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Nel Q1 Rubicon Project batte le attese; pubblicità a +26%

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La società chiude un altro trimestre in utile, di 2,3 milioni di dollari, grazie anche all’acquisizione di Chango. Ricavi a 63,6 milioni, managed revenue a 248,5

I tanti investimenti fatti negli ultimi anni cominciano a premiare concretamente Rubicon Project, che ha chiuso il primo quarter del 2016 superando le attese per ricavi e utili. Un inizio d'anno robusto, di cui il ceo Frank Addante si è detto orgoglioso, sottolineando come l'azienda sia stata profittevole per un altro trimestre e occupi ormai una posizione di rilievo nel campo del mobile. Nonostante ciò, un outlook sotto le aspettative per i tre mesi in corso ha provocato un leggero calo del titolo attorno all’8% nelle contrattazioni after hour. Entrate pubblicitarie lorde a +26% Le entrate pubblicitarie - managed revenue - sono incrementate del 26% su base annua, trainate dall'effetto dell'acquisizione di Chango, conclusa nell'aprile 2015 per 122 milioni di dollari. Chango è una intent marketing company, così come la definisce Rubicon. In sostanza è una DSP che combina al suo interno dati search, behavior e contextual per erogare campagne in programmatic. Con l'integrazione in Rubicon, la tecnologia di quella che era una promettente startup di Toronto sta velocemente scalando i mercati globali rafforzando l’offerta del marketplace dell’acquirente in tema di intent. I numeri chiave - Le revenue, sottratte le commissioni pubblicitarie, sono state di 63,6 milioni di dollari, il 71% in più di un anno prima. E oltre 4 milioni maggiori rispetto a quanto preventivato - Il 70% delle revenue proviene da desktop, il restante 30 da mobile - L'utile è stato di 2,3 milioni, a fronte di un rosso nel pari periodo del 2015. L'utile per azione si è attestato a 0,5 dollari per azione, sopra agli 0,3 previsti - Nel 2016 l'utile atteso e tra gli 0,75 e gli 0,85 dollari mentre i ricavi spaziano tra i 275 e i 295 milioni. I dati sono appena sopra le attese - La capitalizzazione di mercato è di circa 950 milioni - Le managed revenue, un parametro utilizzato da Rubicon per indicare i dollari di pubblicità transata sulla piattaforma, sono state pari a 248,5 milioni (+26%) - Il take rate è stato del 25,6% contro il 18,9 di un anno prima. Anche il take rate è un parametro che divide le non Gaap revenue per le managed revenue ed è utilizzato per capire lo stato di salute della società. Partnership con Tapjoy e Virool Sempre nella giornata di martedì, Rubicon Project ha annunciato una partnership con Tapjoy, per il lancio di Tapjoy Private Exchange, che per la prima volta apre l’inventory premium in-app e opt-in mobile video ai programmatic buyer. Nel frattempo, è emersa la notizia per cui Rubicon Project sarà la piattaforma programmatica per la vendita del nuovo formato Vertical che Virool sta sviluppando ed è pronta a lanciare nei prossimi mesi. sara_buluggiu-1 Sara Buluggiu Il commento di Sara Buluggiu «In linea con i risultati globali dell’azienda, nel mercato italiano questo trimestre Rubicon Project ha rivelato una crescita positiva anche grazie all’adozione da parte degli editori e delle marche di nuovi prodotti. L’azienda si sta concentrando su ordini e ordini non garantiti: la soluzione per automatizzare il processo di pianificazione e acquisto; FastLane: la soluzione di header bidding di nuova generazione consente a all'editore di massimizzare le revenue di ogni impression nell'ad-stack; Advertising Automation Cloud: l'unica piattaforma indipendente per l'automazione dell'intero ecosistema dell'advertising per tutti i tipi di inventari, formati e canali; Dagli ordini garantiti ai marketplace privati, dalle aste aperte all'acquisto basato sui tag: la soluzione Seller Cloud consente a chi vende di ottimizzare i ricavi in tutti i propri canali di vendita diretti e indiretti».  A capo del team Sara Buluggiu, Italy country manager & Southern Europe and MENA sales director, che prevede di concentrare le attività sulla sfida del mobile che offre opportunità di monetizzazione.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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