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RCS MG conferma il calo dei ricavi del 3% nel 2015

Autore: Redazione


Il Gruppo di cui sono presidente Maurizio Costa e a.d. Laura Cioli ha approvato ieri il bilancio degli scorsi dodici mesi, nei quali sono state raggiunte le guidance stabilite. Gli abbonati a C+ hanno superato quota 30.000. Il closing per la cessione di RCS Libri è atteso per la metà del mese di aprile

Il CdA di RCS MediaGroup, riunitosi ieri sotto la presidenza di Maurizio Costa, ha esaminato e approvato i risultati 2015, che confermano quelli forniti in via preliminare il 22 febbraio e riportati da DailyMedia il giorno seguente. Le principali evidenze sono quindi che sono state raggiunte le guidance per gli scorsi dodici mesi, con ricavi in leggera riduzione (3%), Ebitda ante oneri non ricorrenti in crescita sia in valore assoluto sia in termini di redditività, che si attesta al 7% dei ricavi totali, e indebitamento inferiore a 500 milioni di euro. Il contesto in cui ha operato il Gruppo, di cui ora è a.d. Laura Cioli, è quello che ha visto nello scorso anno l’economia italiana confermare le indicazioni di una moderata crescita, mentre è continuata in maniera più marcata la ripresa di quella spagnola. Tali andamenti - sottolinea la nota emessa ieri dal Gruppo - non hanno impattato ancora in modo significativo sul mercato pubblicitario italiano, che ha confermato il trend negativo, evidenziando una flessione dello 0,5% (con la stampa a -5,47% e internet a -0,7%, fonte Nielsen), mentre in Spagna si è registrato un incremento complessivo del 5,8% (stampa +0,3%, internet +12,3%, fonte I2P/ArceMedia). Premesso che, già a partire dal resoconto di gestione al 30 settembre 2015, ricavi ed Ebitda non sono più comprensivi dei risultati dell’Area Libri, i ricavi netti consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2015 si attestano a 1032,2 milioni, rispetto ai 1065,1 a perimetro omogeneo del 2014. I ricavi diffusionali ammontano a 421 milioni, in flessione di 25 milioni, principalmente per gli andamenti del mercato spagnolo. I ricavi pubblicitari ammontano a 475 milioni, in decremento del 3,2% rispetto al 2014 (-16 milioni). Il confronto è penalizzato dall’effetto positivo delle iniziative speciali e dei Mondiali di Calcio nel 2014, escludendo il quale - al netto dei ricavi legati a Expo - il decremento dei ricavi pubblicitari di Gruppo RCS si attesterebbe al 2%. Nel quarto trimestre il calo dei ricavi pubblicitari è risultato più contenuto, attestandosi a -1,2%. Quelli editoriali diversi mostrano una crescita di 8 milioni, legata al successo delle iniziative di RCS Sport, attestandosi a 136 milioni. L’Ebitda ante oneri e proventi non ricorrenti è positivo per 71,8 milioni, in miglioramento di 11,1 milioni (+18,3%), grazie alla crescita delle aree di business. In particolare, Media Italia cresce da 61,8 a 65,3 milioni; Media Spagna passa da 27,3 a 29,4 milioni; e l’incremento del risultato di RCS Sport contribuisce per 4 milioni, mentre i risparmi sulla Corporate hanno portato circa 5 milioni di benefici.  Il risultato operativo (Ebit), negativo per 107 milioni, è in flessione di 55,1 milioni, anche per effetto delle maggiori svalutazioni di immobilizzazioni). Il risultato netto dell’esercizio è negativo per 175,7 milioni rispetto ai -110,8 del 2014, recependo anche il risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse (RCS Libri), negativo per 38,8 milioni (-20,9 nel 2014). L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 486,7 milioni (482,5 nel 2014) e ha evidenziato un miglioramento della gestione tipica per circa 32 milioni. L’organico puntuale (escludendo l’area Libri, destinata alla vendita, che conta 332 dipendenti) è pari a 3.613 unità e registra, come saldo tra piani di ristrutturazione e inserimenti con finalità di sviluppo di nuovi business/attività, una flessione di 18 unità. Il Consiglio ha inoltre approvato il progetto di bilancio