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Sport Network si prepara a Olimpiadi ed Europei

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Carlo Pasquazi, direttore digital advertsing della concessionaria: «primi mesi in linea, in arrivo i restyling di Autosprint e Motosprint»

Motori, sport, innovazione editoriale/pubblicitaria continua e posizionamento ancor più alto. Sono questi, in sintesi, i fronti caldi di Sport Network, la concessionaria del Gruppo Amodei, che quest’anno ha intrapreso un importante processo di rilancio dei propri siti, come racconta a DailyNet Carlo Pasquazi, direttore digital advertising della struttura. Partiamo dai motori, quali sono le principali novità in quest’ambito? Stiamo proseguendo il percorso di consolidamento della leadership sul segmento motori, dove siamo leader nella CRU Audiweb. A gennaio abbiamo consolidato la nostra partnership con il gruppo eBay, allargando l’accordo di concessione a Kijiji Motori, dopo l’ottimo primo anno di collaborazione su Automobile.it, con risultati molto apprezzabili per quanto riguarda la raccolta. Con l’innesto nel nostro network di Kijiji Motori creiamo un bouquet in grado di coprire tutto il funnel auto: dall’informazione quotidiana e periodica fino al classified. E l’ingresso di Kijiji Motori è strategico per due motivi: arricchisce la nostra CRU motori, prima su Audiweb con oltre 3 milioni di utenti unici complessivi, cosa che ci permette di staccare il secondo player di oltre 1,2 milioni di utenti al mese. Secondo, risulta complementare ad Automobile.it sul classified, sia in termini di audience (solo il 5% di utenti sovrapposti) sia in termini di contenuti e servizi. Automobile ha di fatto solo annunci di concessionarie auto, mentre Kijiji ha per lo più annunci di privati. Così riusciamo a presidiare in un modo ottimale il target degli utenti che stanno per acquistare un’auto e a veicolare messaggi pubblicitari presso questo pubblico, con modalità di profilazione chirurgica. Ma motori per voi non significa solo Classified?auto Assolutamente. Ad aprile abbiamo rifatto e rilanciato i siti Auto.it e InMoto.it, con un nuovo sistema editoriale, un nuovo e moderno layout, nuove rubriche, soprattutto video e nuovi strumenti pubblicitari per i nostri clienti. Con l’editore ci siamo dati degli importanti obiettivi di crescita del traffico, che stiamo rispettando (Auto +57% vs aprile 2015 e InMoto +292%), e di fatturato. Il lancio è stato sposato da tre importanti case auto, con domination multidevice. Sempre ad aprile c’è stato il rilancio di Automobile.it: anche in questo caso il sito è stato completamente ripensato e rifatto, sia nella grafica sia nei servizi. Sono stati inseriti contenuti video, cosa molto innovativa per un sito classified, e l’editore ci ha aperto la possibilità di pianificare formati video e rich media evoluti. Con Automobile.it abbiamo iniziato dal 2015 a gestire con grande soddisfazione anche il programmatic advertising, viste le grandi potenzialità del mezzo in termini di profilazione e di utilizzo del dato. Il video pare essere un elemento su cui puntate molto? Jimmy and CarsEffettivamente lo è. Una delle ultime novità che abbiamo varato è il format “Jimmy and Cars”, che ha come protagonista Jimmy Ghione. Jimmy, oltre a essere un personaggio televisivo molto noto, è anche un pilota che ha partecipato e che ha vinto molte gare, per cui gode di grande credibilità nel mondo dei motori. In più, da sempre, è impegnato in prima linea nel giornalismo d’inchiesta. Questo penso sia un valore molto importante per le case auto che vogliono raccontare un prodotto in maniera trasparente, profonda e credibile, con un approccio comunicativo sempre frizzante e piacevole. Il format di Ghione è anche coerente con le tante attività che stiamo facendo riguardo la produzione video e il branded content: da due anni abbiamo aperto un vero e proprio studio televisivo al nostro interno, abbiamo un importante autore televisivo che lavora con noi con il quale abbiamo iniziato a produrre dei palinsesti quotidiani sul mondo del calcio, dello sport e dei motori. Come concessionaria abbiamo, quindi, iniziato a proporre al mercato soluzioni diverse riguardo il branded content video: sketch divertenti e virali, web serie, prove auto e moto, fino ad arrivare a “Jimmy and Cars”, che oggi è sicuramente