ABBONATI

Il Sole 24 Ore: Confindustria delibera il contributo di 30 milioni all’aumento di capitale, che sarà di soli 50

Autore: V Parazzoli


Il Consiglio Generale dell’organismo di cui è presidente Vincenzo Boccia ha anche proposto misure per la modernizzazione della governance del Gruppo editoriale

Il Consiglio Generale di Confindustria ha approvato ieri, come programmato e “pressochè all’unanimità” la proposta formulata dal presidente Vincenzo Boccia per la partecipazione all’operazione di aumento di capitale de Il Sole 24 Ore. “La deliberazione – recita il comunicato - prevede il versamento di un importo di 30 milioni di euro nel capitale della società, nell’ambito di una manovra finanziaria complessiva di 70 milioni. L’operazione varata dal Consiglio Generale è sostenibile dal punto di vista finanziario per Confindustria e coerente con il mandato del suo Comitato dei Saggi, i quali – al momento della designazione del presidente – stabilirono che Confindustria stessa avrebbe dovuto mantenere la maggioranza del capitale. Infatti, l’operazione permetterà alla Confederazione di detenere il controllo di diritto sulla società”. In effetti, Confindustria detiene il 67,50% delle quote e, nelle prossime settimane, si saprà di quanto le diluirà, pur mantenendo appunto la maggioranza. In realtà, come è emerso dalle informative rese note dal Gruppo di cui è presidente Giorgio Fossa nei giorni scorsi, l’aumento di capitale in sé sarà di 50 milioni di euro, visto che il Gruppo 24 ORE stesso ha indicato in altri 20 milioni il contributo che verrà chiesto a un consorzio di garanzia. Evidentemente, gli ulteriori 20 per arrivare ai 70 indicati dovrebbero arrivare dalla cessione di una quota di minoranza dell’area “Formazione ed Eventi”. Quota che – secondo quanto viene ripetutamente ipotizzato e al di là della relativa asta competitiva le cui offerte dovranno arrivare entro fine maggio - potrebbe finire alla Luiss, l’Università di Confindustria stessa e di cui è presidente Emma Mercegaglia. “Un’operazione straordinaria che pudicamente viene ascritta sotto il titolo di valorizzazione e che in realtà potrebbe rappresentare un ulteriore depauperamento del valore del Gruppo - hanno lamentato ieri in un loro comunicato i cdr di Sole 24 Ore, Radiocor e Radio 24 -. A fronte di un patrimonio già negativo per 40 milioni, è evidente l’assoluta inadeguatezza della ricapitalizzazione, come denunciato ripetutamente e pubblicamente in queste settimane dalle redazioni.

Un intervento del tutto gracile, esangue. Con modalità discutibili, a fronte di una società che, quanto a capacità di far svaporare i proventi della cessione di asset importanti, ha pochi rivali. Da ultimo, a fare da maestra, la vendita dell’area Software, che ha portato oltre 100 milioni in cassa, svaniti in poco più di un anno. Di più. I tempi dell’operazione rendono improbabile il verificarsi della condizione cui Confindustria ha subordinato la sua disponibilità alla sottoscrizione di 30 milioni. Vediamoli. Viene annunciata per la fine di giugno l’assemblea che darà il via alla ricostituzione del capitale. Altre settimane in caso di voto positivo passeranno poi, prima che l’operazione diventi esecutiva. Ergo: si sarà in presenza di una semestrale che, a meno di interventi salvifici del tutto improbabili, certificherà l’ulteriore aggravarsi della situazione patrimoniale e la necessità di assorbire ulteriori perdite. A quel punto la conservazione del controllo sarà impossibile e l’impegno a sottoscrivere i 30 milioni non più valido”. In ogni caso, sempre ieri, Boccia, ha dichiarato: “Il Sole 24 Ore ha un ruolo centrale nella cultura economica e industriale del Paese ed è una voce indipendente e autorevole della democrazia italiana, oltre a essere fondamentale nella missione istituzionale e statutaria di Confindustria come ponte tra le imprese e il Paese. Le misure proposte oggi (ieri per chi legge, ndr) dal Consiglio Generale sono rivolte al sostegno del piano industriale proposto dal management della società e alla modernizzazione del suo modello gestionale, oltre che a evidenziare l’importanza del ruolo di Confindustria in quanto azionista di maggioranza”.

I presìdi di governance

All’operazione di aumento di capitale è stata affiancata la proposta di presìdi di governance per assicurare il rispetto degli obiettivi del piano industriale da parte del CdA de Il Sole 24 Ore. Tali innovazioni permetteranno, inoltre, di allineare la società alle best practice del settore a livello internazionale. Il Consiglio Generale ha infatti auspicato che venga confermata l’articolazione dei poteri attribuiti a presidente e a.d. del Gruppo, abbandonando definitivamente il precedente assetto “duale” e delegando il ruolo operativo al solo a.d.  SempreSecondo Confindustria, il CdA dovrà poi ampliare le proprie prerogative, pronunciandosi in ultima istanza su nomine, revoche ed eventuali licenziamenti delle prime linee aziendali, previo parere del Comitato per le nomine e le remunerazioni. Infine, il Consiglio ha ritenuto strategici altri due presìdi: il primo, l’attribuzione al Comitato controllo e rischi del compito di monitorare l’attuazione del piano industriale, riferendo periodicamente al CdA; il secondo, l’istituzione di un Comitato interno al CdA preposto alla verifica della mission editoriale de Il Sole 24 Ore, in coerenza con la promozione della cultura economica e industriale.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy