Il Gruppo guidato da Gaetano Francesco Caltagirone ha deciso di allungare la scadenza per poter aderire all’offerta, che porterebbe al delisting della società editoriale: ma il titolo viene apprezzato un terzo in più
Chiara Finanziaria, il veicolo attraverso cui il Gruppo Caltagirone sta cercando di compiere l’operazione, ha prorogato fino al prossimo 18 settembre il periodo dedicato alla possibilità di adesione all’offerta pubblica di acquisto volontaria avente a oggetto un massimo di 33,87 milioni circa di azioni ordinarie di Caltagirone Editore. È quanto emerge da un comunicato emesso nella serata di giovedì scorso. Il periodo di adesione dell’operazione di acquisto lanciata a 1 euro per azione dalla famiglia azionista era iniziato lo scorso 24 luglio e avrebbe dovuto, infatti, concludersi proprio venerdì scorso. Ma il titolo in Borsa navigava a quota 1,5 euro, ben al di sopra il prezzo offerto dagli acquirenti. Sempre nella giornata di venerdì era quotato intorno a 1,3 euro, dunque in leggera crescita rispetto ai valori che lo caratterizzavano il giorno prima e, quindi, con una stabilizzazione dopo una serie di prese di profitto.
La corsa del titolo sarebbe stata innestata dalla volontà di diversi fondi di investimento di assumere una posizione consistente nel capitale del Gruppo editoriale romano, in modo da contrastare il progetto relativo al delisting a 1 euro per azione promosso, appunto, da Chiara Finanziaria. I rumors legati alla vicenda sono stati confermati dall’aggiornamento delle partecipazioni diffuso da Consob, che ha certificato come Amber Capital Uk sia arrivato a detenere una quota pari al 5,515%, mentre è emerso che la quota nelle mani della famiglia Benetton, detenuta attraverso Edizione Holding, pari al 2,2% circa, sarebbe già stata ceduta sul mercato. Solo nel corso dei prossimi giorni si vedrà se il Gruppo Caltagirone vorrà ritoccare nuovamente l’offerta o se, altrimenti, l’opa non andrà in porto.