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Outbrain a IAB Forum, l’intervento del nuovo country manager Carmelo Noto

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A partire dal prossimo 1 gennaio il manager guiderà la società in Italia. Con tante novità che illustra a DailyNet

Carmelo Noto è il nuovo country manager di Outbrain Italia, con effetto dall’1 gennaio dell’anno prossimo. Noto subentra ad Alberto Mari, che si era occupato della startup della società nel nostro Paese, ormai quasi sei anni fa. DailyNet ha incontrato Carmelo Noto ieri allo IAB Forum.

Qual è l’andamento attuale di Outbrain?

Dopo un 2016 a +76%, anche quest’anno chiuderemo molto bene, a quota +70%. Gli obiettivi per il 2018 sono molto ambiziosi e parlano di una crescita simile a quella degli ultimi due anni. Anche il team si è arricchito di nuove figure, due inserite nell’area sales, e una che opera in qualità di account manager. In generale, comunque, siamo molto soddisfatti.

Qual è la dimensione attuale di Outbrain?

Abbiamo una reach dell’80% sul mercato italiano, in altre parole circa due utenti su tre interagiscono con le nostre raccomandazioni. E collaboriamo, per scelta strategica, soltanto con i publisher premium, per esempio Mondadori, RCS e Sky. Su scala globale abbiamo un posizionamento altrettanto forte: siamo attivi in 15 Paesi e abbiamo un’audience di 1 miliardo di utenti unici mensili per circa 275 miliardi di raccomandazioni, di cui un centinaio riguardano proprio l’Europa.

È corretto dire che Outbrain agisce nel native advertising?

Solo parzialmente. In realtà, native è una definizione molto ampia, noi facciamo discovery, un’attività con cui aiutiamo gli utenti a scoprire contenuti d’interesse, siano essi organici o pay.

Quali sono le ultime novità nell’offerta?

Abbiamo lanciato un tool di lookalike, unici nel nostro segmento, e ci stiamo rafforzando sul programmatic, anche grazie alla recente acquisizione della DSP Zemanta. In particolare, quest’ultima ci consente di acquisire traffico e accedere ad altri network come Triple Lift o Sharethrough, aumentando la capacità di erogazione. In ambito strategico puntiamo molto sull’elemento tecnologico, con l’obiettivo di dare un valore aggiunto a brand e agenzie. Come modello di business, invece, operiamo solo su CPC e quindi ripartiamo le entrate con gli editori. In sintesi revenue e traffico sono i due asset su cui continuiamo a lavorare.

Da poco avete lanciato anche Affinity Index...

Vero. Affinity Index è legato alla nostra capacità di costruire un’accurata mappa degli interessi dell’utente e permette di creare una correlazione fra interessi differenti, ma dello stesso utente. È già un’opportunità disponibile in Italia e ci permette di sgangiarci ulteriormente da modalità di planning per siti. Affinity Index nasce dall’idea che i target abbiano molteplici interessi. Un esempio: un It Manager che naviga su Giallo Zafferano alla ricerca di una ricetta. Senz’altro si tratta di una persona di valore, anche in un contesto apparentemente lontano dal suo profilo più tipico.

Avete in serbo altro?

Sì, nel 2018 il mio obiettivo è portare anche in Italia Outbrain Academy, già attiva negli Stati Uniti e poi in, Israele, Francia, Spagna e Australia. L’Academy consiste nell’offrire la possibilità alle persone del settore, ovvero agenzie e aziende, di apprendere più in profondità l’uso della nostra piattaforma e offrire loro una certificazione. Vogliamo fornire a questi soggetti gli strumenti più adeguati, perché Outbrain è una parte sempre più fondamentale del mondo della comunicazione.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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