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Ogury: Ryanair, Airbnb, BlaBlacar protagonisti delle vacanze degli italiani

Autore: Redazione


A confermarlo è un’indagine sulle abitudini di navigazione di oltre 200 mila utenti del nostro Paese realizzata con l’obiettivo di scoprire quali sono le app e i siti che spopolano tra i “bookers

Una ricerca presentata al Mobile Word Congress 2017 ha mostrato un significativo incremento nella percentuale di italiani che utilizzano il proprio device mobile per organizzare le vacanze (26%). Un dato che pone l’Italia in cima alla classifica per utilizzo di mobile in questo settore e che mostra quanto sia importante per i player di questo mercato dominare questo campo. Ogury - piattaforma di mobile data - ha analizzato le abitudini di navigazione di oltre 200 mila utenti italiani per scoprire quali sono le app e i siti che spopolano tra i “bookers” di viaggi da mobile. Un podio traballante Per la stagione estiva del 2017 la compagnia aerea low cost Ryanair ha dominato la classifica dei siti e delle app del settore airlines più visitati dagli utenti mobile, portando a sé più del 56% degli utenti analizzati e sbaragliando il concorrente britannico Easyjet che si porta a casa una percentuale di utenti del 22,8%. Un grande atto di fiducia quello degli italiani nei confronti della compagnia aerea low cost irlandese, fiducia che ora sembra essere messa in pericolo dai recenti fatti che ne hanno sconvolto i piani di volo e che costringeranno la compagnia a lasciare coi piedi per terra circa 400 mila passeggeri. Aumenta ora la possibilità che tutti questi passeggeri, mobile alla mano, corrano subito sulla piattaforma avversaria. Dall’analisi di Ogury emerge anche una nota di patriottismo: al secondo posto tra siti e app del settore airlines con maggior numero di utenti unici, infatti, si trova Alitalia. Un buon segnale per la compagnia di bandiera, recentemente sopravvissuta a una crisi finanziaria. Questa casa non è un albergo Gli italiani sono fra i più attivi utilizzatori di Airbnb, piattaforma che, come recita l’homepage, permette di affittare alloggi unici in 190 Paesi. Ma cosa dicono i dati sull’effettivo utilizzo di questa piattaforma, da molto tempo al centro di accese controversie per i problemi che solleva in tema di tassazione? Nell’estate 2017 AirBnB si accaparra “appena” il 19,1% dei navigatori per il settore Hotels e Accomodation. Una percentuale relativamente bassa, soprattutto se paragonata alla major che occupa il primo posto del settore: Booking, la cui percentuale di visitatori unici è di poco meno del 90%. Sembra dunque che gli italiani che programmano viaggi da mobile preferiscano affidarsi al fiore all’occhiello del colosso Priceline, che ormai da alcuni anni si annovera tra gli “Over the top” del mondo online, cioè i giganti di internet. Car sharing? La sharing economy, vale a dire l’economia della condivisione, è un modello di business in forte espansione che coinvolge tutti gli ambiti, anche quello del trasporto. Ne è un esempio BlaBla Car, piattaforma per la condivisione di viaggi in auto che conta oltre 35milioni di utenti. Una realtà apparsa ed esplosa in poco tempo anche in Italia, che nell’estate 2017 ha attirato oltre il 30% di utenti che cercavano trasporti in automobile. Una percentuale notevole, ma che non riesce a scalzare dal primo posto Rentalcars, una piattaforma di confronto tariffe tra varie realtà “tradizionali” di noleggio che ha una percentuale di visitatori unici su sito e app di più del 62%. Sembra che gli italiani abbiano ancora in mente le raccomandazioni di “non accettare passaggi dagli sconosciuti”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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