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Gruppo Sole 24 Ore: c’è soddisfazione per la ricapitalizzazione, ma l’indebitamento peggiora. Ridisegnato il modello organizzativo

Autore: V Parazzoli


L’amministratore delegato Franco Moscetti sottolinea l’adesione anche di piccoli azionisti all’aumento, mentre la posizione finanziaria netta sale a 66,7 milioni nei primi 10 mesi. Maggiori sinergie con la concessionaria guidata da Massimo Colombo

Con l’aumento di capitale nel Sole 24 Ore che si è appena concluso, “sono entrati piccoli investitori non legati a grandi Gruppi industriali, per quanto ne so”. Lo ha detto ieri l’a.d. Franco Moscetti, escludendo che servano nuove manovre finanziarie al Gruppo editoriale. “Di sicuro non è entrato nessun grande Gruppo industriale - ha detto e, poi, aggiunto -: non servirà assolutamente un’altra manovra, non ne vedo la ragione, dopo quella da 50 milioni e la cessione della formazione da 40 milioni”. E ha quindi commentato: “ora dobbiamo sviluppare i ricavi e l’azienda, però rispetto a un anno fa, mi sento più sereno. Le cessioni sono anche un ragionamento in termini di opportunità, possono capitare, tra 1, 2, 5 anni non so ma, attualmente, il perimetro di riferimento è questo. Faremo tutto quello che è necessario per riportare il Sole ai vecchi splendori. È il motivo per cui sono arrivato e non ho cambiato idea e non cambio idea adesso che abbiamo risolto il problema finanziario”.

86,7 milioni dall’operazione

Moscetti quindi ha ulteriormente confermato la soddisfazione del Gruppo per l’esito dell’operazione di ricapitalizzazione che, di sicuro, non ha visto investitori con quote superiori al 5% (che andrebbero rese pubbliche) ma a proposito della quale non è nemmeno dato sapere quale sia stato l’impegno complessivo del “sistema” confindustriale, oltre al già previsto stanziamento di 30 milioni di euro da parte direttamente della Federazione guidata da Vincenzo Boccia in modo da far tornare virtualmente quest’ultima, ora al 60% delle quote, a quel 67% che deteneva prima dell’offerta. L’8% di inoptato, come si sa, è stato assicurato dal Consorzio di Garanzia. Dei 50 milioni dell’aumento di capitale, quindi, 16 sono venuti dal mercato e 4 li garantiscono Banca IMI e Banca Akros. Poi ci sono i 36,7 milioni già incassati come prima tranche del corrispettivo della cessione (pari complessivamente a 40,8 milioni), del ramo Formazione a Palamon, mentre il residuo importo di 4,1 milioni sarà incassato, al più tardi, entro il 2023. In totale, quindi, al momento, le nuove risorse di cui ora dispone il Gruppo di cui è presidente Giorgio Fossa sono pari a 86,7 milioni di euro.

L’indebitamento peggiora  di 16 milioni nel 2017

A fronte di tutto questo, ci sta una posizione finanziaria netta, aggiornata a ottobre come da richiesta Consob, negativa per 66,7 milioni di euro, in peggioramento di 16 rispetto al 31 dicembre 2016 e di 1,8 rispetto ai primi 9 mesi. “Variazione - spiega la nota del Gruppo - riferita principalmente all’andamento del flusso dell’attività operativa e a quello dell’attività di investimento”. “La posizione finanziaria netta della capogruppo – prosegue poi il comunicato - è negativa per 64,7 milioni al 31 ottobre 2017 e si confronta con un valore al 31 dicembre 2016 negativo per 45,3 milioni, in peggioramento di 19,4 milioni, ed è riferita principalmente all’andamento dei flussi dell’attività operativa e di investimento, e alla copertura perdite delle controllate 24 ORE Cultura e Next 24, per complessivi per 4,3 milioni.

