Si delinea il team manageriale della struttura del publisher, con a capo Simona Zanette, che si arricchisce delle squadre dedicate a elle.it, marieclaire.it, cosmo.it, gioia.it elledecor.it
Si chiama Hearst Digital e si propone di essere il fiore all’occhiello della digitalizzazione del mondo editoriale. Sono le premesse con cui Hearst sintetizza in un’unica struttura la propria esperienza nel digital content che ha portato il gruppo a costruire una leadership nell’offerta editoriale in rete. Hearst Digital segue il modello già adottato negli Stati Uniti e raccoglie in una società indipendente tutte le strutture che realizzano contenuti digitali al fine di aumentare la velocità di evoluzione e adattamento ai mutamenti nella fruizione dei media della società contemporanea e rafforzare la capacità di attrarre e sviluppare talenti ed eccellenze nell’area del digital content.
Le ultime evoluzioni di Hearst Digital
La società, di cui Giacomo Moletto è amministratore delegato, è stata fondata nel 2014 a Chiasso (CH) per offrire produzioni digitali in formula white label per i clienti partner, italiani e internazionali, comprese le produzioni a supporto delle iniziative speciali di Hearst Italia, e si è progressivamente rafforzata con una struttura analytics, seo e content ignition. Da inizio 2017 si arricchisce anche dei content team digitali dedicati a elle.it, marieclaire.it, cosmo.it, gioia.it, elledecor.it così da favorire la fertilizzazione delle competenze e dei talenti digitali in una struttura focalizzata al 100% sullo sviluppo del business.
Le responsabilità manageriali
È guidata da Simona Zanette, Business Unit Digital Director, forte di una considerevole esperienza nello sviluppo digitale. I content team, ciascuno guidato da un digital content editor and coordinator, ricevono le linee guide editoriali dai direttori di testata e obiettivi e agenda digitale da Francesco Magnocavallo, digital editorial director, già founder e direttore editoriale di Blogo. Sempre nell’ambito delle attività digitali di Hearst, Luca Lanzoni, fino a gennaio responsabile di elle.it, è stato nominato digital fashion director, ruolo che gli consentirà di interagire con tutti i siti del gruppo e di rispondere in modo sinergico a stimoli ed esigenze dei brand partner.
Biagio Stasi, chief digital officer del gruppo“È la naturale evoluzione di un gruppo editoriale votato da sempre alla produzione di contenuti di qualità, una filosofia che abbiamo applicato al digitale - spiega Biagio Stasi, chief digital officer del gruppo - con massima attenzione ai contenuti e sensibilità, coerenza, e cura nella comunicazione pubblicitaria con l’offerta di prodotti che si integrano nella narrazione. L’aver concentrato in un’azienda indipendente tutte queste attività, in fortissima crescita, ci consente di aggiungere ulteriore attenzione e investimenti allo sviluppo del business. Oltre ad accrescere in modo sinergico le nostre competenze sulla realizzazione di contenuto multimediale, editoriale o pubblicitario che sia. Le proposizioni native sono ormai una parte indispensabile - ed è evidente che il contenuto (editoriale/branded o social, testo/foto o video) è una parte integrante dell’offerta per il lettore contemporaneo. Un prodotto privo di contenuto è ormai per alcune generazioni anacronistico, per altre addirittura inesistente”.