uno dei nostri prodotti di punta. E che aggiunge un testimonial importante ai nostri lavori, già di qualità televisiva. Avete altre novità per i Motori? Come per Auto e Inmoto, a fine maggio lanceremo le nuove versioni di Autosprint e Motosprint. Ma non posso anticipare niente di più. Passiamo al tema dello sport, Europei e Olimpiadi si avvicinano. Sicuramente questo è un fattore importante e siamo impegnati per non farci trovare impreparati. Anzi. Grazie al nostro editore siamo media partner della FIGC, e quindi della Nazionale di calcio, cosa che ci permette di avere una marcia in più rispetto ai nostri competitor. Come concessionaria abbiamo proposto al mercato numerose soluzioni di comunicazione on e offline, creando dei contenitori editoriali che ci permettessero di approcciare più settori merceologici, cercando sempre di unire la comunicazione pubblicitaria a dei contenuti interessanti per gli utenti e coerenti al posizionamento dei potenziali investitori. In questo senso abbiamo sviluppato temi verticali, come per esempio speciali sulla salute degli atleti o la loro alimentazione, così da attrarre inserzionisti legati a queste categorie merceologiche. Ovviamente non mancano le sponsorizzazioni di grande impatto nella aree a maggior traffico e/o i pacchetti a frequenza, ma stiamo riscontrando dal mercato un ottimo gradimento verso queste soluzioni un po’ diverse dalla classica campagna di comunicazione tabellare. Oltre ai vari canali editoriali abbiamo creato e proposto anche concorsi e aree di engagement con gli utenti, sempre on e offline. E delle Olimpiadi di Rio cosa ci dice? Anche per le Olimpiadi di agosto stiamo ricevendo ottimi riscontri da clienti e centri media, grazie al nostro approccio multipiattaforma e grazie al lavoro che quotidianamente facciamo sia coi colleghi dell’offline sia con quelli del prodotto guidati da Sergio Abate, da cui riceviamo un supporto importantissimo, sia a livello operativo sia strategico. Ultimamente avete rafforzato il vostro posizionamento verso un target ancora più alto. Abbiamo intrapreso anche sul digital un percorso verso un target di fascia più alta, attento a lifestyle, accessori e moda. Questo processo sull’offline è iniziato con la nascita di Sport & Style, allegato di Corriere Dello Sport e Tuttosport per poi consolidarsi con l’acquisizione di Ulisse, magazine ufficiale di Alitalia che curiamo sia come redazione sia come concessionaria. Lato digital abbiamo aperto il canale Sport & Style sia su CDS sia su TS: sta andando molto bene e a esso abbiamo aggiunto SportFair.it, di cui siamo concessionaria. Quali sono le peculiarità di SportFair? , lanciato ad agosto 2015, ha raggiunto in brevissimo tempo un traffico molto importante: parliamo di 450mila utenti unici e 2 milioni di pagine viste (fonte Audiweb). Un grande successo editoriale che nasce da tre ragioni fondamentali: non esiste un corrispettivo nel mercato italiano che parli di sport di fascia alta (i primi canali del sito sono il golf, la vela e il tennis); non esiste un sito di sport che tratti tematiche riguardanti moda, accessori, orologi, barche, auto con lo stile di sportfair; e, infine, non esiste un sito che racconti le storie di sport con la stessa passione e “romanticismo” di Sportfair. Di fatto SportFair è un patinato maschile di alta fascia che parla di sport e questo posizionamento lo si può intuire guardando il layout elegante e pulito e più banalmente il logo, un papillon. Anche gli indici di concentrazione che ci ha restituito Audiweb sulle fasce più alte della popolazione, in termini di reddito e di occupazione, sono degne di un sito di alta finanza: abbiamo puntato su  un target alto e lo abbiamo conquistato. sportfair Come sono andati i primi mesi di quest’anno? Ci stiamo aprendo a nuove sfide e quelle su cui abbiamo scommesso stanno cominciando a pagare. Siamo in linea con gli obiettivi prefissati e registriamo una forte crescita nell’incidenza del programmatic, arrivato al 20% del fatturato digitale. Anche il mobile cresce dell’80% nei primi quattro mesi, aumentando la propria quota. Continueremo a sperimentare a livello editoriale, pubblicitario e tecnologico, per offrire ai nostri utenti e clienti un prodotto migliore possibile.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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