I bilanci programmatici passeranno dal 17% del totale degli investimenti nel settore dei media digitali dell’anno scorso al 28% quest’anno, la percentuale sale al 31% in Nord America
di Anna Maria Ciardullo
Secondo una ricerca della World Federation of Advertisers - WFA, l’87% delle principali multinazionali prevede di incrementare gli investimenti in pubblicità mobile e il 68% intende accrescere la spesa video, mentre il 77% spenderà di più per i nuovi canali programmatici come “l’advanced TV” e il digital out-of-home.
Nord America in testa
Si è riscontrato che i bilanci programmatici dovrebbero aumentare dell’11%, passando dal 17% del totale degli investimenti nel settore dei media digitali dell’anno scorso al 28% nel 2018. In Nord America, questa spesa arriverà fino al 31%. Lo studio del WFA ha rilevato che il Nord America ha dimostrato il maggior interesse verso il programmatic mentre i mercati meno propensi all’acquisto automatizzato sono l’America Latina e la Cina, con appena il 20% della spesa digitale.
Maggiore fiducia
La ricerca è stata eseguita a novembre e dicembre dello scorso anno in collaborazione con Dataxu. I risultati si basano sulle risposte di 28 aziende, che complessivamente spendono oltre 50 miliardi di dollari in marketing. Nonostante le preoccupazioni sulla sicurezza del marchio, la frode pubblicitaria e così via, affliggano ancora i marketer, lo studio WFA ha rilevato che il 45% degli intervistati ritiene di avere già una relazione pienamente trasparente con i propri partner programmatici.
Trasparenza e conformità
Un altro 41% ha affermato che aumentare la trasparenza con essi è tra le priorità per il 2018. Anche la data trasparency rappresenta una priorità; il 62% degli intervistati ha dichiarato di considerare i “mark-up di segmento” e l’”arbitraggio dei dati” come una delle principali priorità per il 2018 - un aumento massiccio rispetto al 14% del 2017. Nel frattempo, l’imminente arrivo del GDPR ha fatto sì che l’83% degli intervistati considerasse la conformità come un altro importante obiettivo da raggiungere per il 2018 e solo il 10% ha dichiarato di non aver considerato ancora la cosa.
Migliorare l’ecosistema
Nel frattempo, Matt Green, global lead of media and digital marketing del WFA, ha dichiarato: “In termini di relazioni pubbliche, data l’ampiezza della marketing community, è giusto dire che il 2017 non è stato un grande anno per il programmatic. Ma, ora c’è troppo slancio e, nonostante i problemi, i clienti generalmente ne vedono i benefici - i marchi spenderanno una quota crescente dei loro budget pubblicitari digitali in programmatic nel 2018. Ma questo non significa che non possano intervenire per migliorare l’ecosistema in cui operano”.