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Nielsen, gennaio investimenti a +2,5%. Stima web a +3,5%

Autore: S Antonini


Crescono tv, quotidiani, internet, outdoor e out of home. Andamento negativo per periodici, radio, cinema e direct mail

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel mese di gennaio chiude a +2,5% rispetto allo stesso mese del 2015, pari a circa 10,6 milioni di euro in più. Considerando anche la porzione di web attualmente stimata da Nielsen, l’incremento si attesterebbe intorno al +3,5%. “Dopo la buona performance dell’autunno - spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Service Business Director dell’Istituto - il mercato italiano dell’advertising parte quindi bene nel 2016. Seppur contenuta, la crescita tiene nel primo mese dell’anno, mostrando segnali di conferma per il primo trimestre, con un trend positivo che va consolidandosi anche sul medio periodo”. Relativamente ai singoli mezzi, la tv chiude il mese con una crescita del 4,7%, favorendo una ripresa che dovrebbe confermarsi anche per febbraio. Secondo quanto risulta a DailyMedia, con la chiusura del mese di gennaio 2016 sono state inserite in banca dati le Iniziative speciali delle emittenti digitali retroattivamente da gennaio 2015. Buona anche la partenza dei quotidiani, che iniziano l’anno a +2,2%; continua, invece, l’andamento negativo dei periodici, che chiudono gennaio a -14,1%. Gli investimenti sul mezzo radio subiscono un decremento del 3,4% rispetto a gennaio 2015. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, è stabile a +0,2%. Sulla base delle stime desk di Nielsen sul digitale in generale, il web chiude il mese in terreno positivo, intorno al +6%. Secondo quanto risulta sempre a DailyMedia, sempre a partire da gennaio 2016 inoltre è stata inserita la nuova tipologia di comunicazione Native Advertising, i cui relativi dati, su base trimestrale, saranno analizzabili separatamente a partire dagli aggiornamenti che verranno resi pubblici quindi, prevedibilmente, in aprile. Tali campagne erano prima dichiarate nella voce “Altre Tipologie”. Ancora in trend negativo il cinema (-8%) e il direct mail (-3,7%). In crescita l’outdoor (+31,5%), mentre risulta stabile invece il transit (-0,1%). Quanto all’Out Of Home Tv, sempre secondo quanto risulta al nostro giornale, a partire da gennaio è stato aggiunto a questo media type il nuovo media group Autobus. Con la prossima chiusura di febbraio verranno inseriti i dati sull’anno scorso retroattivamente a partire da gennaio 2015. Questo mese il confronto non è perciò omogeneo. Inoltre, a partire da gennaio 2016, alcune campagne prima classificate nel media group Rail all’interno dell’OOH Tv, sono state inserite nel media type Transit. Questo comporta un incremento del bacino del media Transit (anche se in calo dello 0,1% a gennaio).

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Tra i settori, tornano a crescere Tlc e Finanza

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 16 in crescita, con un apporto di circa 29 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato, si registrano andamenti differenti. Tornano a crescere i principali settori: Telecomunicazioni (+19,8, circa 5 milioni di euro) e Finanza (+12,1, circa 2 milioni di euro), così come continua l’incremento della Distribuzione (+24,3, pari a 5 milioni di euro) e di Media/Editoria (+10%, circa 2,5 milioni di euro). A questi settori in positivo, si contrappone un calo dell’Automotive (-8,7%, circa 5 milioni di euro). Anche Toiletries (+15,6%) e Tempo libero (+25,7%) contribuiscono alla buona performance di gennaio. “Un’eventuale conferma in positivo del primo trimestre - continua Dal Sasso - è in linea con quanto ci deriva dagli indicatori macroeconomici, basti pensare alla produzione industriale che, a gennaio, è cresciuta del 3,9%. Siamo tutti in attesa di capire come le misure espansive annunciate la scorsa settimana dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, possano influire come spinta all’economia e alle imprese in particolare. Anche se gli economisti affermano che i primi effetti li potremo vedere a partire dal terzo trimestre in avanti, è indubbio che un maggiore accesso al credito da parte delle imprese potrebbe liberare risorse per il mondo della comunicazione, anche alla luce del fatto che per la prima volta alcune misure riguardano i bond delle aziende ad alto rating”.

Focus TV: mese di gennaio positivo per gli investimenti in crescita del 4,7%

 Il 2016 inizia bene per la televisione sul fronte degli investimenti pubblicitari, positivi nel mese di gennaio 2016 del 4,7%, rispetto allo stesso Schermata 2016-03-15 alle 12.22.20mese dell’anno prima. Complessivamente, la spesa sul mezzo è stata di 284.762.000 di euro, contro i 271.851.000 del gennaio 2015. Il dato include, a lato della tabellare, dei ricavi generati dalle emittenti digitali con iniziative speciali, a partire dal gennaio 2015. La Rai registra una crescita del 3,5% con un fatturato di circa 54,6 milioni di euro contro i 52,7 del 2015. Mediaset a quota 169 milioni circa cresce del 2,8% rispetto ai 164,3 milioni del gennaio 2015. Sky mette a segno un incremento del 12,5% con oltre 32,4 milioni rispetto agli oltre 28,8 dell’anno scorso. Discovery conferma andamenti positivi vicini al 20% con una raccolta di quasi 17 milioni di euro, mentre nel gennaio 2015 il fatturato adv si è attestato a poco più di 14 milioni. La7 torna in territorio positivo, con una raccolta pari a circa 12 milioni di euro, lo 0,4% in più rispetto agli 11,9 milioni di euro del 2015. Il risultato di La7 tiene conto dei ricavi pubblicitari della tv tematica La7d a partire dall’inizio del 2014.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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