La holding francese, guidata dal chief executive officer Arthur Sadoun, è fiduciosa di raggiungere i target 2018, forte degli account vinti ma non ancora consolidati grazie alla strategia Power of One
Publicis Groupe ha pubblicato ieri mattina i dati economico-finanziari del secondo trimestre dell’anno - chiuso il 30 giugno - non centrando le stime per la crescita organica e cedendo qualche punto percentuale in Borsa. La società ha attribuito la performance al calo di Publicis Health Solutions, alla volatilità del business outsourcing e al GDPR, che in alcuni casi ha “congelato” la spesa dei clienti. La crescita organica, infatti, è stata negativa e pari al -2,1%, ma secondo diversi osservatori le vittorie ottenute negli ultimi mesi e non ancora consolidate dovrebbero farsi sentire nella seconda parte del 2018, correggendo in positivo il trend. I ricavi netti, sempre nel secondo trimestre, si sono attestati a 2,2 miliardi di euro nel secondo trimestre, in contrazione dell’8,3%.
Il primo semestre
Guardando invece al primo semestre, la crescita organica di Publicis Groupe è negativa e pari al -0,4%, mentre i ricavi netti scendono dell’8,2%, a quota 4,2 miliardi di euro. In una nota, la holding fa sapere che i risultati sono in linea con gli obiettivi annuali relativamente alla crescita organica e ai margini operativi. Nella prima metà dell’anno, l’Europa registra una crescita organica del -1,7%, mentre il Nord America tiene a +0,1%. Positivo l’andamento in America Latina e MediOriente, a fronte di un segno negativo in area APAC. Tra i new business non ancora annunciati in Italia, il comunicato segnala l’avvio della collaborazione con Glovo, cui si aggiungono Lucano, Nonno Nanni e Pizzardi Editore.
Power of One
Il Ceo di Publicis Groupe, Arthur Sadoun, parlando con The Drum ha sottolineato come ci sia una generale scarsità di fiducia nei confronti del business model delle agenzie. A maggior ragione se si considera che Omnicom ha perduto circa il 9% a Wall Street dopo il rilascio dei dati semestrali, questa settimana. Anche la holding americana ha riportato una crescita organica al di sotto delle previsioni. Quindi, Sadoun ha discusso delle ultime vittorie, tra cui McDonalds (USA), Carrefour, Mercedes e Lenovo, evidenziando come i clienti stiano apprezzando la strategia Power of One. “È tutta una questione riguardante il nostro modello”, ha spiegato. Una proposizione che si è affermata con particolare successo negli Stati Uniti, dove l’approccio è al livello più avanzato. Infine, il numero uno della holding francese ha affrontato il tema delle società di consulenza, sostenendo che non hanno ancora avuto un impatto significativo e che, anzi, hanno creato un conflitto d’interessi in quanto agiscono sia da agenzie sia da auditor.