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RCS MG: la battaglia tra Cairo e IMH diventa anche pubblicitaria

Autore: V Parazzoli


L’editore contesta i contenuti dell’annuncio con cui i soci della cordata guidata da Andrea Bonomi promuovono la loro offerta

La battaglia tra Cairo Communication e International Media Holding per il controllo di RCS MediaGroup è ormai alle battute finali. E i due contendenti non si risparmiano colpi anche sotto la cintura, come il Gruppo guidato da Urbano Cairo ritiene abbia fatto ieri la cordata concorrente, guidata da Andrea Bonomi, nell’annuncio pubblicitario che promuove l’adesione all’Opa. Cairo Communication ha quindi emesso un comunicato in cui rende noto che l’affermazione ivi contenuta che “il prezzo offerto da IMH è conveniente” perché esprime un “premio del 90% rispetto al prezzo offerto da Cairo l’8 aprile 2016” dà una rappresentazione ingannevole del corrispettivo proposto da Cairo Communication nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa sulle azioni RCS e, pertanto, è idonea a indurre in errore gli azionisti RCS e influenzarne in modo scorretto ed erroneo la scelta di aderire all’Opas di Cairo Communication ovvero all’Opa promossa da IMH. “Dovrà, pertanto, essere valutata la conformità di tali messaggi promozionali rispetto alle disposizioni del Regolamento adottato con delibera Consob del 1999 - continua il comunicato -.  

Consob sembra aver dato ragione a Cairo

Si ricorda, infatti, che, a seguito del comunicato di rilancio pubblicato da Cairo Communication in data 8 luglio 2016, l’Opas prevede il pagamento di un corrispettivo misto in cassa e azioni, costituito da n. 0,18 azioni Cairo Communication ed euro 0,25 in contanti per ciascuna azione RCS portata in adesione all’Opas. Tale corrispettivo esprime, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Cairo Communication registrato in data 12 luglio 2016, una valorizzazione pari a euro 1,06 per ciascuna azione RCS apportata all’Opas di Cairo Communication, la quale rappresenta un premio del 6% rispetto al corrispettivo unitario, pari a 1 euro in contanti, offerto da IMH”. E in effetti, poi, in tarda serata, Consob sembra aver dato ragione a Cairo, “intimando” a IMH di cambiare il testo dell’annuncio o di non pubblicarlo più. Sempre ieri, intanto, le adesioni alle offerte hanno visto la cordata di Andrea Bonomi raggiungere con l’Opa il 27,8% circa del capitale della società, contando anche il 24,7% già detenuto da IMH. L’Ops di Cairo ha raggiunto, invece, l’11,29%. E’ quanto è emerso dalla comunicazione di Borsa Italiana, che ha indicato apportate all’Ops 58,9 milioni di azioni e all’Opa 15,9 milioni di azioni, pari al 3,93% dei titoli oggetto di offerta. IMH ha contestato, però, ieri a Cairo e al suo alleato Banca Intesa che, della percentuale di adesioni del 9,43% ricevute a far data a martedì, “secondo rumours di stampa, Cairo e Intesa potrebbero averne conferito circa l’8,90 aggregato”, invitandoli a “fornire adeguata ed esaustiva informativa in merito alla fondatezza delle notizie, ai fini di una migliore trasparenza e salvaguardia del corretto andamento delle negoziazioni e nell'interesse del mercato nel suo complesso”. In realtà, Cairo e Intesa detengono rispettivamente il 4,616% e il 4,176% delle azioni RCS MG (come da documento di offerta), e hanno 48 ore per comunicare ufficialmente se le hanno conferite, ciò che potrebbe quindi avvenire oggi stesso. Urbano Cairo Urbano Cairo

La quota di Cairo e Intesa non tiene conto del 3,5% di azioni non registrate da fondi Antares

Da parte sua, IMH ha dichiarato ieri di aver raggiunto il 26,42% del capitale sociale di RCS MG, con l’acquisizione di un ulteriore 1,65%. Quindi, le adesioni di ieri sono state dello 0,66%. La quota raggiunta da Cairo e Intesa non tiene conto, invece, ancora del 3,5% di azioni consegnate ma ancora non registrate dai fondi Antares, e tanto meno di quella, di un valore comunque minore, “promessa” sempre ieri dai fondi Nextam. Già così, quindi, Cairo e Intesa si trovano “virtualmente” a una quota superiore al 15%. IMH ha invece avuto ieri ulteriori adesioni per il 2,28% delle azioni. Le azioni RCS comprate oggi e domani, giorno di chiusura delle due offerte, non potranno comunque essere apportate in adesione alle offerte stesse.

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Rcs

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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