della capogruppo RCS MediaGroup S.p.A., che evidenzia un risultato netto negativo per 49,7 milioni, in miglioramento rispetto ai -117,6 del 2014. Il patrimonio netto della capogruppo risulta essere pari a 360,5 milioni, a fronte di un capitale sociale di 475,1. Il Consiglio ha deliberato di proporre all’assemblea di portare a nuovo la perdita netta di 49.654.568 euro. La nota segnala la presenza di una significativa incertezza in relazione al mancato raggiungimento, allo stato attuale, di un accordo con le banche finanziatrici riguardo al mancato rispetto degli impegni finanziari al 31 dicembre 2015 e a nuovi termini e condizioni del contratto di finanziamento. Gli amministratori, però, tenuto conto delle iniziative in corso e, in particolare: del tavolo negoziale in essere con le banche finanziatrici allo scopo di definire una bozza di “Term Sheet” che preveda un’estensione delle scadenze delle linee in essere coerente con i risultati attesi dall’implementazione del Piano 2016-2018 e una generale ridefinizione dei principali termini e condizioni del contratto di finanziamento; del prossimo introito dei proventi netti della cessione di RCS Libri (sulla base di un prezzo concordato di 127,5 milioni) il cui closing è previsto avvenire entro aprile 2016; e dell’approvazione da parte dell’assemblea del 16 dicembre 2015 della delega per un aumento di capitale per un importo massimo di 200 milioni da esercitarsi entro il 30 giugno 2017, ritengono ragionevole l’aspettativa che il Gruppo possa disporre di adeguate risorse finanziarie per continuare l’esistenza operativa e, pertanto, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale per la redazione della relazione finanziaria 2015. L’andamento delle aree L’area Media Italia registra ricavi per 517,4 milioni (-2,7%); il calo è generato dalla contrazione dei ricavi pubblicitari e dal calo delle diffusioni delle testate, in parte compensati dall’aumento del prezzo di quelle cartacee. I ricavi editoriali sono stati pari a 282,9 milioni, in contrazione dell’1,7%. In particolare, i ricavi editoriali del Sistema Corriere evidenziano un trend in linea rispetto al 2014, con il calo delle diffusioni compensato dal buon andamento delle opere collaterali e dal positivo effetto dell’aumento del prezzo di copertina della testata; anche il Sistema Gazzetta sconta il calo delle diffusioni, in parte compensate dall’aumento di prezzo della testata, mentre i ricavi da collaterali sono sostanzialmente stabili. Si segnala l’ottimo andamento del supplemento la Lettura, da luglio a pagamento. I ricavi editoriali del Sistema Verticali, invece, segnano un incremento di 0,7 milioni, attribuibile in gran parte al lancio di due nuovi prodotti mensili legati a Oggi (Oggi Enigmistica e Oggi Cucino Free), al maggior numero di uscite dei monografici (i Nomi di Oggi) e al prezzo di vendita dei collaterali più alto. Aumentano anche i ricavi derivati da Living, divenuto a pagamento da maggio 2015. I ricavi pubblicitari sono pari a 209,7 milioni, in flessione del 4,5%, mentre quelli editoriali diversi incrementano e si attestano a 24,8 milioni. Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport confermano la posizione di leadership diffusionale nei settori di riferimento. Nell’ultimo rilevamento ADS, il primo si conferma leader nella diffusione complessiva, attestandosi a 434 mila copie medie. Le diffusioni totali della “rosea” sono state pari a 237 mila copie medie, mentre quelle digitali raggiungono le 38 mila. I siti corriere.it e gazzetta.it nell’anno raggiungono complessivamente 57,3 milioni di browser unici medi mensili non duplicati, +25,2%. Per quanto riguarda le versioni mobile dei due siti, Corriere Mobile ha registrato 14,1 milioni di browser unici (+104%), mentre Gazzetta Mobile ha raggiunto 9,1 milioni di browser unici (+145%; fonte Adobe SiteCatalyst). Per quanto riguarda i siti del Sistema Verticali, particolare attenzione è stata dedicata a