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Il mobile fa volare Facebook, nel Q1 2016 battute le attese

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La pubblicità mobile all'82% di 5,2 miliardi grazie a un'impennata del 73%. Cresce l'utenza, ricavi a +52%

Anche in un periodo di turbolenza finanziaria che non ha risparmiato il settore hi tech, Facebook archivia a pieni voti la prova trimestrale superando facilmente le attese degli analisti. Nel Q1 del 2016, infatti, il social ha generato ricavi per 5,38 miliardi di dollari con un utile netto di 0,77 dollari per azione, ben al di sopra di quanto preventivato. Nell’after hour il titolo è arrivato a guadagnare fino al 9%, a 117,5 dollari. Il motore di questo primo tratto dell’anno è stato soprattutto il mobile advertising, ormai all’82% di una raccolta pubblicitaria complessiva di 5,2 miliardi. Anche lo sviluppo della suite di applicazioni dell’universo Facebook, e i relativi orizzonti di monetizzazione, hanno dato una spinta importante e la daranno soprattutto in ottica futura. 13096273_10102803309152781_5870471361243906154_n Facebook ha anche proposto una nuova classe di azioni senza diritto di voto, che in sostanza garantisca a Zuckerberg il controllo della società. Grazie a questa operazione finanziaria Zuckerberg potrà usare denaro per sostenere i suoi progetti filantropici, creando due classi di azioni esattamente come ha fatto Google nel 2014. Su Facebook Zuckerberg ha scritto: “Negli ultimi mesi abbiamo lanciato Reactions, avviato il roll out di Live Video, trasformato Messenger in una piattaforma, commercializzato Oculus Rift e ora abbiamo 25 milioni di persone connesse (attraverso il progetto Internet.org, ndr)”.  

Fari puntati sull’advertising: 5,2 miliardi, con l’82% da mobile

Facebook non è solo Facebook, ma un ecosistema che al suo interno integra WhatsApp, l’app attualmente più usata in Italia, Instagram e Messenger. Ed è da poco che il colosso americano ha cominciato a monetizzare Instagram mentre per Messenger i test pubblicitari sono alle battute finali. La voce “Advertising” è stata determinante per sostenere la performance di Facebook nel corso del primo trimestre: le revenue sono state di 5,2 miliardi, con un contributo dell’82% da parte del mobile (grazie a un’impennata del 73%). Un segno inesorabile che su questo segmento di comunicazione la leadership è ormai ben definita. Sempre per eMarketer, quest’anno le entrate pubblicitarie di Facebook dovrebbero volare a 22,32 miliardi di dollari, sul traino di Instagram, dei nuovi formati e del video.  

La strategia pubblicitaria, prezzi in aumento e focus sul video

Sheryl Sandberg Sheryl Sandberg Facebook ha detto che il prezzo medio di un’unità pubblicitaria è incrementato del 5%, a causa di una richiesta maggiore di spazi. La company Kenshoo sostiene che il cpm per pubblicizzarsi su mobile nel primo quarter sia stato di 4,39 dollari, più del doppio dello stesso parametro desktop, fermo a 2,17 dollari. Insomma Facebook non ha problemi a monetizzare il mobile. Il risultato è il frutto di una strategia votata all’innovazione, con nuovi formati e prodotti dinamici, oltre all’importante contributo di Instagram, che secondo eMarketer chiuderà l’anno con ricavi a più di 1,5 miliardi. L'azienda sta erogando un numero maggiore di annunci, ha spigato il cfo David Wehner, grazie agli strumenti di targettizzazione che consentono di proporre pubblicità non intrusiva. Anche il video è sempre più centrale, con l’introduzione della funzione Live, che potrebbe presto vedere supporto pubblicitario. Nel primo trimestre il cpm video è stato di circa 4 dollari, in salita sui 3,44 dell’anno scorso e comunque superiore alla media di Facebook, pari a 3,14, sostiene ancora Kenshoo. Il coo Sheryl Sandberg ha detto nella conference call che “Le aziende non ci stanno chiedendo più se pubblicizzarsi su mobile, ma come farlo. Questo è uno shift che pensiamo di aver anticipato”.

Facebook: la “nazione” più grande del pianeta è mobile

A differenza di altri, Facebook continua ad attrarre nuovi iscritti. A marzo  gli utenti medi attivi su base giornaliera sono stati 1,09 miliardi, a +16. Ma soprattutto, chi accede da mobile è la gran parte della sua popolazione: ben 989 milioni di persone, di cui 894 lo fa solo da questi dispositivi. screen-shot-2016-04-27-at-1-13-46-pmPassando a livello mensile, gli utenti medi sono stati 1,65 miliardi, di cui 1,51 hanno navigato sulla piattaforma tramite smartphone o tablet. I tempi duri su questo fronte non dovrebbero arrivare molto presto: è vero, secondo eMarketer la crescita degli iscritti a Facebook dall’anno prossima si ridurrà a una sola cifra, ma il segno “+” è previsto fino al termine del forecast, vale a dire il 2020. Questi dati fanno di Facebook la “nazione”, più grande al mondo. La Cina, infatti, con poco meno di 1,4 miliardi di abitanti risulta essere seconda, con l’India a completare il podio. Rimanendo in terra asiatica, è proprio da qui che proviene il 66% dei log-in mensili su Facebook. Eppure l’APAC vale solo il 24% delle revenue, con il Nord America e l’Europa a spartirsi il grosso della fetta, forti di tassi di raccolta molto più elevati per singolo utente.  

Average Revenue User in crescita a 3,32 dollari

Una metrica fondamentale per capire la bontà, e soprattutto la scalabilità del business di Facebook, è l’Average Revenue per User, un valore in crescita rispetto a un anno fa ma in calo sul quarter precedente a causa di fattori stagionali. A livello mondiale Facebook ha fatturato 3,32 dollari per utente sui 2,50 di un anno prima, che diventano 12,43 in Nord America e 3,98 in Europa.screen-shot-2016-04-27-at-1-22-37-pm

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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