ABBONATI

Publicis Media: il ruolo dei contenuti social nel successo della 67ma edizione del Festival di Sanremo

Autore: Redazione


Il Festival di Sanremo ha raggiunto nell’ultima serata, quella dell’11 febbraio, 12 milioni di spettatori ed il 58.4% di share secondo i dati Auditel. Un numero considerevole, degno dell’importanza che questo appuntamento televisivo ha avuto da sempre nel panorama italiano. L’appuntamento ha registrato però una forbice molto ampia: un picco massimo di 15milioni di spettatori alle 22.19 e uno minimo a fine serata di 7 milioni. È quindi calato l’interesse verso il Festival durante il corso della serata? Assolutamente no, è la risposta del Practice Content di Publicis Media Italy. Incrociando le due variabili, audience televisiva e volume di ricerche online (fonte Google Trends), la Practice Content ha verificato come le due variabili avessero una correlazione negativa (-0,86), il che dimostra che l’attenzione verso l’evento si sia spostata online al calare degli ascolti televisivi. Le principali query di ricerca legate al Festival, durante la diretta, sono state per lo più relative ai concorrenti eliminati, classifica e vincitori dell’edizione. È sui motori di ricerca che la domanda degli utenti e l’offerta degli editori si incontrano, all’interno dell’ecosistema digitale il Festival di Sanremo dunque vive la sua seconda vita attraverso i contenuti. Tutto questo ha un effetto diretto sulla fruizione digitale: in uno scenario dove i second screen e gli instant content sono la connessione principale tra tv e digitale anche i contenuti di approfondimento trovano il loro spazio. A tal proposito, nel fine settimana la Practice Content di Publicis Media Italy ha stimato la produzione e la successiva condivisione di oltre 4.500 contenuti relativi al Festival che hanno avuto una media di 281 condivisioni sui social network, per un totale di oltre 1,2 milioni di share. Francesco Gabbani e Fiorella Mannoia, oltre che nella classifica dell’edizione, sono stati assoluti protagonisti anche nel “ranking del content”, in termini di citazioni e di condivisioni. In questo contesto la viralità e la condivisione attraverso i profili privati degli utenti sui canali social sono la linfa per il successo dei contenuti. Facebook è il social network assoluto protagonista registrando il 98% del totale condivisioni, seguito da Twitter con il 2%. è quindi il social network di Zuckerberg la principale piazza virtuale in cui gli utenti hanno conversato ed hanno interagito rispetto all’evento, avvalendosi anche della condivisione dei contenuti editoriali pubblicati. Ma chi sono gli utenti che fruiscono e condividono contenuti di approfondimento proprio quando gli ascolti calano? Che relazione c’è tra il profilo degli spettatori televisivi e degli utenti social? Sono simili, ma diversi. Incrociando i dati Auditel con i dati della API Facebook la Practice ha analizzato come siano prevalentemente le donne, , rispettivamente il 60% dell’audience Tv e il 70% degli utenti attivi sul Facebook, ad essere sia spettatrici dello show televisivo sia utenti attivi sul social network interagendo con i contenuti dell’evento. La vera differenza è in termini di età, si è notato infatti una complementarietà del target: gli ascoltatori televisivi sono maturi e prevalentemente over 45 anni con una share del 74%, gli utenti Facebook più giovani e per il 63% di età compresa tra i 18 ed i 44 anni. Anche i Millennials sono quindi fruitori del Festival di Sanremo, con modalità ma soprattutto tempi differenti:  hanno preferito i contenuti digitali, trovati durante la fase finale del festival e interagito sui social. Si può quindi affermare che l’evento ha avuto due fasi nelle quali il mondo televisivo ed il mondo digitale si sono completate e hanno catturano l’attenzione di tutti. In questo modo sono stati quindi i contenuti a dare una seconda vita, un secondo momento, all’evento. La trasposizione dello spettacolo televisivo nel mondo digitale ha permesso un ciclo di vita maggiore dell’evento. Gli italiani non sono quindi andati a dormire senza scoprire il vincitore!

Tag:

Tv

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy