ABBONATI

Facebook, la pubblicità spinge i conti; utenti mensili a 1,86 miliardi

Autore:


L’azienda chiude il quarto trimestre con incassi advertising a 8,63 miliardi, con il mobile all’84%. E punta su video ed ecosistema di app per proseguire l'inarrestabile crescita

Il giro d’affari pubblicitario di Facebook cresce del 53% a 8,63 miliardi di dollari e Wall Street apprezza, con il titolo in aumento del 2,5% nelle contrattazioni after hour. Fatturato e utili del quarto trimestre, poi, hanno contribuito a dare fiducia agli investitori, grazie a un risultato al di sopra delle stime. Dunque Facebook non arretra. Diventa più grande, il suo business rimane florido e si trasforma man mano che si diversifica, segnando numeri impressionanti in campo advertising in cui è secondo solo a Google. Il dato dell’audience mensile di Facebook, poi, spaventa: 1,86 miliardi di persone.

1I numeri principali

  • Nel 2017 sono 26,89 i miliardi ricavati dalla pubblicità. In totale il fatturato ha raggiunto i 27,64 miliardi.
  • L’utile netto annuale è balzato del 177% a 10,22 miliardi.
  • I ricavi trimestrali al 31 dicembre sono stati pari a 8,81 miliardi (+51%). In cassa ci sono poco meno di 30 miliardi.
  • Le entrate pubblicitarie, sempre nel Q4, si sono attestate a 8,63% miliardi (+53%). La quota del mobile è dell’84%.
  • L’utile per azione è stato di 1,41% dollari, dieci centesimi in più rispetto alle stime di Thomson Reuters.
  • Gli utenti giornalieri sono 1,23 miliardi, di cui 1,15 da mobile; quelli mensili sono 1,86, di cui 1,74 via mobile.
  • L’Arpu - sigla per indicare le revenue per singolo utente - è di 4,83 dollari a livello globale. In Usa il valore balza a 19,81 dollari per scendere a 5,98 dollari in Europa.

Il mondo Facebook

Intendere Facebook come la sola piattaforma social da 1,23 miliardi di utenti al giorno è riduttivo: la società possiede anche Instagram, Messenger e WhatsApp. Lo ha ribadito Zuckerberg commentando i risultati: nei prossimi anni la società continuerà a investire su questo fronte rafforzando i suoi asset. Quasi un obbligo per risolvere il problema del sovraffollamento pubblicitario sul news feed, la più grande fonte di guadagno. Ecco perché Facebook sta velocemente dotando le sue app di strumenti pubblicitari molto appetibili e quasi unici per l’accuratezza dei dati, allargando anche gli slot monetizzabili e qualificandosi come una destinazione irrinunciabile per utenti e inserzionisti. 2

Riflettori puntati sul video, aspettando la pubblicità

Ma il vero tema del momento è il video, inteso in tutte le sue forme. Non solo più brevi clip in grado di generare engagement. Ma contenuti premium veicolati dai broadcaster. Per adesso l’esperimento Live è riuscito a metà, ma Zuckerberg ha promesso attenzione nei confronti dei creators, con i quali vuole aprire modelli di revenue share. Finora, infatti, non è stato possibile trarre profitto dai live sulla piattaforma, ma le cose cambieranno in fretta: dovrebbero vedere presto la luce i video ads mid-roll. Tuttavia per il loro inserimento è necessario distribuire filmati più lunghi e ciò rappresenta un impegno e allo stesso tempo una sfida. Nel 2016, ha spiegato Sheryl Sandberg, chief operations officer di Menlo Park, a trainare la crescita è stato il video su mobile, un trend inarrestabile ormai amato dai marketer, i quali preferiscono gli schermi più piccoli dove trascorriamo la gran parte del tempo online. Sandberg ha ricordato anche le molte innovazioni pubblicitarie, tra cui gli aggiornamenti ai Dynamic Ads, e riaffermato la volontà di essere trasparenti sul fronte della misurazione, come dimostrano le due recenti novità introdotte martedì scorso.

Fake News

Dall’altra parte, però, la compagnia di Zuckerberg deve risolvere al più presto la scottante questione delle fake news, che la vede coinvolta direttamente nel panorama media globale. In questo frangente Zuckerberg ha posto l’accento sull’impegno nel promuovere un’informazione reale, credibile e di valore per utenti e aziende, sottolineando le prime azioni intraprese, tra cui l’apertura a enti di fact checking terzi per ora sperimentata solo negli Stati Uniti e in Germania, e un nuovo algoritmo costruito per premiare sul newsfeed l'informazione verificata e che penalizza le fake news e le pagine che le diffondono.

I problemi con l’Ue

La compagnia ha anche un contenzioso aperto con l’Unione europea per aver fornito informazioni fuorvianti al momento dell’acquisizione di WhatsApp. L’antitrust ha anche bloccato il passaggio dei dati degli utenti da WhatsApp a Facebook, per poi riutilizzare le informazioni a fini pubblicitari. Il rapporto tra Facebook e il Vecchio Continente potrebbe subire ulteriori complicazioni, ricordando la storia non poco travagliata di Google.

La realtà virtuale

Un altro asset molto interessante è rappresentato dalla divisione attiva nell'area della realtà virtuale, cui fa capo anche Oculus. Settimana scorsa è arrivato l’annuncio: Hugo Barra torna nella Silicon Valley, questa volta sponda Facebook, per guidare il team per la virtual reality. Anche qui però l’azienda di Menlo Park non avrà vita facile: il produttore di videogiochi ZeniMax ha vinto la causa contro Oculus, reo di aver ‘rubato’ la proprietà intellettuale. Ora Zuckerberg deve sborsare 500 milioni. L'amministratore delegato di Facebook ha però evidenziato l'impegno decennale per investire a lungo termine sulla realtà virtuale. Una delle sue più grandi scommesse.

La battaglia con Snapchat

Sullo sfondo l’agguerrita battaglia con Snapchat, per strappare le preferenze della giovanissima utenza dell’app che è pronta a quotarsi in Borsa. Il lancio di Instagram Stories, usato oggi da 150 milioni di persone - lo stesso valore degli accessi giornalieri su Snapchat - ha restituito risultati significativi e la recente introduzione della pubblicità può spingere le entrate della piattaforma. Inoltre Facebook starebbe testando dei filtri simili a quelli di Snapchat, per monetizzarli forte della sua enorme platea. Sarà interessante vedere gli sviluppi di questa vera e propria sfida senza esclusione di colpi.

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy