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I primi sei mesi del gruppo Poligrafici Editoriale: margine operativo lordo positivo per 3,5 milioni di euro

Autore: Redazione


Il risultato netto consolidato di pertinenza del Gruppo è negativo per 2,1 milioni di euro. Raggiunto un preaccordo con gli azionisti di Nana Bianca che prevede l’ingresso nel capitale della società fiorentina

Dopo un 2016 chiuso per il Poligrafici Editoriale con importanti recuperi di redditività e un miglioramento della posizione finanziaria netta, i risultati di gestione dei primi sei mesi del 2017 riflettono l’andamento negativo del mercato editoriale. Gli interventi intrapresi negli ultimi anni per la riduzione strutturale di tutti i costi operativi e del costo del lavoro hanno comunque consentito di attenuare gli impatti conseguenti alla riduzione dei ricavi. Nel settore editoriale, QN Quotidiano Nazionale, fascicolo sinergico di informazione e cronaca nazionale de il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, ha raggiunto l’importante obiettivo di essere il primo quotidiano italiano per copie medie giornaliere vendute in edicola (fonte ADS maggio 2017) mentre si conferma, da alcuni anni, al terzo posto tra i giornali d’informazione più letti, con una media giornaliera di 1,9 milioni di lettori (fonte Audipress 2017/I).

Lo stesso QN Quotidiano Nazionale, grazie alla nuova grafica e a nuovi contenuti editoriali, è sempre più identificabile come un fascicolo sinergico pronto a conquistare nuovi lettori anche in aree diverse da quelle di diffusione storica, con l’obiettivo di sviluppare alleanze e collaborazioni con testate di editori terzi e permettere anche una maggiore visibilità a tutti i clienti pubblicitari. In tale ottica si colloca l’accordo raggiunto con il Gruppo Angelucci che prevede, dal mese di aprile 2017, la distribuzione nella città di Roma del QN Quotidiano Nazionale in abbinamento con la testata Il Tempo. E dallo scorso 8 luglio è stato rieditato, nella provincia di Livorno, il quotidiano Il Telegrafo, con l’obiettivo di dare un nuovo futuro alla storica testata livornese. La nuova edizione, che nei primi giorni ha riscontri positivi in edicola con incrementi di oltre il 40% rispetto alle vendite dell’edizione locale de La Nazione, ha la prima pagina e il dorso esterno tutto locale, completata dai fascicoli interni sinergici QN e QS, rispettivamente di informazione nazionale e sportiva.   

L’andamento della raccolta

Relativamente alla raccolta pubblicitaria, dal 1° marzo 2017, la concessionaria del Gruppo SpeeD è subentrata alla concessionaria del Gruppo RCS, dopo quasi quattro anni, nella raccolta della pubblicità nazionale, con l’obiettivo di recuperare i rapporti commerciali con oltre 1.500 investitori pubblicitari. L’andamento della raccolta nazionale risente, nel periodo in esame, di tale avvicendamento anche perché, i mesi di gennaio e febbraio, ancora in gestione alla concessionaria del Gruppo RCS, hanno evidenziato una flessione del 23,9% rispetto agli stessi mesi del 2016. La SpeeD, superate le difficoltà iniziali, sta recuperando progressivamente tale fatturato, fino a evidenziare, nel mese di giugno, un incremento del 13% sul dato commerciale della “nazionale” rispetto allo stesso mese del 2016.

I risultati di gestione del Gruppo e il rispetto dei parametri finanziari registrati nel precedente esercizio hanno permesso di sottoscrivere, lo scorso 21 aprile, un nuovo contratto di finanziamento in pool con i sei principali istituti bancari italiani, guidato dal Gruppo Intesa Sanpaolo, per complessivi 49 milioni di euro e con una durata di 72 mesi. Tale finanziamento permetterà di supportare le strategie di sviluppo del Gruppo oltre a consentire una maggiore flessibilità gestionale rispetto agli accordi della precedente convenzione. I risultati di gestione del primo semestre 2017 hanno permesso il rispetto dei covenant finanziari previsti dal nuovo accordo di finanziamento in pool.

