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Il Sole 24 Ore: Giorgio Fossa “chiede” un aumento da 50-70 milioni; Confindustria disponibile a diluire le quote

Autore: V Parazzoli


Il presidente del Gruppo editoriale ha indicato ieri la “forchetta” delle risorse indispensabili per rimetterne in sesto i conti; mentre il presidente dell’organismo delle aziende, Vincenzo Boccia, ha anticipato che l’atteso Consiglio Generale potrebbe svolgersi a metà aprile, prima di Pasqua

Giorgio Fossa Presidente del Cda del Sole 24 Ore

ll CdA del Sole 24 Ore per l’approvazione del progetto di bilancio 2016, atteso entro marzo, continua a non essere convocato e, a questo punto, è difficile pensare che non slitti ad aprile. Però, anche ieri, qualche aggiornamento sulla complicata situazione del Gruppo editoriale c’è stato, in virtù del fatto che il suo presidente, Giorgio Fossa, è stato convocato in audizione presso la Commissione Attività Produttive della Camera proprio per illustrarla. La principale novità emersa è che Fossa ha dichiarato che “l’aumento di capitale lo stiamo definendo, e sarà tra i 50 e i 70 milioni di euro”. Tradotto, significa che, questa, di cui si è già per altro più volte parlato, è la forchetta della cifra del fabbisogno che il CdA stesso indicherà per coprire le perdite (61,6 milioni nei primi nove mesi del 2016) e avere una riserva per il rilancio, il cui relativo piano industriale dev’essere via via meglio specificato rispetto alle prime guidelines già annunciate. Questo non vuol dire che tutti questi soldi li tirerà fuori Confindustria, che controlla il Gruppo di cui è a.d. Franco Moscetti con il 67% delle quote. E del resto, il presidente di quest’ultima, Vincenzo Boccia, sempre ieri, proprio in merito all’aumento di capitale, ha spiegato che “per il momento, non ci sono ancora novità. Stiamo aspettando che gli amministratori ci informino sulle ipotesi di fabbisogno, dopo di che convocheremo un Consiglio Generale e dibatteremo sul tema”. Non solo, ma ha anche aggiunto, rispondendo alla domanda se Confindustria stia valutando di ridurre la sua partecipazione nella società editoriale: “In teoria tutto è possibile. Queste sono domande sul regno del possibile e su questo posso dire di sì. Poi entreremo nel merito nei prossimi giorni. Il Consiglio Generale straordinario, a oggi, non è ancora convocato. Sarà monotematico sull’argomento ma, intanto, aspettiamo. Se non abbiamo dati, chiaramente, non andiamo avanti”. E a chi gli chiedeva se verrà convocato prima di Pasqua, il presidente ha risposto: “Penso di sì, poi vediamo”. Comunque, sempre Boccia, non si è detto preoccupato. “Siamo tranquilli, dobbiamo aspettare i tempi. Se non ci dicono il merito, il quantum, la modularità del fabbisogno, non posso entrare in Consiglio e quindi deliberare”, ha poi concluso.

Bisogna tornare alla vocazione specialistica

“Il Sole 24 Ore - ha intanto aggiunto Fossa - deve tornare al passato, riprendere a essere sempre più un giornale specialistico. I guai sono cominciati nel momento in cui qualcuno si è messo in testa che questo non doveva più essere, con tutto il rispetto, il giornale dei ragionieri, ma doveva diventare un quotidiano generalista, che non sarà mai. Quando si riempivano, essendo specialistico, i tavoli di ragionieri, commercialisti, avvocati e imprenditori, il Sole aveva dei risultati importanti”. Fossa ha quindi osservato che “dopo i grandi sprechi ed errori che sono stati fatti in questi ultimi anni, oggi siamo di fronte a una situazione tale che gli azionisti, a partire da Confindustria, devono fare la loro parte, e sicuramente le banche ci dovranno guardare con attenzione, perché ci dovranno, per un certo periodo di tempo, dare una mano e, allora, Il Sole potrà tornare forte e potrà dare i risultati com’è previsto nel nostro piano, altrimenti non abbiamo grandi alternative, perché con i numeri che abbiamo ereditato è difficile uscire”. Tra i “tanti punti” che la società di auditing dovrà certificare per riportare trasparenza, figura, ha rivelato sempre Fossa, anche la questione degli acquisti. “Siamo per la centralizzazione - ha detto - e abbiamo scoperto che, questo, in casa nostra, non avveniva: il 40%, grosso modo, non avveniva attraverso le procedure”.

Possibile un calo nella governance di Confindustria

Quanto ai criteri adottati per la nomina del nuovo direttore Guido Gentili, lo scorso 13 marzo, Fossa ha aggiunto: “era già all’interno della società, si è optato per lui, al di là delle capacità, soprattutto perché, avendo già svolto questo ruolo in passato all’interno del Gruppo, avevamo previsto che non ci sarebbero stati impatti negativi nella gestione quotidiana”. E rispondendo a una domanda sull’eventuale “influenza” esercitata dal precedente direttore, ha detto: «Oggi Roberto Napoletano è sostanzialmente fuori dal giornale, per cui voltiamo pagina”. A novembre scorso “la situazione economica che abbiamo trovato era molto pesante ma, per ora, potrò dire solo una parte, visto che le indagini della Procura di Milano e della Consob sono tuttora in corso, che si tratta di una società quotata e che siamo in una fase di trattativa con il sistema bancario per vedere di chiudere il discorso relativo all’aumento di capitale”. Sull’attuale quota di Confindustria ha inoltre aggiunto: “Secondo me, non è necessario che rimanga al 67%. Più scendiamo e più il giornale è contendibile; forse facciamo l’interesse della società, per come la vedo io, perché se ci si voleva tenere l’80-90%, si faceva a meno di quotarsi”. Naturalmente, per consentire a banche o player esterni di acquisire più del 2% delle quote, andrà approvato e inserito nello statuto del Gruppo il relativo cambio di governance che lo permetta.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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