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Rubrica Friendz: la frutta non è mai stata così divertente! #FunnyFruits

Autore: Redazione


Terza puntata con la rubrica Friendz su DailyNet. Il focus di oggi è su una campagna Instagram molto apprezzata

A cura di Luca Marchesi

La frutta è importante, è sana e fa bene. Lo sentiamo ripetere da quando siamo piccoli. Eppure, chiedendo ad ogni bambino, o ex-bambino, nessuno vi avrà mai risposto che la frutta è anche divertente. Fino ad oggi!

Con la campagna #FunnyFruits, lanciata la scorsa settimana sulla nostra app Friendz, abbiamo invaso Instagram di foto incredibili! Cosa abbiamo chiesto ai nostri utenti? Niente di più semplice.

“Quante volte ti sei sentito dire, o lo hai detto ai tuoi figli, “devi mangiare la frutta!!”, oppure “la frutta fa bene!!”??

Ecco, nella campagna di oggi la frutta prende vita e prima di mangiarla scattale una bella foto artistica. Un’ultima cosa! Prima di pubblicarla, attraverso una qualsiasi app di editing, disegnaci sopra delle faccine, delle manine o delle gambe, e caricala subito in questa campagna!”

Subito dopo aver ricevuto la notifica che li avvisava della nuova attività a cui poter partecipare sull’app, migliaia di Friendz si sono messi all’opera, svaligiando fruttivendoli e supermercati. Hanno scrutato ogni angolo della loro casa per trovare la location perfetta e l’inquadratura migliore per i loro scatti. A questo punto mancava solo la ciliegina sulla torta, la perla finale, il tocco di classe…l’editing di smorfie, occhi e orecchie su ogni frutto presente in foto! Chi ha voluto sfogare ancor di più la sua creatività ha aggiunto anche dei fumetti ed i risultati sono stati esilaranti!

In ufficio stavamo morendo dalle risate e non riuscivamo più a staccarci dalla dashboard, da cui vedevamo in tempo reale ogni foto pubblicata dagli utenti su Instagram, tramite la nostra app Friendz. I risultati ottenuti sono stati incredibili anche a livello di numeri: quasi 4 mila foto pubblicate (3989 per la precisione) in tre giorni, 49,8 like medi per foto ed una reach totale di 4.385.019! E, tra l’altro, oggi l’hashtag è popolato da circa 5 mila foto. Mille persone (+25%) hanno deciso di imitare i loro amici Friendz e pubblicare a loro volta una foto così?

Eravamo sbalorditi dalla creatività sprigionata da ogni Friendz e i numeri parlavano chiaro: ad essere piacevolmente colpiti erano anche tutti i loro amici che trovavano questi contenuti scrollando Instagram.

Una volta chiusa la campagna abbiamo avuto solo un minuscolo rimorso: aver lanciato questa campagna come “unbranded”, solo per far divertire la community e non per lanciare sui social la comunicazione di un’azienda. Una catena di supermercati, un brand di succhi di frutta, di marmellate, yogurt. Insomma, qualsiasi marchio che vende frutta fresca, o la utilizza come ingrediente imprescindibile dei suoi prodotti, sarebbe stato perfetto per comunicare con la sua audience attraverso questo tipo di foto. Ci sarebbe stato modo meno invasivo e più naturale? Una schiera di consumatori tanto attaccati al brand da impegnarsi nello scattare foto così curate, artistiche, divertenti e tutte accumunate dagli stessi hashtag, non è uno strumento potentissimo?

Foto come queste costituiscono un vero e proprio product placement sui social network, ma di tipo creativo.

Noi non siamo troppo fan del product placement puro perché pensiamo che le persone comuni non siano troppo portate a creare immagini ad “alto contenuto pubblicitario”. Con questa campagna,invece, possiamo dire di aver trovato un ottimo escamotage per esibire il prodotto in primo piano dandogli però un carattere e una suggestione che inibisce la “marketta” ed esalta la creatività popolare. Un po’ com’era successo per una delle campagne che piacciono di più ai nostri clienti, l’ormai datata, ma sempre bellissima, #mySevenSlot #jeep su Instagram.

Abbiamo poi deciso di interrogare parte della nostra community, chiedendole a quale brand avrebbero volentieri associato questa campagna. Secondo loro, qual era il cliente ideale che avrebbe potuto lanciarsi sui social con questa comunicazione. Con la classica reattività che caratterizza i nostri utenti, abbiamo ottenuto circa mille pareri in un paio d’ore.

Per quanto riguarda i produttori di frutta, il risultato è stato Melinda (37%) e Chiquita (28%) su tutti.

Tra i brand che producono yogurt, Yomo è stata la risposta più gettonata, con il 35%. Al secondo posto Muller, con il 22%. Per quanto riguarda i succhi di frutta, invece, Yoga è stato il brand più citato, con il 30%, seguito da Santal (20%). Infine, abbiamo chiesto quale sarebbe stata la catena di supermercati perfetta per #FunnyFruits ed i primi due risultati sono stati Conad, con il 30%, e Coop, con il 19%.

Insomma, chi ci conosce sa che tutte le settimane lanciamo campagne branded e unbranded, dei più svariati generi e con le più svariate creatività. A volte, come in questo caso, le campagne “for fun” sembrano davvero perfette per la comunicazione di alcuni marchi e si sarebbero sicuramente trasformate in un successo! Una volta concluse, dopo aver visto le foto pubblicate, ci dispiace davvero non averle associate ad un marchio o prodotto! Ma del resto, non si può avere tutto dalla vita. Avere arance sgozzate, mele disperate, banane innamorate e kiwi che si fanno la ceretta, ci sembra più che sufficiente!


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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