Per il numero uno di WPP l’applicazione del fantasmino potrà competere con il social più grande al mondo. Nonostante tra i rispettivi numeri ci sia un gap notevole
Snapchat, l’applicazione di messaggistica più chiacchierata del momento, è un potenziale rivale di Facebook nel campo della raccolta pubblicitaria online e delle preferenze dei brand. A dirlo è Martin Sorrell, numero uno di WPP, a colloquio con la CNBC nella cornice del Wolrd Economic Forum di Davos. A dire il vero Snapchat presenta numeri ancora ridotti: per quest’anno eMarketer stima ricavi a quota 935 milioni mentre nel 2016 gli incassi sono stati attorno ai 350 milioni. Facebook l’anno scorso ha guadagnato oltre 22 miliardi di dollari dalla pubblicità, numeri che fanno capire quanta strada abbia ancora da fare il fantasmino.
WPP, spesi 90 milioni su Snapchat nel 2016
Eppure i budget crescono a ritmi elevati, secondo la CNBC, le agenzie media veicolano sulla piattaforma tra il 2 e il 4% dei soldi dei propri clienti riservati all’online, con alcuni brand che in certi casi varano già investimenti a doppia cifra. Sempre l’anno scorso WPP ha pagato a Snapchat 90 milioni di annunci pubblicitari a fronte di una previsione iniziale di 30 milioni. Su Google WPP ha investito 5 miliardi, su Facebook 1,7. Snapchat “sta diventando una reale alternativa a Facebook e penso che ciò sia una grande opportunità per loro.
Sappiamo che Facebook ha provato a comprare Snapchat un paio di volte, e sappiamo che hanno fatto dei cambi di prodotto” per assomigliare a Snapchat. E soprattutto il fondatore di Snapchat, Evan Spiegel, sta dimostrando di poter adattare la sua creatura alle richieste del mercato, a differenza di Twitter. Centrale rimane il tema delle metriche e della trasparenza, dopo che Sorrell ha pubblicamente pizzicato Nielsen e Facebook in favore di comScore, di cui però va detto che WPP detiene una partecipazione.