La concessionaria di cui è amministratore delegato Fabrizio Piscopo “tiene” nel periodo gennaio-marzo e, ora, valorizza anche il circuito delle sue sale, i cui plus sono stati illustrati ieri da Massimiliano Langs, responsabile commerciale e marketing del mezzo
Dopo un 2016 di assestamento in seguito alla chiusura, nel 2015, dell’accordo con UCI Cinemas e che, comunque, per la sua pertinenza, si è chiuso in positivo del 4% circa, Rai Pubblicità ha avviato una strategia di valorizzazione del mezzo cinema e, in particolare, della propria, relativa, offerta commerciale, che si sta concretizzando con un tour che toccherà le principali città italiane. Nel road show - che è iniziato ieri sera al multisala Colosseo di Milano - la concessionaria presenterà al mercato, clienti e centri media, la sua rinnovata proposta, basata sull’anch’essa nuova ricerca effettuata da GfK sul profilo dello spettatore delle sale cinematografiche. Fabrizio Piscopo, a.d. della struttura, ha sottolineato i temi principali dell’offerta cinema di Rai Pubblicità: l’aumento degli schermi dai 425 nel 2016 agli attuali 557, la leadership del circuito per numero e qualità di sale nei centri delle principali città e Rai Pubblicità come unica concessionaria a offrire il cinema nei piani crossmediali di Rai. Il responsabile commerciale e marketing Cinema, Massimiliano Langs, ha approfondito gli aspetti commerciali e illustrato l’indagine di GfK. «Disponiamo di un parco-sale qualitativo in grado di raggiungere 22 milioni di spettatori nell’anno con un’impaginazione pubblicitaria a basso affollamento mirata a massimizzare la visibilità dei messaggi pubblicitari - ha spiegato a DailyMedia -.
Massimiliano LangsIl tutto si traduce in un andamento commerciale positivo, a +12% nel primo trimestre, rispetto al 2016, e che si prospetta buono anche nel periodo primaverile ed estivo, complice l’eccellente qualità della programmazione filmica in arrivo. Inoltre, come emerge dalla rilevazione di GfK, all’elevata numerosità dei frequentatori delle sale del circuito, si aggiungono un interessante profilo e un’alta propensione al consumo, elementi questi che arricchiscono la nostra proposta Cinema all’interno dell’offerta crossmediale di Rai Pubblicità. È un mezzo che, in sostanza, va soprattutto valorizzato presso aziende e centrali, perché dispone di tutti i parametri che rendono gli spettatori un target per loro estremamente interessante e, cioè, attivo e “on demand”, visto che è disposto a spendere per fruirne. La penetrazione presso i giovani è altissima, e una ricerca Anica ha svelato come la metà della loro spesa sia destinata alla visione di un film. E, naturalmente, in tutte le nostre sale - il cui numero è in progressiva crescita - la digitalizzazione permette una segmentazione e geolocalizzazione degli spot. Inoltre, il break di non oltre 8’ prima del film, garantisce anch’esso un’impaginazione qualitativa. Stiamo incrementando inoltre iniziative speciali e attivazioni, in modo da accelerare l’evoluzione degli spettatori in consumatori negli ambienti delle sale». Intanto, sempre Rai Pubblicità, ha chiuso il primo trimestre con un saldo della raccolta al +0,2% e, quindi, in leggera crescita, frutto del +0,5% di gennaio, il +4,5% di febbraio e il -5% di marzo.