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Vincenzo Cosenza: «Facebook piattaforma più conveniente per adv. Ma attenzione a TikTok»

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Vincenzo Cosenza


Il marketing director di Buzzoole, oltre che autore e ideatore del blog vincos.it, racconta il suo punto di vista sulla situazione attuale dei social network a DailyNet

Nell’universo dei social network, sempre più utenti aspirano a diventare influencer. Sognano di trasformare la loro passione in un lavoro, e ci provano interpretando le tendenze e conformandosi ad esse, fino ad ottenere following, like o il tipo di approvazione utilizzata nello specifico social in cui sono presenti. C’è chi invece li studia da un altro punto di vista, quello del business, e li interpreta come una leva di marketing a servizio dei brand, analizzando le piattaforme singolarmente ed estrapolandone utenza, abitudini, logiche, ma anche formati pubblicitari e prezzi. Vincenzo Cosenza fa parte del secondo gruppo, anche se tiene un piede anche nel primo. È Marketing director di Buzzoole, piattaforma tecnologica che unisce creatori di contenuti e aziende, ma anche autore e ideatore del blog vincos.it, dove sviscera le tendenze dei social sotto un punto di vista più tecnico. Cosenza è l’interessante profilo di un esperto dall’occhio lungo, e DailyNet lo ha contattato per raccogliere il suo punto di vista sulla situazione attuale dei social network.  Scrive sul blog vincos.it, un progetto interessante legato a social e advertising. Com’è nato? Il progetto del blog è personale e parte da lontano. È online dal 2007, ed è nato come un tentativo di condividere le mie conoscenze sulle materie che mi appassionano, nello specifico su come i social network impattano sui business delle aziende che li utilizzano Qual è la situazione dei social network? Qual è il più efficace a livello pubblicitario? E quale invece il più deludente? Le Stories su Instagram sono ancora poco utilizzate in ottica pubblicitaria, ma è uno dei formato che ottiene le migliori performance. A patto che la creatività sia sviluppata in maniera specifica. Sulla piattaforma sono attivi mensilmente 500 milioni di utenti, sebbene sia considerato ancora come uno strumento nuovo. Messenger è una realtà interessante. A livello pubblicitario però non è ancora così allettante perché il posizionamento è più nascosto. Le inserzioni infatti si presentano nella lista delle ultime conversazioni, tra un contatto e l’altro. Facebook resta la piattaforma più conveniente, soprattutto per la forza del suo targeting. Twitter invece ha perso terreno sull’advertising self service e sul targeting, oltre al fatto che l’utenza è sempre più bassa. Grazie ad alcune partnership sono riusciti ad aumentare il fatturato, ma l’attrattiva verso le PMI rimane bassa. Anche l’utenza fatica a crescere, a causa di una fase di on boarding molto confusa che disperde gli utenti iscritti per curiosità. Intanto emergono social network di nuova generazione, come ad esempio TikTok… I numeri di TikTok non sono ancora enormi, ma per essere un social nascente sono ottimi. Dovrà guardarsi però dalla concorrenza dei colossi, sempre pronti a prendere spunto dalle idee che funzionano, e per farlo dovranno essere capaci di innovare a gran velocità per preservare la propria unicità. In senso pubblicitario, il tentativo della società è convincere i centri media e i brand europei che ci sono opportunità legate a un target preciso e ricercato, i più giovani, e che producono un forte engagement con uno sforzo creativo contenuto. La creazione di challenge, corredate da un hashtag brandizzato, potrebbero essere un esempio di questo concetto. Come si evolve invece il ruolo degli influencer? Una delle caratteristiche degli ultimi anni è la considerazione sempre più alta dei micro-influencer. La loro importanza è corrispondente all’intimità del rapporto che hanno con gli utenti. In Buzzoole abbiamo elaborato un modo per individuarli e per analizzarne la fanbase. Se la celebrity raggiunge un gran numero di utenti, ma tende ad accentrare l’attenzione su di sé, gli influencer più piccoli invece hanno un rapporto più genuino e risultano molto credibili dal loro pubblico di riferimento. Buzzoole inoltre possiede una tecnologia in grado di misurare all’effettivo interazioni e reach reale. Queste metriche sono effettive, al netto dei follower e delle interazioni false. Com’è andato il 2018 di Buzzoole? E su cosa puntate nel 2019? Il 2018 si è concluso con un round di investimenti da circa 8 milioni di euro. Questo ci da i presupposti per ampliare la nostra capacità di offerta. Quest’anno puntiamo sull’espansione della sede di New York, che ha aperto circa 12 mesi fa.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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