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Subito, ecco come cambia la Second Hand Economy

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Nel corso di un evento ieri a Milano la general manager Melany Libraro ha ufficializzato la scelta di BCUBE come partner social. Dopo il rebranging, quest’anno il focus è su prodotto e verticali

Dopo aver intrapreso un importante rebranding e aver affidato l’incarico creativo a Publicis, Subito, società di Schibsted Media Group, ha scelto BCUBE come parnter social in seguito a una gara a 3. «L’agenzia, sempre parte di Gruppo Publicis, ha avuto il merito di presentare un solido impianto strategico e una creatività capace di incarnare il nostro posizionamento», ha confermato il general manager di Subito Melany Libraro, incontrata da DailyNet a margine dell’evento di presentazione della ricerca sulla Seconda Hand Economy, realizzata in collaborazione con Doxa.

Online e on air in tv i primi spot Publicis: budget in linea con il 2015

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Sono online e in tv da poco più di un mese i primi due soggetti a firma Publicis, dopo che la sigla è stata selezionata in una gara a 4, subentrando a GreyUnited. «Publicis ha interpretato molto bene il nostro desiderio di far capire agli italiani cosa c’è dietro la compravendita di un oggetto usato, un tema spesso sottovalutato dalle persone. E l’agenzia è riuscita a ideare un messaggio più alto e ampio rispetto alla mera compravendita», ha precisato Libraro. Ed ecco allora i primi due film, a tema auto e sport, che non si focalizzano più, come i precedenti, sui venditori, «Non è comunque una scelta definitiva: in futuro potremmo tornare a realizzare spot rivolti a questo segmento». In merito a prossime operazioni di comunicazione, Libraro non si sbilancia: «A livello di tempistiche non abbiamo ancora deciso ma la nostra attività pubblicitaria sarà continuativa». Meno probabile che arrivino nuovi soggetti almeno nella prima parte dell’anno. Il budget è, invece, in linea con la spesa del 2015, con il web che assorbe il 30% degli investimenti, gestiti da MEC.

Strategia 2016: tra migliorie di prodotto e nuove quote di mercato

Le premesse per l’anno appena iniziato sono positive: «Se nel 2015 abbiamo rinnovato l’azienda mantenendo un Dna coerente, anche nel 2016 la nostra mission non cambia: vogliamo proproci e continuare a essere la piattaforma numero uno in Italia per vendere e comprare di tutto», chiosa la manager. Un obiettivo che sarà più facile da perseguire forti di un nuovo look, incarnato dal rinnovato logo, e dal focus su un target più giovane, sempre più interessato al tema della compravendita di oggetti di seconda mano. «A livello strategico ci muoveremo lungo due direttrici: da una parte andremo a incrementare ulteriormente l’efficacia del prodotto, anche a livello tecnologico, con una grande attenzione nei confronti della user experience; dall’altra vogliamo andare a potenziare la nostra presenza nei mercati verticali. In questo senso le categorie in cui siamo più forti sono automotive e immobiliare», ha proseguito Libraro.

Subito, sul sito live 6 milioni di annunci daily

Per comprendere meglio la grandezza attuale del portale Subito, Libraro ha snocciolato alcuni numeri: «Abbiamo circa 8 milioni di utenti unici al mese (fonte Audiweb, ndr), con gli annunci live arrivati a quota 6 milioni. Di questi ne vengono caricati circa 130-150mila ogni giorno. Il traffico mobile è invece al 65% del totale, dal 50% dell’anno scorso». Per quanto riguarda le app di Subito, disponibili per iOS, Android e Windows, i download sono oltre 6,6 milioni. Subito, che nel 2014 ha fatturato 19 milioni in attesa del bilancio consolidato del 2015 previsto per la fine del semestre, basa il suo business su tre linee: pubblicità nazionale display, servizi premium per chi vende e abbonamenti professionali.

Second Hand Economy: un affare da 18 miliardi di euro, l’1% del Pil

La Second Hand Economy è un segmento che genera un volume d’affari di 18 miliardi di euro, il 38% dei quali è appannaggio dell’online, per una cifra di 6,8 miliardi di euro. La popolazione under 45 è la più attiva in questo mercato: il 50% rivela di aver comprato o venduto oggetti di seconda mano poiché considerano questa scelta un modo intelligente e non convenzionale di fare economia e il 40% di questi usa il web in quanto è un canale veloce (68%) per trovare ciò che cercano. I beni usati più acquistati online appartengono alle categorie Elettronica (33%), Sports e Hobby (31%), Veicoli (28%) e Casa e Persona (26%). Chi compra il second hand continua a farlo anno dopo anno (56%), confermando la propria scelta verso uno stile di vita smart e sostenibile, in cui i mercatini e le modalità offline stanno progressivamente lasciando il posto al digitale. Sempre più gli italiani sono, dunque, sensibili al tema del second hand per motivazioni economiche, ambientali e legate al proprio stile di vita: nell’ultimo anno il 67% ha infatti venduto lo stesso numero di oggetti o addirittura di più e il 62% dichiara la propria propensione futura all’acquisto di beni usati (di cui il 42% molto propensi). Sono questi alcuni dei risultati più importanti emersi dalla ricerca commissionata da Subito a Doxa e presentata ieri, secondo cui va ai veicoli la leadership per giro d’affari, pari a 4,2 miliardi di euro. A livello di consumatori che guidano il mercato dell’usato online ci sono sicuramente i Millenials, una nuova generazione di grande interesse per Subito. Subito è conosciuto dall’82% della popolazione italiana under 45 e dal 77% degli italiani che acquistano usato: un italiano su quattro nell’ultimo anno ha comprato o venduto almeno una volta oggetti di seconda mano sulla piattaforma. Le motivazioni della preferenza sono la semplicità (67%) con cui consultare gli annunci, l’aspetto amichevole (52%) che favorisce il rapporto diretto tra venditore e compratore, l’efficacia (36%) nel soddisfare le necessità della vita quotidiana e il poter risparmiare in un momento di crisi (21%).  «Abbiamo commissionato quyesto studio a Doxa perché per noi è importante capire il settore in cui operiamo e le persone che lo muovono anche per rispondere ai loro bisogni. La nostra sfida per il futuro sarà quella di avvicinare sempre più persone a questo mercato, offrendo un prodotto intuitivo e accessibile attraverso tutte le piattaforme digitali», ha concluso Libraro.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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