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Publicis Groupe chiude il 2017 in Italia a +4%; i ricavi complessivi a 9,69 miliardi di euro

Autore: Redazione


Leggero miglioramento rispetto al 2016 con un utile netto di 862 milioni di euro. L’Europa rimane stabile a +1,3%. Nell’anno appena iniziato previsto ulteriore slancio positivo e numerose novità

di Anna Maria Ciardullo

Risultati positivi quelli comunicati da Publicis Groupe relativi al bilancio 2017. Il presidente e ceo, Arthur Sadoun, ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti su più fronti: è stata confermata l’annunciata accelerazione della crescita, i risultati sono migliorati, tenendo conto dei costi eccezionali e, soprattutto, sono stati molto significativi i traguardi raggiunti nell’ambito del processo di trasformazione di Publicis.

Segnali di crescita

Il 2017 ha registrato un utile netto di 862 milioni di euro e la società ha segnato un margine operativo di 1,67 miliardi di euro, mentre ha dichiarato che, a livello organico, la crescita è stata dello 0,8%, in leggero miglioramento rispetto al 2016. Da sottolineare le ottime prestazioni del quarto trimestre - il terzo consecutivo con segno + davanti -, che ha raggiunto un +2,2%, continuando il progressivo miglioramento dall’inizio dell’anno. Gli analisti di Liberum hanno affermato che “la crescita organica del quarto trimestre di Publicis è stata ampiamente in linea con le aspettative”.

Ricavi

I ricavi consolidati di Publicis Groupe nel 2017 sono stati pari a 9,69 miliardi di euro, in calo dello 0,4% rispetto ai 9,73 di fine 2016. I tassi di cambio hanno avuto un impatto negativo di 168 milioni di euro, pari all’1,7% dei ricavi nel 2016.  Le acquisizioni nette hanno contribuito per 51 milioni di euro ai ricavi del 2017, pari allo 0,5% dei ricavi del 2016.  La crescita a cambi costanti è stata dell’1,3%. “La nostra attrattiva sul mercato è trainata da nuove vittorie di account come P&G UK, Lionsgate, Southwest Airlines, L’Oréal, McDonald’s e Carrefour, ma anche dall’arrivo di nuovi leader come Nick Law, il nostro nuovo chief creative officer. Questo slancio positivo è una prova ulteriore che il modello di Publicis Groupe è a prova di futuro”, continua Sadoun.

Italia a +4%

L’Europa è rimasta pressoché stabile a -0,1%.  Se si tiene conto dell’impatto delle acquisizioni e dei cambi, la crescita organica si attesta a 1,3%. Oltre a registrare una forte crescita nel Regno Unito, il business pubblicitario del Gruppo ha osservato un buon andamento in Italia (4%), e in Francia (1,1%). La Germania, tuttavia, ha subito un calo del 6,9%, che Publicis ha attribuito a un “difficile mercato pubblicitario”. Ottimi i risultati negli Stati Uniti, con una crescita organica del 4,5% nel quarto trimestre dopo il +3,5% del terzo trimestre, trainata in gran parte dagli account conquistati negli ultimi 12 mesi. “Questo segnale è tanto più incoraggiante in un Paese in cui la nostra trasformazione è a buon punto e dove produciamo oltre il 50% delle nostre entrate”, spiega ancora Sadoun.

Trasformazione in atto

L’industry pubblicitaria è stata colpita da diversi eventi nel corso degli ultimi anni, che hanno minato la fiducia nel settore come il media palooza, l’indagine ANA, la digital disruption e così via. Per far fronte a questi sconvolgimenti relazionali ed economici, il Gruppo ha intrapreso una ristrutturazione a livello aziendale, un piano per ridurre i costi e ha rafforzato il suo patrimonio in tecnologia, dati e talenti, consolidando gli asset per il futuro.

Obiettivi per il futuro

Oggi, l’ambizione del Gruppo è diventare leader nel marketing e nella trasformazione del business. “Ci stiamo trasformando da holding a piattaforma di collegamento client-centric, rompendo i silos a livello nazionale e accelerando la nostra trasformazione digitale anche grazie alla nostra piattaforma di Artificial Intelligence, Marcel”, continua ancora Sadoun. Nel 2018 il Gruppo dovrebbe registrare una crescita organica superiore a quella del 2017.  Si attende un primo trimestre positivo, in ripresa rispetto all’anno precedente (-1,2%) e il margine dovrebbe continuare ad aumentare nei prossimi anni, proprio a partire dal 2018. “Nonostante un contesto generalmente difficile e nonostante il Gruppo sia in piena trasformazione, la qualità dei nostri risultati dimostra la forza di Publicis Groupe e la nostra capacità di adattarci ai profondi cambiamenti che interessano la nostra industria. Il Gruppo è più forte di un anno fa”, conclude il ceo.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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