Risultati economici e finanziari consolidati di Poligrafici Editoriale

Nell’analizzare i dati del conto economico semestrale consolidato, comparati con quelli dello stesso periodo del 2016, occorre considerare gli effetti della valutazione dell’azienda di stampa commerciale Grafica Editoriale Printing e, ai sensi del principio IFRS 5, la riclassifica dei relativi costi e ricavi nel risultato delle attività destinate alla vendita. Gli accordi del marzo 2015 prevedono l’opzione di acquisto da parte dell’attuale affittuario Rotopress International entro il 28 febbraio 2018. Sulla base delle trattative in corso si ritiene altamente probabile l’esercizio della stessa opzione di acquisto entro la suddetta data. Per una valutazione omogenea dei risultati con gli stessi criteri è stato riesposto anche il primo semestre del 2016, applicando lo stesso principio. Nel periodo in esame i ricavi netti consolidati ammontano a 68,8 milioni di euro rispetto ai 75,4 milioni dei primi sei mesi 2016. I ricavi editoriali consolidati registrano una flessione del 6,7%, mentre i ricavi pubblicitari consolidati si riducono complessivamente del 4,7%.

La raccolta pubblicitaria sui quotidiani cartacei editi dal Gruppo registra una contrazione del 5,6%, con un decremento del 9,6% per la pubblicità commerciale nazionale, mentre la raccolta locale, comprensiva della rubricata, finanziaria e di servizio, segna una flessione del 3,7%. La raccolta pubblicitaria online, pari a 2,4 milioni di euro, evidenzia una riduzione dell’1,6% principalmente per effetto delle minori concessioni gestite (+12,8% a perimetro omogeneo). Il margine operativo lordo consolidato è positivo per 3,5 milioni rispetto a 4,8 milioni dello stesso periodo del 2016 “riesposto”.

Il risultato economico del periodo del Gruppo Poligrafici Editoriale, al netto delle imposte, registra una perdita di 2,1 milioni contro una perdita di 0,4 milioni dei primi sei mesi del precedente esercizio. Sul risultato di periodo incide l’accantonamento di 1,5 milioni legato alla valutazione al 30 giugno 2017 del fair value delle attività destinate alla vendita dell’azienda GEP citate in precedenza. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2017, pari a 38,7 milioni, evidenzia un debito a breve termine verso le banche e altri finanziatori di 10,4 milioni, un debito per leasing finanziari di 11,2 milioni e un debito per mutui di 17,1 milioni. Rispetto al 31 dicembre 2016 migliora di 3 milioni. Ma al netto dei leasing finanziari di GEP, riclassificati nelle passività attribuibili alle attività destinate alla vendita, l’indebitamento finanziario netto consolidato scende a 31,8 milioni di euro.

Settore editoriale e  pubblicitario, quotidiani e riviste

I ricavi di vendita dei quotidiani e delle riviste hanno registrato una flessione del 6,7%. Pur in tale contesto di mercato, il QN Quotidiano Nazionale, ha ottenuto - come già riportato in precedenza -, l’importante risultato di essere il quotidiano italiano più venduto nelle edicole e nella grande distribuzione). Forte di tale apprezzamento, il Gruppo ha proseguito gli interventi per il miglioramento della grafica e dei contenuti di tutte le edizioni, introdotte dal 1° marzo 2017, per venire incontro alle esigenze dei lettori e degli inserzionisti. Il fatturato pubblicitario complessivo del Gruppo, pari a 26,5 milioni di euro, riflette le difficoltà del mercato della raccolta sui quotidiani e mezzi gestiti. E come già sottolineato, relativamente alla raccolta della pubblicità nazionale sui quotidiani éditi da Poligrafici Editoriale, la concessionaria SpeeD, dopo essere subentrata dal 1° marzo alla precedente gestione, sta superando le iniziali prevedibili difficoltà.

