Nel quinto atto della rubrica We Believe in Native Art Attack native adv inquadra un settore in esplosione
Native Advertising Italia: a che punto siamo?
Articolo a cura di Pasquale Borriello, Account Director @ ARTATTACK native adv - netnoc
Il Native Advertising sembra essersi affermato ormai anche in Italia. A ben guardare, sono anni che facciamo native senza accorgercene. Ora, in più, abbiamo una maggiore familiarità con i formati e un mercato frizzante e in crescita.
Quanto vale in Italia il Native Advertising?
Secondo i dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, nel 2015 l’internet advertising vale in Italia 2,15 milardi di euro ed è il secondo mezzo, con il 29% del totale, dopo la TV - che raccoglie il 49% degli investimenti. Per la prima volta è stato stimato dall’Osservatorio il valore del Native Advertising che è circa l’1% del totale, se consideriamo soltanto i recommendation widget e le unità in-feed. Ma a ben guardare, se applichiamo la definizione di Native di IAB US, recepita da IAB Italia, il native vale in realtà già oggi il 56% del mercato. Possiamo infatti considerare native anche i classified, tutto il search, i post sponsorizzati sui social e i contenuti sponsorizzati degli editori.
L’attenzione al Native adv è in crescita
Questi dati stanno a significare anche che in realtà il Native Advertising lo facciamo da anni: Facebook e Google hanno incentrato il loro business su formati "native" per definizione. E l’attenzione a questo tema del settore è in costante crescita. L’anno scorso proprio un evento focalizzato sul native ha aperto la stagione degli IAB Seminar. Durante quell’occasione è stato presentato un playbook IAB Italia molto ben fatto. Da pochissimo è poi arrivato in Italia Sharethrough. Da noi è ancor poco conosciuto, ma negli Stati Uniti è considerata la piattaforma di riferimento per tutto il native advertising al di fuori di Facebook, Google e gli altri colossi della Silicon Valley. Di recente è uscito il primo libro sul tema in Italia, scritto da Claudio Vaccaro ed edito da Hoepli. E c’è da scommettere che il prossimo IAB Forum di novembre dedicherà maggiore attenzione all’argomento. Insomma il Native in Italia è più vivo che mai.