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Ottimi risultati per la campagna BOT di AdGlow per Armani

Autore: Redazione


L’iniziativa era volta a sostenere la terza edizione di Films of City Frames, promossa dal marchio a livello mondiale

La terza edizione di Films of City Frames, l’iniziativa globale promossa da Giorgio Armani e dedicata ai filmmaker di talento, si è svolta all’insegna del tech, anche grazie alla collaborazione con Adglow, leader internazionale specializzato nel social advertising. Il format quest’anno è stato ospitato all’interno del South by Southwest Conference & Festival di Austin (Texas), un evento innovativo per il settore dell’intrattenimento che attrae e coinvolge un target giovane di persone interessate al digital e alle nuove tecnologie. Chatbot: marketing evoluto Adglow Italia, marketing partner di Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest e Snapchat, sempre all’avanguardia sulle nuove opportunità di social advertising, ha realizzato una delle prime campagne Facebook Bot per il settore Fashion & Luxury. Maurizio Boneschi, sales director dell’azienda nel nostro Paese ha commentato: “I chatbot permettono di sviluppare un’attività di marketing davvero evoluta, in grado di ingaggiare le persone in un contesto che offre interessanti opportunità di stabilire un dialogo diretto su pubblici molto profilati”. La campagna Al fine di raggiungere questo target, Giorgio Armani ha pensato di sfruttare i chatbot di Facebook Messenger la cui promozione è stata affidata a una campagna internazionale su Facebook realizzata da Adglow Italia. Il principale obiettivo della campagna era trasferire il valore di un’iniziativa così prestigiosa, organizzata in collaborazione con Luxottica e Rai Cinema, a un nuovo pubblico di appassionati di contenuti multimediali di intrattenimento. Il primo passo è stato far crescere l’awareness di Films of City Frames, per stimolare il maggior numero di persone a recarsi all’evento, visitare lo spazio espositivo di Giorgio Armani e, nello stesso tempo, installare il chatbot. Gli utenti tramite il tool potevano dialogare direttamente con il brand ed essere coinvolti in molteplici attività di comunicazione. La campagna ha prodotto ottimi risultati: solo negli Stati Uniti sono stati raggiunti quasi 5 milioni di utenti con oltre 75 mila click al chatbot di Giorgio Armani, generando 8 mila nuovi messaggi e rispettivamente 11 mila risposte. Dal chatbot all’ecommerce Se da una parte la speciale installazione creata da Giorgio Armani nel centro di Austin ha ospitato la proiezione in anteprima dei corti Films of City Frames, dall’altra il chatbot interattivo ha permesso non solo ai visitatori del Dome, ma anche a tutti gli appassionati in remoto, di esplorare i contenuti in tempo reale e di partecipare al contest. Numerosi gli utenti che hanno tentato di aggiudicarsi i premi in palio (il biglietto per l’evento e un paio di occhiali da sole Giorgio Armani) prima attraverso un quiz online sui corti proiettati e poi con un selfie da scattare in loco. L’interfaccia digitale ha inoltre consentito agli appassionati di vivere la Dome Experience e, ovunque nel mondo, di scoprire i protagonisti dell’evento: i team che hanno creato i corti (gli allievi di prestigiose scuole internazionali di cinema che hanno raccontato momenti di vita e passioni universali prendendo spunto dagli occhiali della collezione Frames of Life), i film maker che li hanno diretti e gli occhiali stessi, al centro delle storie e indossati dai personaggi dei corti. Dal chatbot è stato anche possibile accedere al sito Giorgio Armani, per ammirare le silhouettes della collezione Frames of Life e, volendo, acquistare il prodotto. Dialogo personalizzato con un nuovo target Grazie all’idea di utilizzare il chatbot la maison di moda “ha voluto realizzare qualcosa di innovativo ed evoluto - spiega Boneschi - proprio perché si rivolgeva a target differenti da quelli solitamente coinvolti nelle campagne di comunicazione. Si tratta, infatti, di persone che frequentano il mondo del cinema e dell’intrattenimento appassionate di tecnologia, target che possono risultare molto interessanti per iniziative culturali caratterizzate dallo stile unico di un così importante brand del Fashion & Luxury”. “I chatbot sono software che consentono ai brand un dialogo diretto e personalizzato con l’utente, tramite una serie di risposte programmate rispetto a un set up di domande rivolte all’agent questo offre ai brand l’opportunità di realizzare attività di marketing one to one immediate e molto efficaci. Tutto ciò all’interno di un contesto molto favorevole all’engagement come Facebook Messenger, piattaforma utilizzata ogni mese da un miliardo di persone abituate a scambiarsi i messaggi. La natura innovativa dell’iniziativa - conclude Boneschi – unita alla qualità dei contenuti e alle soluzioni tecnologiche evolute di interazione con gli utenti sono stati gli ingredienti del grande successo di questo progetto di Giorgio Armani”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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