Si è recentemente conclusa al Palacongressi di Rimini la quinta edizione dell'evento dedicato all’intelligenza artificiale, l’AI Week. Nel corso della settimana, sono intervenuti numerosi ospiti nazionali e internazionali esperti del settore, tra i quali Abram Maldonado, Open AI Ambassador, e Guido Scorza, garante della privacy. Il tema centrale della conferenza è stata l'esplorazione dell'intelligenza artificiale, con particolare attenzione per alcuni argomenti correlati quali automazione, sostenibilità, editoria, comunicazione e cybersecurity. Durante l'evento, Fincantieri, nota azienda italiana nel settore navale, ha presentato il workshop “Portare il futuro a bordo. Come l'AI ha cambiato la comunicazione di Fincantieri”. L’incontro ha messo in luce le sfide e i pericoli posti dall'intelligenza artificiale generativa per le aziende e ha illustrato i successi ottenuti dall'azienda in meno di un anno dall'introduzione di queste tecnologie avanzate. Fincantieri: obiettivi raggiunti e sfide future Nel 2023, Fincantieri ha intrapreso due iniziative significative basate sull'intelligenza artificiale generativa nel settore della comunicazione. Il primo progetto, incentrato sulla produzione di contenuti sia testuali sia visivi, ha notevolmente incrementato le interazioni e l'attenzione sui canali social, triplicando i risultati in termini di impression ed engagement rispetto all'anno precedente. Il secondo progetto, come raccontato dalla testata Affari Italiani, si è concentrato sull'automazione della valutazione quantitativa e qualitativa delle fonti online, e in prospettiva futura anche offline, mirando all'analisi della reputazione; questo ha permesso di razionalizzare l'utilizzo delle risorse aziendali, spostando l'attenzione da attività preliminari a compiti di più alto valore aggiunto. Nel 2024, Fincantieri mira a incorporare ulteriori avanzamenti nell'AI generativa e punta in particolare sul miglioramento della comunicazione interna. L'azienda prevede l'adozione di digital avatar e sintetizzatori vocali per superare le barriere linguistiche, oltre agli AI assistant, strumenti progettati per facilitare l'accesso e la personalizzazione delle informazioni per i dipendenti, così da rendere la vasta mole di dati aziendali più accessibile e personalizzata. Centralità dell’AI in Fincantieri Lorenza Pigozzi, EVP Group Strategic Communication di Fincantieri, ha commentato con le seguenti parole la centralità dell’AI in Fincantieri: "L'intelligenza artificiale è il motore che guida Fincantieri verso l'orizzonte della trasformazione digitale, un alleato imprescindibile nella quotidianità operativa della Direzione Comunicazione che ci permette di affinare la precisione e l'efficacia della nostra narrazione aziendale. Ogni iniziativa AI-based è una scommessa sul futuro, un invito al coraggio di innovare, per ripensare profondamente i nostri approcci e i processi. Con attitudine pionieristica, affrontiamo complessità di questa nuova era della comunicazione, rivoluzionando i paradigmi con cui Fincantieri plasma il suo viaggio nel digitale".

Comcast ha venduto circa 1,2 miliardi di dollari (circa 1,1 milioni di Euro) di pubblicità per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi. La somma ha raggiunto un nuovo record per l’evento, con oltre 350 milioni di dollari (circa 329 milioni di Euro) di vendite provenienti da nuovi sponsor. Secondo una dichiarazione di Dan Lovinger, responsabile delle vendite delle Olimpiadi per NBCUniversal di Comcast, che trasmette i giochi, le cerimonie di apertura e di chiusura hanno registrato il tutto esaurito. Anche le entrate pubblicitarie digitali hanno stabilito un record. La casa madre della NBC e del servizio di streaming Peacock ha dichiarato che oltre la metà degli eventi di prima serata sarà dedicata agli sport femminili, il che rende l’evento interessante per gli inserzionisti che vogliono raggiungere questa fascia demografica.

I risultati economici dell’esercizio 2023 del Gruppo MFE-MEDIAFOREUROPE, approvati ieri dal Consiglio di Amministrazione e che saranno diffusi oggi, sono nettamente superiori alle stime aziendali di inizio anno. L’utile netto - escludendo l’impatto contabile derivante nei due esercizi dalla contribuzione della partecipazione in Prosiebensat1 - è positivo per 217,5 milioni di euro, in netta crescita (+17,7 %) rispetto ai 184,7 milioni di euro del 2022. Al termine della seduta, l’Amministratore Delegato Pier Silvio Berlusconi ha rilasciato un’intervista che è stata trasmessa ieri sera dal TG5: “La nostra holding ha chiuso un anno davvero da incorniciare. Abbiamo fatto tutto ciò che un’azienda quotata in Borsa può e deve fare. Abbiamo investito sullo sviluppo consolidando la nostra televisione spagnola, crescendo nella partecipazione in Germania e abbiamo remunerato tutti gli azionisti, in più senza aumentare in modo significativo il nostro debito. Quindi davvero bene”. Occupazione Il CEO di MFE ha parlato anche di crescita occupazionale, in controtendenza rispetto ai colossi dei media mondiali che lo scorso anno hanno tagliato quasi 100mila posti di lavoro: “Noi abbiamo deciso, oserei dire per una questione di etica imprenditoriale, di tornare ad assumere. Nel 2023 c’eravamo dati un obiettivo di 250 nuove assunzioni, posso dire che abbiamo chiuso con ben oltre 300 nuovi ingressi. E vorremmo fare la stessa cosa nel 2024 e nel 2025, assumendo soprattutto giovani e donne”. La raccolta Pier Silvio Berlusconi al telegiornale della rete ammiraglia Mediaset ha infine anticipato i dati consolidati della raccolta pubblicitaria nel primo trimestre 2024, addirittura superiori al 5% precedentemente comunicato: “Abbiamo trovato un mercato davvero tonico. I nostri ricavi pubblicitari in Italia e Spagna hanno registrato una crescita nel primo trimestre del 6%. Questo è bello per Mediaset ma è un buon segnale per tutta l’imprenditoria, perché spesso la pubblicità è cartina di tornasole di ciò che avverrà a livello economico”. Prosiebensat Oltre che sui numeri di bilancio, è probabile che l’attenzione degli analisti – come ipotizza Il Corriere della Sera - si sia concentrata sui piani del gruppo per Prosiebensat. L’emittente tedesca è partecipata al 30% da MFE che, tuttavia, potrebbe salire ancora in futuro. Secondo indiscrezioni, infatti, l’ex Mediaset ha ricevuto la disponibilità di tre banche — Unicredit, Deutsche Bank e Bank of America — a sostenere un’eventuale opa da 4 miliardi su Prosiebenat. Ciò non significa che MFE procederà in tal senso, perlomeno fintanto che la società non avrà ceduto le attività non televisive o, come minimo, non ne avrà fatto stimare il valore da esperti terzi. Proprio per questo motivo, in vista dell’assemblea del 30 aprile di Prosiebensat, MFE ha presentato una proposta di risoluzione che, se votata dalla maggioranza dei soci, costringerebbe i vertici della società tedesca a valutare lo scorporo dei siti di e-commerce e dating.