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Rocket Fuel e le sue “aspettative programmatiche” per la stagione 2017

Autore: Redazione


Il managing director Enrico Quaroni, regional director Southern Europe e MENA Region, delinea le novità e le tendenze che attendono il settore del marketing digitale

articolo a cura di Enrico Quaroni

Il 2017 promette una significativa crescita e maturazione del settore del marketing digitale. Vedremo più dati, più pressione sul roi, più media che utilizzano il programmatic e una maggiore complessità del customer journey, che a sua volta richiede che venga migliorata la tecnologia in tempo reale e il marketing predittivo. Ecco cosa aspettarsi dal prossimo anno.

Il programmatic continuerà a crescere

È un momento straordinario per la pubblicità digitale in Italia: nel 2017 il programmatic diventerà la norma e non sarà più considerato una novità. L’automazione ha rivoluzionato il processo di media buying e ci attendiamo che i marchi che continueranno a comprare gli annunci manualmente resteranno indietro rispetto a quelli che supporteranno l’automazione.

L’anno del mobile è finito, adesso tocca al cross-device

Gli ultimi cinque anni sono stati gli anni del mobile, mentre il 2017 potrebbe essere l’anno del cambiamento. Questo non significa che il mobile non sarà più importante per le campagne pubblicitarie, ma inizieremo a pensare al mobile marketing in un modo completamente diverso. Il 2017 sarà l’anno in cui i marketer realizzeranno che la parte più importante del mobile non è quella di raggiungere un unico canale, ma è l’opportunità di creare esperienze significative tra brand e consumatori su tutti i dispositivi. Considerato che gli utenti hanno sempre con sé il cellulare, cercando il segnale Wi-Fi e geolocalizzandosi, i dispositivi mobile possono collegare i customer journey online e offline. Poiché i dispositivi mobile “always on” offrono una grande quantità di dati, ci aiutano a capire quando e come coinvolgere i consumatori durante la giornata: non solo su dispositivi mobile, ma attraverso qualsiasi touchpoint digitale. Pertanto, ciò che noi oggi chiamiamo mobile è in realtà solo un passo verso una soluzione cross-device completa e full-funnel. Per fare ciò, sarà necessario fare marketing in base alle persone e non ai dispositivi.

Il programmatic diventerà la base per la creazione del brand

Mentre il programmatic advertising è stato in gran parte sinonimo di Direct Response (DR), le aziende hanno iniziato a rendersi conto che la tecnologia può aiutare a identificare l’audience di massa e può quindi essere uno strumento molto efficace nella costruzione di un brand. Nel 2017 il programmatic riuscirà a seguire l’intero percorso del consumatore. Le aziende hanno già iniziato ad aumentare la spesa per il programmatic, in parte per via del desiderio di contenere le spese di marketing. Questo passaggio è stato un po’ più lento nel 2016 rispetto a quanto gli analisti avevano previsto alla fine dell’anno scorso, il che è dovuto, in parte, al fatto che il passaggio definitivo avverrà verso soluzioni di programmatic full-funnel, le cui componenti principali sono il brand e il DR, invece che la semplice spesa in programmatic dell’azienda. I professionisti del marketing sono sotto pressione per dimostrare i risultati e stanno quindi cercando di condurre campagne di grande rilevanza, creative, reattive e misurabili, su larga scala. Grazie a un chiaro collegamento tra la crescita del brand e la performance del DR, più marketer inizieranno a utilizzare gli insight sia delle campagne di brand che di DR come base per le campagne media e le strategie creative.

L’ultima possibilità per l’attribuzione last touch

Infine, il settore si allontanerà dall’attribuzione last touch, che aveva molto più senso in contesti “siloed”, in cui non si teneva conto delle interazioni tra brand e consumatore che possono portare al passaggio dalla consapevolezza alla conversione, né della complessità delle interazioni tra i dispositivi. Con una migliore tecnologia e una migliore modellazione, il 2017 vedrà lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi modelli di attribuzione che si allontaneranno dal last touch verso valutazioni più complete. Questi modelli influiranno probabilmente sul modo in cui misuriamo il roi e pianifichiamo le campagne.

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Persone e non semplici dispositivi

Per garantire il successo delle future campagne di marketing digitale, individuare l’utente piuttosto che il dispositivo utilizzato sarà più importante che mai. Dal momento in cui stiamo passando ad altri modelli di attribuzione e ci stiamo spostando verso il cross-device, è fondamentale aver una visione unica del cliente. Capire il percorso dei singoli utenti permetterà di realizzare campagne pubblicitarie cross-device e contestualmente rilevanti che avranno un impatto reale.

I first party data verranno prima di tutto

Il 2017 vedrà l’ascesa dei first party data nel marketing. Questi dati hanno vantaggi significativi: sono di proprietà di una società specifica, il che significa che nessun’altra azienda ne è in possesso; forniscono insight significativi dei profili demografici e psicografici dei clienti; e possono essere combinati con dati di terze parti quando necessario. Quest’anno vedremo sempre di più la funzionalità DMP inclusa in altre tecnologie di marketing, sia in aggiunta a DMP stand-alone o in loro sostituzione. Sempre più DSP offriranno funzionalità DMP come il tagging e l’analisi integrata, e aumenteranno le aziende che cercano di ricavare un vantaggio competitivo dalla qualità dei dati che hanno raccolto.

La creatività e la personalizzazione saranno essenziali

Il programmatic si è sviluppato molto rapidamente, ma la creatività nella pubblicità non è riuscita a tenere lo stesso passo. Il 2017 sarà l’anno in cui la creatività pubblicitaria si rimetterà in pari con la distribuzione degli annunci stessi. Il programmatic creativo è essenziale per sostenere l’invio personalizzato di contenuti al consumatore, consentendo in tal modo ai messaggi di essere estremamente rilevanti, per catturare l’attenzione del destinatario e aumentare i risultati delle campagne. Con la continua crescita dei video e di altri formati creativi di grande impatto attraverso i canali programmatici, vedremo formati creativi più coinvolgenti ed espressivi.

L’Intelligenza Artificiale sarà ovunque

Il 2017 sarà un anno in cui l’intelligenza artificiale dominerà le notizie di marketing. Per tenere insieme tutti i pezzi, abbiamo bisogno di essere capaci di imparare dai dati e migliorare la specificità di una campagna in cinque modi diversi: ottenendo la creatività giusta, il pubblico giusto, il messaggio giusto, il dispositivo giusto e il momento giusto. Con il volume e la velocità a cui i dati vengono assemblati e messi in uso, l’intelligenza artificiale fornisce il modo più efficace per elaborare i dati e prendere decisioni in tempo reale. Il prossimo anno lavoreremo a nuove soluzioni di intelligenza artificiale per dare ancora maggiori vantaggi ai brand grazie al machine learning. <


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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