Internet e multimediale

La gestione del settore internet e multimediale è demandata alla controllata Monrif Net, che segue dal punto di vista tecnologico, di marketing e di sviluppo il sito di informazione nazionale www.quotidiano.net e i correlati siti di informazione locali inerenti le testate il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. Dal secondo semestre del 2016 tutti i siti di informazione del Gruppo sono stati oggetto di un profondo rinnovamento nell’area tecnologica per garantire la massima velocità nella fornitura di contenuti, oltre a una revisione totale della struttura grafica verso modelli più visuali e attrattivi per gli utenti. Sono, inoltre, stati ampliati i contenuti di “infotainment” quali sport, viaggi, benessere, food, gossip, moda. Azioni che hanno permesso da subito di incrementare il numero delle visite e i tempi di permanenza utenti sui siti, aumenti che sono stati confermati anche nel primo semestre 2017. È stato inoltre sviluppato il progetto QN Local che vede editori minori sfruttare la piattaforma editoriale messa a disposizione dalla società e con i quali sono state sottoscritti, a partire dal mese di giugno, accordi per la raccolta della pubblicità nazionale online.

Gestione e risultati della capogruppo

I risultati di gestione di Poligrafici Editoriale riflettono le dinamiche del settore editoriale precedentemente esposte. Così, il risultato economico del primo semestre evidenzia una perdita di 1,4 milioni di euro, in linea con il risultato del primo semestre 2016. Gli interventi sui costi di struttura oltre alla costante politica di riduzione delle spese di gestione, con la rinegoziazione dei contratti di fornitura, hanno permesso di recuperare la redditività delle proprie attività compensando gli effetti della riduzione delle vendite e della raccolta pubblicitaria. I ricavi totali del periodo ammontano a 60,2 milioni, contro i 64,6 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente, con 38,2 milioni di ricavi editoriali (-6,6%) e 17,5 milioni di ricavi pubblicitari (-7,7%). Il margine operativo lordo è pari a -0,1 milioni rispetto a 0,4 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio. Il risultato economico del semestre registra una perdita di 1,4 milioni, in linea con il risultato dei primi sei mesi del 2016. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017, pari a 53,1 milioni, evidenzia un incremento di 1,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre dell’anno scorso.

L’evoluzione della gestione del business di Poligrafici Editoriale

In un contesto di incertezza, dove il settore editoriale manifesta ulteriori segnali di criticità, il Gruppo continua d operare interventi al fine di garantire marginalità positive e di migliorare la posizione finanziaria netta. Il management prosegue nelle politiche di valorizzazione dei brand sia nel settore tradizionale, con l’ampliamento delle aree di diffusione, sia nel settore multimediale, anche attraverso innovazioni grafiche e miglioramento dei contenuti. In quest’ottica, è stato raggiunto un preaccordo con gli azionisti di Nana Bianca , società creata da Paolo Barberis, Alessandro Sordi e Jacopo Morello, già fondatori di Dada, di cui Poligrafici Editoriale è stata il primo investitore. Poligrafici Editoriale entrerà in Nana Bianca con una quota del 4%, con l’intento di sviluppare ulteriormente progetti in ambito digitale, in particolare adtech, martech e produzione di contributi editoriali innovativi. Le previsioni per il prosieguo del 2017 rimangono condizionate dall’andamento del settore. Dalle evidenze a oggi disponibili non si prevedono andamenti di mercato significativamente diversi da quelli riscontrati nel periodo in esame. Le efficienze realizzate dal Gruppo lasciano presumere, se non si verificheranno eventi ad oggi non prevedibili, il mantenimento di una marginalità positiva, oltre alla generazione di flussi di cassa che consentiranno un’ulteriore riduzione del debito finanziario e il rispetto dei covenants finanziari al 31 dicembre 2017.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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