IoDonna.it e Oggi.it, per i quali è stato realizzato un restyling; Living.corriere.it conferma la leadership di RCS nel mercato online del settore arredamento e design, mentre Amica.it. registra una sostanziale tenuta. L’area Media Spagna registra ricavi per 330 milioni, in decremento rispetto ai 358,1 del 2014. I ricavi pubblicitari sono pari a 151,8 milioni, in calo del 3,1%, principalmente per effetto del calo della raccolta effettuata per editori terzi. I ricavi editoriali raggiungono i 137,7 milioni, in decremento di 20,3 per la generale flessione delle diffusioni. I ricavi diversi, pari a 40,5 milioni, presentano un decremento di 2,9 milioni, dovuto principalmente alla chiusura di due canali televisivi avvenuta nel maggio del 2014. Evoluzione prevedibile della gestione Nel 2015 si sono evidenziati i primi segnali di recupero dell’economia in Italia, mentre si è rafforzata  la ripresa di quella spagnola. Il miglioramento del mercato del lavoro, la diminuzione del prezzo del petrolio e le manovre monetarie della BCE hanno favorito in entrambi i Paesi un aumento dei consumi. Le prospettive economiche, in particolare per l’Italia, rimangono tuttavia incerte per l’indebolimento della crescita nei Paesi emergenti, la debolezza del commercio mondiale e le tensioni geopolitiche. Il mercato pubblicitario sul mezzo stampa in Italia al momento non presenta segnali tali da poter far prevedere per il 2016 una chiara inversione di tendenza dell’andamento negativo rilevato negli ultimi anni, per quanto le previsioni concordino su un trend migliore. Il mercato internet è previsto nel complesso in crescita, mentre quello di riferimento, nel quale opera RCS, prevede una sostanziale stabilità. In Spagna, per il 2016, il mercato pubblicitario è previsto in crescita del 5% (in rallentamento rispetto alla crescita osservata nel 2015), con la componente pubblicitaria online a +9,9% e la stampa tradizionale prevista stabile. Per contro, il perdurare della situazione di incertezza generatasi a seguito delle elezioni politiche di dicembre potrebbe causare un ulteriore rallentamento del trend di crescita degli investimenti. In tale contesto, sulla base del Piano 2016-18, è stato approvato il 22 febbraio il budget per il 2016, confermando gli obiettivi del primo anno di Piano: ricavi stabili rispetto al 2015; efficienze nette per 40/45 milioni; margine Ebitda ante oneri non ricorrenti al 10%; risultato netto leggermente positivo e net cash flow in pareggio. Outlook 2016 e Plan Progress L’a.d. ha quindi aggiornato il Consiglio in merito alle prime evidenze sul 2016 e alle attività di realizzazione del Piano Industriale. La raccolta del primo trimestre è prevista in miglioramento rispetto al pari periodo 2015, sia in Italia che in Spagna, evidenziando un andamento migliorativo anche rispetto al budget. Trend positivo anche per l’Ebitda, il cui miglioramento nel primo trimestre dell’anno è previsto contribuire per più del 25% all’incremento atteso per l’intero 2016. In particolare, sono state identificate e avviate tutte le iniziative di riduzione dei costi, sia per quanto attiene i costi esterni, sia in relazione al costo del lavoro. Le efficienze attese nel primo trimestre sono in linea con l’obiettivo totale annuo di risparmi per 40/45 milioni. A fine gennaio è stata, inoltre, lanciata la nuova offerta digitale del Corriere della Sera: a oggi, sono già oltre 30 mila i lettori abbonati a C+. Nel corso dei primi due mesi dell’anno, le trasmissioni di Gazzetta TV, in precedenza diffuse attraverso il dtt, sono state migrate sul web, portando da subito ottimi risultati: a febbraio, gazzetta.it ha raggiunto il record storico di video views, superando i 19 milioni di streaming. Infine, continuano le negoziazioni per la cessione di VEO ed è stato firmato l’accordo per l’affitto di uno dei canali del multiplex.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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