Nuovo modello organizzativo per competenze

Intanto, sempre ieri, è stato emesso un comunicato in cui si annuncia che Massimo Colombo, d.g. commerciale del Gruppo, ha ridisegnato completamente, insieme appunto a Moscetti, l’organizzazione dell’azienda, impostando un nuovo modello organizzativo per competenze, fondato sulla specializzazione per media con gestione integrata dell’advertising e su funzioni di sviluppo trasversali ai diversi media al servizio di tutte le aree: schema che vuol essere funzionale agli obiettivi da raggiungere nella nuova fase di sviluppo del Sole 24 Ore dopo la conclusione dell’aumento di capitale. In particolare le tre direzioni che presiedono le attività di quotidiano, radio e digital sono state ripensate nella logica di accorciare la filiera tra editore e concessionaria, per cui il responsabile del business editoriale lo è anche sotto il profilo pubblicitario. In quest’ottica, la direzione Marketing, Vendite e Pubblicità Quotidiano, affidata a Michele Filippini, sviluppa il sistema di offerta e la crescita della redditività dei prodotti e servizi informativi del quotidiano e dei prodotti collegati, inclusi gli aspetti pubblicitari. La direzione gestisce anche la diffusione, le vendite dirette degli abbonamenti e il marketing dei periodici del quotidiano.

La direzione Digital Marketing & Advertising, guidata da Luca Paglicci, gestisce, sviluppa e armonizza le attività web del business editoriale e pubblicitario di Gruppo, le relative politiche commerciali pubblicitarie e le vendite e-commerce. Inoltre, contribuisce all’introduzione di nuove soluzioni digitali di business in ambito editoriale e pubblicitario. La direzione Radio Marketing & Advertising è sotto la regia di Fausto Amorese, con l’obiettivo di incrementare la crescita degli ascolti, della raccolta, della profittabilità delle iniziative on air, e di rafforzare il network radiofonico. Accanto alle tre direzioni editoriali nasce la direzione Business & Media Development, affidata a Pierfrancesco Caria, con il compito da un lato di sviluppare nuovi business promuovendo l’innovazione e la personalizzazione di prodotti e servizi editoriali e pubblicitari; dall’altro, di presiedere alla gestione e allo sviluppo, in una logica di servizio, del customer care, del “business data management” (analisi di business intelligence, analytics e service direct marketing), delle ricerche e analisi di mercato, della comunicazione di prodotto sui media e degli eventi speciali.

All’interno della direzione operano sei unità:

  • Media Factory & Brand Connect: affidata ad Alessandra Orsini, sviluppa nuove opportunità di business legate alla creazione di contenuti attraverso l’ideazione, realizzazione e gestione di format e di produzioni video che integrino prodotti e servizi editoriali del Gruppo ma, anche, progetti tailor made per i clienti.
  • Area24-Content Innovation Lab (sede a New York): promuove soluzioni editoriali innovative e sviluppa applicazioni e prototipi sia per innovare i processi e prodotti del Gruppo sia per venderli ad aziende e clienti. Inoltre, esplora nuovi trend e tecnologie di frontiera.
  • 24 Ore Live: realizza eventi di tipo editoriale e di prodotto capaci di generare profitti.
  • Analysis, Research, Innovation: sviluppa studi, analisi e ricerche per il Gruppo, le redazioni e, ora, anche per i clienti.
  • Business Data Management: raccoglie e analizza i big data per sviluppare analisi di business intelligence per una corretta profilazione di clienti e prospect.
  • Bandi, Gare e Appalti: gestisce e sviluppa il servizio clienti per fidelizzare la clientela e migliorare i prodotti-servizi offerti, e la corretta preparazione documentale alle gare con l’obiettivo di cogliere nuove opportunità di business.
Le reti di vendita

Sul fronte delle reti di vendita, System24, gestita in prima persona da  Colombo, vede l’ingresso del nuovo direttore Vendite Italia Vittorio de Majo, che vanta una pluriennale esperienza maturata in Sipra, Publikompass e RCS, e del nuovo responsabile Operations Alessandro Lo Campo, precedentemente in Manzoni, Spe e Publikompass. A questi, si aggiungerà un nuovo Responsabile Centri Media. Marina Lemessi si occuperà di adv moda e lusso dei periodici, Renata Cavallina del marketing operativo.

Accanto alla concessionaria è stata rafforzata la direzione Aziende, sotto la guida di Romeo Gnoni, con il compito di indirizzare i piani e le azioni commerciali per la vendita dei prodotti editoriali aumentando la fidelizzazione dei grandi clienti, avvalendosi di una rete di agenti dedicata. Completa la Direzione Generale Commerciale del Gruppo la direzione Mercato Professionisti, che sviluppa il sistema di offerta e crescita della redditività dei prodotti e servizi di editoria elettronica e banche dati a supporto dell’attività quotidiana dei professionisti, anch’essa dotata di una propria rete di vendita per la quale è stata da poco avviata una campagna recruiting per rinnovarla e rafforzarla e alla cui guida arriverà un nuovo direttore di rete.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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