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In News We Trust: secondo Teads, i consumatori credono nella qualità editoriale

Autore: Redazione


Lo studio, condotto a livello globale dalla società, prende in esame le differenze di percezione tra i contesti editoriali premium e i social. In Italia è elevate la quota di chi fruisce notizie via mobile, superiore a Uk e Usa

Teads ha rilasciato ieri il nuovo studio condotto a livello globale, “In News We Trust”. Che ha coinvolto oltre 16,000 consumatori in 8 paesi per scoprire gli atteggiamenti e le tendenze sul consumo di notizie e di pubblicità, in relazione al fenomeno “fake news”. In particolare, le “fake news” hanno reso il 75% dei consumatori intervistati più propenso a cercare notizie da fonti di alta qualità e più affidabili. La qualità, inoltre, è un fattore cruciale per quanto riguarda la pubblicità: oltre il 45% dei rispondenti ha citato la qualità come il fattore principale che impatta sul ricordo degli annunci pubblicitari. Molti degli editori partner di Teads hanno prestato il proprio sostegno alla ricerca, tra questi ci sono Slate, Flipboard, ESI, Trinity Mirror, Libération, L’Express, SpeeD, Piemme, Clarin, Der Tagesspiegel, Ströer, Excelsior (Grupo Imagen), El País, El Mundo, ABC e El Periódico, che credono fermamente nell’importanza di offrire notizie di qualità e affidabili ai lettori e di creare ambienti premium per gli advertiser.

Italia: le news passano dal mobile

Le news continuano a svolgere un ruolo fondamentale nelle vite dei consumatori: la maggior parte degli intervistati, infatti, legge notizie da una a cinque volte al giorno, utilizzando soprattutto le fonti online e la tv per ricevere le informazioni che desidera. Il consumo di notizie avviene su tutti i dispositivi. Il 59% dei consumatori in Italia è propenso a leggere le news sul proprio telefono cellulare rispetto al 55% dei consumatori in Usa e al 51% in UK. I social media sono considerati la tipologia di media meno affidabile per consumare notizie e pubblicità/contenuti dei brand; solo l’11% dei consumatori, infatti, si fida delle pubblicità/contenuti dei brand su questo canale. In tutto il mondo, i consumatori associano ai social media le parole “sensazionalizzato” (28%) e “fake” (26%), mentre associano ai publisher online le parole “conoscenza” (35%) e “accuratezza” (22%).

Tv: la pubblcità si nota di più

Quando è stato chiesto fino a che punto i consumatori prestano attenzione alle notizie attraverso diversi mezzi, i publisher online e la tv sono emersi come i più forti, con il 59% degli intervistati che presta attenzione alle notizie in rete e il 51% alle notizie sul piccolo schermo. I consumatori si focalizzano su qualcosa di più delle semplici notizie, il 40% degli intervistati nota gli annunci pubblicitari visti in tv, rispetto al 24% per la stampa e al 29% per gli online. A livello globale, i consumatori ricordano e si fidano della pubblicità in TV più di qualsiasi altro mezzo. Tuttavia, guardando al pubblico giovanile (dai 16 ai 24 anni), il canale online è emerso come il mezzo di cui più si fida e dove ricorda maggiormente la pubblicità.

L’importanza della qualità

“Sin dalla nascita della società, Teads è orgogliosa di lavorare con i principali editori premium in tutto il mondo. Comprendiamo il valore dei contenuti di qualità e sappiamo bene in prima persona che, per gli advertiser, questo sia il modo migliore per raggiungere le audience altamente coinvolte e interessate - ha dichiarato Eric Shih, Global SVP Business Development di Teads -. Vista l’attuale situazione geopolitica, i brand possono avere il timore di essere accostati a contenuti news, ma  siamo molto contenti che questo studio abbia dimostrato il contrario, ovvero che sarebbe un errore”.

Ricerca incoraggiante per gli editori

“Per ogni editore oggi, il fenomeno ‘fake news’ è assolutamente un argomento caldo e consolida la nostra missione di continuare a portare ai lettori notizie affidabili e di qualità - ha dichiarato Fabrizio Tomei, Director Business Unit Digital di SpeeD (Società Pubblicità Editoriale e Digitale), sales house di Monrif Group -. È incoraggiante vedere la maggioranza dei consumatori associare i contenuti news con parole come conoscenza, fiducia e accuratezza”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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