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AdColony: il Wi-FI supera le telco nell’erogazione pubblicitaria

Autore: Redazione


Mobile Survey Usage è l’ultima ricerca di AdColony, brand distribuito in esclusiva in Italia da Moving Up, in cui si disegnano i trend che animeranno il settore quest’anno

Si chiama Mobile Survey Usage ed è l’ultima ricerca sullo stato di salute e i trend della spesa pubblicitaria 2018 via dispositivi mobili realizzata da AdColony, la piattaforma statunitense di mobile advertising distribuita in esclusiva sul mercato italiano dal digital hub specializzato in processi di trasformazione digitale Moving Up. I dati che emergono dall’analisi condotta rilevano una tendenza a crescere nel ricorso dei telefoni cellulari da parte degli utenti statunitensi nel corso della giornata, pari all’82% contro un 18% di fruizione tramite tablet, con una preminenza di accesso e consultazione dunque di informazioni e contenuti anche pubblicitari in mobilità sebbene su schermi di misura ridotta rispetto a quelli di tablet e pc.
In Italia
Guardando ai consumatori italiani, questa tendenza è confermata e supportata anche da un’altra analisi secondo la quale sono l’89% gli italiani che accedono a Internet tramite dispositivi mobili, contro l’85% che accede da desktop e il 40% da tablet (fonte: Italy Market Report, Global Web Index 2017). Le fasce di età che maggiormente ricorrono agli smartphones, identificandoli quale dispositivo di riferimento per la ricerca e l’accesso alle informazioni, sono quelle dai 16 ai 24 anni (per il 71%) e dai 25 ai 34 (per il 62%), con le fasce di età più alte a decrescere proporzionalmente di un 10% con l’aumentare di ogni decade.
Samsung vs. Apple
Oltre oceano, come mostra l’infografica di AdColony, Apple è ancora in testa alla monetizzazione mobile (33%), seguita da vicino da Samsung (29%), mentre in Italia nel 2017 i dispositivi di casa Samsung risultavano preferiti a quelli Apple (41% vs 19%) presso i consumatori finali. Un dato questo che segnala agli inserzionisti l’importanza di garantire una copertura relativamente ampia del sistema operativo e della piattaforma per raggiungere una vasta gamma di consumatori. Negli ultimi anni, l'industria ha anche notato un aumento dell'uso del telefono cellulare durante le ore serali, allontanandosi dal consumo dei media tradizionali come la TV. E sebbene la televisione rimanga un mezzo di comunicazione dominante in molte famiglie, la gente sta ora prestando attenzione ai piccoli schermi durante le ore della prima serata. Un dato ulteriore, altrettanto interessante, riguarda la fonte principale di dati con il WiFi a porsi quale loro principale sorgente, con il 69% delle richieste pubblicitarie, rispetto al 23% di provenienza da dati mobile.
 Le previsioni per il futuro
Un nuovo anno significa nuove opportunità di crescita e nuove tendenze da tenere d'occhio. Quest’anno si prevede che il mobile cuberà 93,25 miliardi di dollari di spesa pubblicitaria, rendendolo di gran lunga la piattaforma leader per gli inserzionisti americani. Questo secondo l'ultima edizione di eMarketer dell'annuale Mobile Trends Report per il 2019 secondo la quale altri aspetti detteranno un cambiamento significativo, per gli inserzionisti tanto quanto per gli utenti finali.
Automazione
Il primo aspetto è l'automazione, che sarà al centro di tutto a partire dal programmatic. Entro 5 anni da oggi, se non si sta comprando il 100% dei media digitali programmaticamente è meglio cambiare lavoro, secondo Paul Fields, Senior Manager of Strategic Partnerships di AdColony. E questo vale non soltanto per i media digitali in cui il programmatic ha già preso il sopravvento ma, nel prossimo futuro, anche in canali quali OTT, streaming TV e radio digitali tra gli altri. Per dare un’idea di questo trend, la TV in programmatic rappresenta ora solo il 3% della spesa pubblicitaria televisiva, ma eMarketer prevede che gli inserzionisti statunitensi acquisteranno 3,8 miliardi di dollari in annunci televisivi programmatici nel 2019, con un aumento del 236% rispetto all'anno scorso. Al di là di questo rapido aumento della TV programmatica, l'automazione sarà nel DNA di tutte le altre tendenze ad-tech, che non vogliono rischiare di restare indietro sui tempi.
Shopping mobile
Il secondo aspetto da tenere in considerazione in particolare per il comparto mobile, è che nel 2019 gli acquirenti continueranno a volere esperire l'immediatezza dello shopping mobile e un'esperienza mobile senza soluzione di continuità. Come risultato - precisano in AdColony - i media partner hanno iniziato a introdurre modi per ottimizzare la tecnologia mobile-first per portare le funzionalità proprie di una app o di un sito mobile di un brand all’interno della creatività stessa (per esempio, la funzionalità di aggiunta al carrello direttamente dall'annuncio senza dover lasciare l'app in cui si sta navigando).

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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