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I ricavi delle app sono aumentati del 35% a 60 miliardi di dollari nel 2017

Autore: Redazione


Lo rivela un report pubblicato da Sensor Tower: Apple Store si posiziona in testa sulle entrate. Più download, invece, su Google Play guidati dalla crescita del mobile nei mercati emergenti

Le entrate globali delle app sono salite del 35% nel 2017 per raggiungere quasi 60 miliardi di dollari, secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla società di intelligence Sensor Tower, che ha misurato app a pagamento, abbonamenti e acquisti in-app sia sull’App Store di Apple sia su Google Play. Apple Store in testa Apple totalizza più entrate, quasi il doppio rispetto a Google Play e il suo App Store è cresciuto del 34,7% contro il 34,2% del rivale. Il fatturato di Apple si è attestato a 38,5 miliardi di dollari l’anno scorso, rispetto ai 20,1 miliardi di dollari spesi su Google Play. Combinati, i due marketplace delle app, hanno totalizzato 58,7 miliardi di dollari nel 2017, circa il 35% in più rispetto al totale di 43,5 miliardi di dollari del 2016. Sono 26,5 miliardi di dollari i soldi pagati agli sviluppatori iOS. I numeri di Sensor Tower sono in linea con le cifre riportate da Apple. Fattori di crescita Gran parte dell’aumento dei ricavi dipende probabilmente dalla crescita della telefonia mobile nei mercati emergenti come Cina e India, nonché al supporto più recente di Apple per gli abbonamenti in-app. La Cina, ad esempio, ha superato gli Stati Uniti nei ricavi di App Store già nel 2016 e App Annie ha recentemente attribuito ricavi record per acquisti e download nel Q3 2017 a diversi mercati emergenti, tra cui Cina, India e altri paesi del Sud-Est asiatico, in particolare Vietnam e Indonesia. Il report ha rilevato che le prime installazioni di app a livello mondiale, invece, sono cresciute a 91,5 miliardi nel 2017, con un incremento di circa il 13,5% rispetto agli 80,7 miliardi stimati nel 2016. Più download per Google Secondo i dati di Sensor Tower il tasso di crescita di Google Play in termini di app download è stato molto più grande di quello registrato da Apple Store, attestandosi al 16,7% contro il 6,7%, rispettivamente. Questo, perché Android ha un più alto tasso di adozione nei mercati in via di sviluppo. In totale, Google Play ha visto 64 miliardi di prime installazioni contro i 28 miliardi totalizzati da App Store. Gaming Il rapporto ha approfondito anche le entrate del mobile gaming, che sono aumentate del 30% su base annua a 48,3 miliardi di dollari, quasi l’82% di tutti gli introiti delle app. I download di giochi sono risultati più popolari su Google Play, dove hanno rappresentato 27,2 miliardi (77%) dei 35,5 miliardi di download stimati. Miglior app: Netflix Sempre secondo Sensor Tower, nel 2017 Netflix è stata la migliore app mobile non gaming al mondo, seguita da Tinder, spodestando Spotify, prima nel 2016 e scesa al decimo posto l’anno scorso. Netflix ha registrato una crescita del 138% l’anno scorso quasi tre volte più grande dell’anno precedente. L’app di streaming video ha osservato un maggiore successo su Apple Store, mentre si è collocata sotto HBO Now su Google Play, dove è Tinder ad aver raggiunto il podio per fatturato mondiale.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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