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Gli alberi sono addobbati, adesso tocca ai regali: Facebook e Instagram sono i migliori consiglieri

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I due social influiscono, parzialmente o notevolmente, sulla scelta dei doni rispettivamente per il 55 e per il 39%. Giulio Ravizza, Marketing Lead di Facebook Italia, propone alcuni consigli per le campagne natalizie sulle due piattaforme

Il Natale è alle porte, quasi. Bisogna affrettarsi a cercare il giusto regalo per i propri cari, tra vie sempre più piene di gente e una competizione sempre più alta tra i clienti all’interno dei negozi. Oppure, ci si può mettere sul divano e scegliere online cosa comprare e poi effettuare una “spedizione mirata” in negozio. Se proprio non si ha voglia di comprare online. Che si decida di muoversi dal proprio salotto o finalizzare l’acquisto dal telefono, Facebook e Instagram sono probabilmente le fonti principali nella scelta dei doni, tanto che – a detta degli stessi consumatori intervistati dal social network – influenzano parzialmente o notevolmente la scelta dei regali, rispettivamente, per il 55 e per il 39%. Nel periodo in cui la produzione di contenuti spontanei degli utenti subirà un’impennata grazie alla condivisione dei piatti del cenone, delle feste di capodanno o delle reaction allo scarto dei pacchetti sotto l’albero, DailyNet ha contattato Giulio Ravizza, marketing lead di Facebook Italia, per interpretare il momentum e analizzare lo sviluppo di una campagna natalizia sui social.

Qual è il periodo migliore per lanciare una campagna natalizia su Facebook e Instagram?

La campagna va pianificata tra luglio e agosto. In quel periodo si contatta l’agenzia creativa e il centro media e si inizia a impostare la direzione della comunicazione. Il periodo di erogazione invece deve corrispondere al momento in cui gli acquisti vengono effettivamente effettuati. A ottobre, magari, potrebbe essere vantaggioso coinvolgere gli utenti con messaggi che propongano idee regalo per il Natale. Poi, arriva novembre, mese in cui oltre il 30% degli utenti acquista i regali e ci sono eventi di scontistica come il Black Friday o il Cyber Monday. Il mese di dicembre è il più propizio per erogare una comunicazione incentrata sulla parte bassa del funnel, ma dopo Natale iniziano i saldi di gennaio. La stagione degli acquisti dunque non si esaurisce con Santo Stefano ma prosegue anche nel periodo successivo.

Quali sono i formati più efficaci?

A mio parere i formati più forti sono tre: “Visita il punto vendita” offre (su Facebook) una call to action per mostrare la mappa in cui viene proposto il punto vendita più vicino ed è una creatività che è possibile profilare attraverso i dati sociodemo o con la geolocalizzazione; “Instagram Shopping” propone immagini di prodotti con un’etichetta che permette di procedere all’acquisto del prodotto direttamente sull’ecommerce della società. Può essere utilizzato nelle Stories, nella bacheca e, stiamo conducendo dei test per portarlo anche nella sezione Esplora. È un formato che sta andando forte, sono oltre 90 milioni gli utenti mensili che cliccano sulle etichette. L’ultimo format è “Raccolta”, in cui viene mostrato un video o una foto, e sotto una specie di mosaico in cui sono proposti i prodotti. Permette di sfogliare le offerte di un brand attraverso un’esperienza che vive su Facebook.

Come sta cambiando il funnel d’acquisto ora che i social network svolgono un ruolo decisivo anche nella parte del customer journey più vicina alle conversioni?

Nell’epoca pre-digitale esisteva il funnel tradizionale. Ora vediamo che questo imbuto si sta appiattendo su un solo mezzo: lo smartphone. Su di esso si viene a conoscenza del prodotto, si raccolgono opinioni e si effettua l’acquisto. Il 40% dei consumatori utilizza il device anche nei punti vendita fisici: il 66% afferma di confrontare i prezzi, il 45% di confrontare prodotti e il 41% è interessato alle recensioni. È un media assolutamente pervasivo.

Che funzione hanno i video all’interno di questo contesto?

Se si considera un media lo smartphone, il formato principale con cui vi si comunica è il video. Su 10 utenti che guardano un video, 8 lo fanno dal telefono, svela una ricerca di eMarketer. Il video è il suo linguaggio nativo, può essere sfruttato all’interno delle Stories, ma è indubbiamente lo strumento di comunicazione più consigliato. Entro il 2021, dice sempre eMarketer, in Italia oltre 25 milioni di persone guarderanno video da mobile, e il tempo speso su questo tipo di contenuti, rispetto a quelli statici, sarà 5 volte maggiore.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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