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Si apre oggi a Barcellona l’edizione 2017 del Mobile World Congress: The Next Element

Autore: D Bologna


Oltre centomila professionisti hanno raggiunto la metropoli spagnola per intervenire all’evento più importante del mondo dedicato al sempre più ampio settore del mobile. DailyNet racconta dagli stand di Fira Barcelona cosa sta avvenendo sul fronte più avanzato dell’innovazione

The Next Element. È il mobile, protagonista assoluto dei nostri tempi. Si apre oggi in Spagna, nella consueta sede di Barcellona, l’evento più importante del mondo dedicato, appunto, al mobile. E all’appuntamento, che terminerà il 2 marzo, c’è anche DailyNet: grazie all’inviato Francesco Lattanzio racconterà tutte le novità dal Mobile World Congress 2017. Come ogni anno una kermesse che alimenta grandi attese, sempre caratterizzata dalla costante ricerca di nuove verità. Se l’edizione del 2014 aveva celebrato il debutto dei Google Glass, principale elemento innovativo di tre anni fa, nella stagione successiva, era il 2015, trionfarono gli smartwatch al polso, per lasciare poi spazio, l’anno scorso, alla moltiplicazione dei visori dedicati alla realtà virtuale.

I protagonisti

Quale sarà, allora, la nuova emozione tra gli stand della fiera catalana? Quale la killer application destinata a sorprendere i mercati? Quale la novità inebriante per miliardi, ebbene sì, di consumatori? Quest’anno, con tutta probabilità, non troverà spazio da protagonista un unico strumento. Non dovrebbe essere una particolare tecnologia a dominare la scena. E non dovrebbe palesarsi un singolo prodotto a primeggiare nell’interesse. La visione, infatti, procede in questa fase più a livello di sistema. E immaginare il device trionfatore non è impresa facile. Tra gli operatori spiccano, in effetti, grandi visioni, ma ancora bisognose di rintracciare audience. Così, nell’istante in cui si scatenano progettualità importanti si parte alla ricerca di potenzialità di business non perfettamente delineate. L’evoluzione generale, però, procede inesorabile: il 5G campeggia ovunque, la realtà virtuale esplode, le app imperversano e tutti si interrogano su come monetizzare la loro proliferazione, valutando l’apporto ancora insufficiente dell’advertising.

Al centro della “mobilesfera”

Dunque, da oggi fino a giovedì, gli spazi enormi di Fira Barcelona diventano il centro nevralgico dell’innovazione a livello internazionale, attirando le punte più avanzate dell’offerta in tema di smartphone, software, Internet of Things, wearable technology, virtual reality e tranto altro ancora. L’edizione dell’anno scorso aveva fatto segnare i consueti record, grazie a oltre 100 mila visitatori, con quasi 6 mila chief executive pronti a intervenire, e qualcosa come 2.200 espositori presenti. In particolare, come già si è potuto intuire dalle anticipazioni circolate negli ultimi giorni, non potranno che essere gli smartphone a concentrare i maggiori interessi legati aell’edizione 2017. Avviene dopo un’edizione, quella del 2016, dove i visori per la realtà virtuale erano stati elemento trainante; quest’anno la scena principale potrebbero interpretarla i telefoni intelligenti, con alcune aziende intenzionate a far esordire durante l’evento spagnolo il loro primo smartphone pieghevole, una novità in grado di rivoluzionare profondamente il mondo della telefonia. E non è tutto. Come in ciascuna stagione, sono diversi i produttori di dispositivi mobile che scelgono la fiera di Barcellona per presentare i loro nuovi prodotti. Quest’anno i modelli più attesi sono, tra gli altri, il G6 di LG e il P10 di Huawei.

Un po’ di storia del Mobile World Congress

La prima edizione si chiamava GSMA World Congress e si tenne, nel 2009, alla fiera di Barcellona, in Plaza de España. Nel 2013 la città di Barcellona ha vinto nuovamente il bando per l’MWC fino al 2018, battendo in finale proprio l’italiana Milano. E sempre dal 2013 la fiera si è spostata alla nuova Fira De Barcelona, a L’Hospitalet de Llobregat, appena fuori dalla città, facendo, però, parte dello stesso centro urbano. La fiera si tiene tipicamente a fine febbraio e dura sempre tre giorni e mezzo.

Speaker di prestigio

Il Mobile World Congress, quest’anno, si svolge, dunque, presso la Fira Gran Via di Barcellona, con eventi distaccati anche presso la Fira Montjuïc. Durante le diverse giornate ci sarà ovviamente spazio per overview, keynote speakers e visite agli stand delle più importanti aziende e produttori di tecnologia. Tra le novità di quest’anno spicca Youth Mobile Festival Barcelona (YoMo Barcelona), una sezione speciale creata per ispirare i giovani a proseguire gli studi e la carriera nel campo della scienza, tecnologia, ingegneria, design e discipline matematiche. Sono previste, infatti, lezioni, mostre didattiche, spettacoli teatrali dal vivo, laboratori interattivi, a cui si aggiunge una vasta gamma di attività pratiche per far conoscere ai ragazzi dai 10 ai 16 anni le opportunità offerte dal mondo mobile, un’opportunità unica per le scuole catalane e i loro giovani studenti.

“Nel corso degli ultimi tre decenni il settore mobile si è trasformato da tecnologia di comunicazioni emergente a fenomeno fondamentale per tutto ciò che facciamo. Ha cambiato alle radici il nostro modo di comunicare, interagire, lavorare e giocare come individui e sta trasformando ogni settore industriale grazie ai nuovi livelli di produttività e di efficienza offerti alle imprese - ha dichiarato Michael O’Hara, direttore marketing di GSMA -. L’edizione 2017 del Mobile World Congress metterà in evidenza quanto il settore mobile sia diventato fondamentale nella vita di ogni giorno, oltre ai suoi effetti positivi su milioni di persone in tutto il mondo”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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