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Il Sole 24 Ore prevede un calo delle perdite nel quarto trimestre, a fine ottobre risultati in linea con i nove mesi

Autore: Redazione


Il CdA del gruppo che edita il quotidiano economico finanziario, presieduto da Giorgio Fossa, ha approvato ieri la Relazione Illustrativa agli Amministratori

Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Giorgio Fossa, il Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 Ore, che ha approvato la Relazione Illustrativa degli amministratori. Il documento include il bilancio intermedio al 30 settembre 2016 che riporta una perdita pari a 57,4 milioni di euro e un patrimonio netto pari a 18,153 milioni di euro, a fronte di un capitale sociale di 35,124 milioni di euro, dunque al di sotto del limite previsto dall’art. 2446 del codice civile. Gli amministratori hanno redatto il bilancio intermedio abbreviato al 30 settembre sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo che la società possa disporre di adeguate risorse finanziarie per continuare a operare in futuro come realtà in funzionamento. Sempre il CdA ha proposto all’assemblea degli azionisti - già convocata per il prossimo 22 dicembre - di rinviare a nuovo la perdita sulla base del progetto di bilancio al 31 dicembre 2016, nell’intenzione di tenere sotto controllo l’entità del capitale e riconvocare un consiglio al più presto per valutare la situazione patrimoniale della società e proporre, quindi, all’assemblea la copertura della perdita e la valutazione dell’adeguamento del capitale sociale, in modo di dotare la società di risorse finanziarie coerenti con il fabbisogno eventualmente risultante anche dalla rivisitazione del piano 2016-2020, che lo stesso CdA appronterà a breve.

Sole 24 Ore

Evoluzione prevedibile della gestione

La situazione economica, dunque, appare in lento miglioramento, con una crescita attesa per il 2016 rivista recentemente al ribasso rispetto alle previsioni di inizio anno. Tale stima è inferiore alle previsioni di fine 2015, che indicavano un aumento del Pil dell’1,4%, in relazione alle indicazioni del Centro Studi di Confindustria. In merito al mercato pubblicitario, i mesi estivi evidenziano rispetto al 2015 ancora un calo della raccolta su quotidiani e periodici. Le previsioni per l’esercizio 2016 sono ancora piuttosto incerte e confermano un ulteriore calo della raccolta pubblicitaria di quotidiani e periodici, mentre in leggera crescita sono, invece, le previsioni per il mezzo radio. Per internet è prevista una crescita trainata dagli Over the Top, in particolare Google e Facebook, che rappresentano circa i due terzi del mercato, mentre la raccolta internet degli editori è prevista in lieve contrazione. Per l’esercizio in corso la società intende proseguire con grande focalizzazione lo sviluppo dei prodotti digitali, sostenuto dalla sempre maggiore integrazione di tutti i contenuti professionali de Il Sole 24 Ore, per compensare il calo dell’editoria tradizionale cartacea. La società continua, intanto, a monitorare attentamente il contesto di riferimento, ancora caratterizzato da un elevato grado di incertezza, per quanto riguarda in particolare il mercato pubblicitario.

I dati al 31 ottobre

I dati consuntivi al 31 ottobre 2016 de Il Sole 24 Ore presentano un risultato netto e un patrimonio netto in linea con i dati rilevati al 30 settembre 2016. La posizione finanziaria netta passa da un valore pari a -35,1 milioni di euro al 30 settembre 2016 a -50,4 milioni di euro al 31 ottobre 2016, per effetto della stagionalità dell’andamento del capitale circolante netto in relazione alla dinamica economica dei mesi estivi. Si prevede, tuttavia, un miglioramento della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 rispetto al dato rilevato a fine ottobre. I risultati economici consolidati di gruppo al 31 ottobre 2016 non presentano scostamenti significativi rispetto ai dati relativi al 30 settembre 2016. Questi, inoltre, i principali dati al 31 ottobre 2016: ricavi a quota 215,4 milioni, erano attestati a 231,3 nel periodo corrispondente dell’anno scorso; margine operativo lordo (Ebitda) a 21,4 milioni (7,8 nel medesimo periodo 2015; risultato operativo (Ebit) a 41,2 milioni (20,8 milioni); risultato ante imposte a 46,8 milioni (22,3); risultato netto a 57,5 milioni (21,5). Infine, le più recenti previsioni relative all’intero esercizio, allo stato attuale e in assenza di eventi al momento non prevedibili, indicano che i risultati dell’ultimo trimestre dell’anno possano evidenziare una perdita, ancorché di entità più contenuta rispetto al precedente trimestre.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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