tema dei dati: «Abbiamo appena stretto un’intesa con zeotap per fornire agli inserzionisti dei dati deterministici sull’audience», prosegue Gugliada. Un accordo che, sempre secondo il numero uno della concessionaria, dovrebbe permettere di migliorare la presenza di tg|adv sul mobile. «Da sempre abbiamo adottato un approccio ‘total digital audience’ nella vendita alla pubblicità, proprio per valorizzare la nostra capacità di essere presenti su tutte le piattaforme, anche grazie ai forti investimenti sostenuti per rendere adaptive e responsive le nostre properties». La struttura è al lavoro su inediti formati e sta puntando fortemente sul video. «Penso che fino a oggi la mancanza di dati adeguati e la ridotta efficacia dei formati siano stati un freno alla monetizzazione sul mobile. Adesso siamo pronti a far fruttare appieno questo canale».

Le evoluzioni della concessionaria

Di particolare rilievo anche i cambiamenti nell’assetto della concessionaria tg|adv che si consolida come realtà verticale nell’ambito dei prodotti Display e Video Advertising, con un’area commerciale dedicata alla ricerca, ideazione e sviluppo di prodotti advertising innovativi ed efficaci. Interventi strutturali e strategici la cui bontà è confermata dall’incremento di fatturato del 24% a perimetri omogenei.

BrandMade

Si registra nel 2016 un’importante accelerazione di BrandMade, agenzia di Trilud Group nata a fine 2014, che chiude l’anno con un aumento di fatturato del 38%, a conferma delle capacità del Gruppo di intercettare e rispondere prontamente a una crescente domanda di consulenza strategica e produzione innovativa di contenuti digitali come mai prima si era manifestata.

La ricetta del successo

«Sono convinto che aver aperto delle sinergie tra le varie unit del Gruppo, lavorando in modo armonico non solo tra editore e concessionarie ma anche coinvolgendo per esempio BrandMade, ha avuto ripercussioni molto positive». «Continueremo su questa strada per procedere a un’ulteriore integrazione del gruppo che porti a un’offerta ancor più innovativa ed efficace». Oggi il focus delle operazioni del Gruppo è su display, progetti speciali, partnership, il consolidamento sul mercato latino della property in lingua spagnola EllaHoy e, naturalmente, su BrandMade.

Ad Blocking e viewability

Infine, Gugliada ha affrontato con DailyNet due tra i temi più caldi per il mondo editoriale odierno, ad blocking e viewability. Per quel che concerne l’ad blocking, i tassi di adozione in Italia sono ancora bassi: «Questo perché facciamo pubblicità meno intrusiva. Ma il fenomeno incide sulle revenue dei publisher e per questo deve essere costantemente valutato e monitorato - ha continuato Gugliada -. Il fatto di avere una divisione per le brand partnership e un’offerta molto forte sul native, da parte nostra, rappresenta sicuramente un fattore in grado di contrastare l’ad blocking». Sul fronte della viewability, Gugliada ha sottolineato che Trilud Group «registra elevati livelli di viewability. Ma il problema - ha concluso - è arrivare a uno standard comune in grado di soddisfare, e mettere d’accordo, tutti gli operatori».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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