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Il discorso conclusivo del roadshow di Snap: filosofia, innovazione e monetizzazione

Autore: Redazione


In un video di 35 minuti, il Ceo di Snap Evan Spiegel, il Cto Bobby Murphy, il Cso Imran Khan e il Cfo Drew Vollero spiegano Snapchat ai potenziali investitori in vista dell’IPO del primo marzo valutata 22 miliardi di dollari

Il Ceo di Snap Evan Spiegel, il Cto Bobby Murphy, il Cso Imran Khan e il Cfo Drew Vollero spiegano la loro filosofia aziendale, come funziona l’app Snapchat e i prodotti pubblicitari, in un video di 35 minuti presentato durante il roadshow con i potenziali investitori in vista dell’IPO del primo marzo da 22 miliardi di dollari. I punti salienti “Snap è una camera company”, inizia Spiegel. “Ci sentiamo come se fossimo davvero all’inizio di quello che le macchine fotografiche possono fare”. Spiegel confronta la fotocamera di Snapchat al cursore del mouse su un computer desktop. “Con Snapchat, la fotocamera è diventata l’ingresso principale allo smartphone. Tutti pensavano alle macchine fotografiche come a un modo per salvare i ricordi importanti”, ma Snapchat li elimina “di default”, dice Spiegel. “Abbiamo scoperto che la conversazione è più spontanea, familiare e naturale quando poi si cancella. Ecco perché la gente ama Snaps, perché qui non c’è la pressione di sentirsi all’altezza o perfetti... Si tratta solo di poter di comunicare come ti senti in questo momento”. Prodotti unici e innovativi Murphy, che con Spiegel avrà il controllo completo di voto sulle azioni di Snap una volta che sarà quotata, ha aggiunto: “Quasi tutto nella nostra app gira attorno alla creazione di contenuti”. Il 60% dei 158 milioni di utenti giornalieri di Snapchat creano contenuti in app ogni giorno. Snapchat dice che i suoi strumenti creativi sono la chiave per il suo successo. I filtri, le lenti e gli altri strumenti fanno parte del motivo per cui gli utenti aprono l’app in media 18 volte al giorno. Mediamente gli utenti trascorrono da 25 a 30 minuti in app ogni giorno. Tra le altre innovazioni “uniche” di Snapchat, Murphy cita i QR Snapcodes, le Live Stories e gli Spectacles. Il business pubblicitario Khan è il responsabile dello sviluppo del business di Snapchat: “L’intera natura del nostro prodotto è si essere attivo e non passivo”, dice. Snap vede la sua più grande opportunità di guadagno nei budget in crescita per la pubblicità mobile in tutto il mondo, che si prevede di raggiunga i 196 miliardi di dollari entro il 2020. Snap è particolarmente interessato ad attirare gli investimenti televisivi e dice che gli utenti più giovani stanno spostando la loro attenzione dalla tv agli smartphone. La maggior parte degli utenti di Snapchat ha un’età compresa tra i 13 e i 34 anni. I prodotti pubblicitari di Snapchat sono costruiti allo stesso modo e dagli stessi ingegneri che realizzano l’applicazione, una strategia che - secondo Khan - rende gli annunci più divertente e familiari. Snapchat vende due tipi di pubblicità: il video a schermo intero “Snap Ads” e gli strumenti creativi sponsorizzati, come lenti e geofiltri. Più della metà degli annunci di Snap sono guardati con il suono e gli inserzionisti possono inserire collegamenti web e video più lunghi. Khan dice che Snapchat permetta agli utenti di “giocare con i brand”. Snapchat lavora con una serie di partner di terze parti per fornire la misurazione dei suoi annunci. Gli inserzionisti possono anche acquistare gli annunci attraverso il sistema automatizzato di Snapchat. L’obiettivo di Snap è di “creare la migliore piattaforma fotografica in modo da poter creare engagement e monetizzarlo attraverso la pubblicità”, spiega Khan. Le conclusioni di Vollero “Un coinvolgimento sano degli utenti è il fondamento della nostra società”, conclude Vollero. Ora Snap sta cominciando a monetizzare il suo engagement, che dovrebbe poi portare alla redditività. Gli utenti di Snapchat sono più concentrati nei mercati sviluppati, hanno smartphone di fascia alta e forti connessioni a internet. Questo permette a Snapchat di erogare i propri annunci a utenti altamente monetizzabili. Il ricavo medio di Snapchat per utente è cresciuto rapidamente da quando ha cominciato monetizzare la sua applicazione nel 2015, e la società vede la sua crescita più alta proveniente dal Nord America e dall’Europa. Snap utilizza Google Cloud e Amazon Web Services per ospitare le sua infrastruttura e concentrarsi solo sullo sviluppo del prodotto. Vollero stima che la decisione di Snap di non ospitare una propria infrastruttura gli ha consentito di salvato già miliardi di dollari. Snap attualmente ha un contratto da 2 miliardi di dollari con Google Cloud e un altro contratto da 1 miliardo con Amazon. Snap ha fatto una serie di acquisizioni fino ad oggi, come quella di Bitmoji per più di 100 milioni di dollari, e prevede di farne ancora di più per promuovere lo sviluppo dei suoi prodotti. (video visibile all'indirizzo http://snap.netroadshow.com/retail/roadshow.aspx)

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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