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Nielsen: nei primi sette mesi gli investimenti a +2,3%

Autore: S Antonini


Buono l’andamento di luglio a +7,4% inclusi Google e Facebook e comunque positivo per il 6,1% senza; l’autunno caldo sul fronte politico ed economico potrebbe rallentare i prossimi risultati

I big di internet fanno ancora la differenza per il mercato degli investimenti pubblicitari che nei primi sette mesi del 2018 chiude con un saldo positivo del 2,3% contro un andamento sostanzialmente stabile del +0,2% al netto di search e social. Grazie a Google a Facebook il solo mese di luglio cresce del 7,4%, mentre senza i due over the top il trend si attesta a +6,1%. Sono le stime Nielsen per il periodo da gennaio a luglio: “Si chiude in positivo la seconda fase del mercato pubblicitario nel 2018. Dopo un primo periodo di stallo per le elezioni, chiusosi con la formazione di un nuovo Governo anche se in ritardo rispetto alle aspettative, questa seconda fase, coincidente con i Mondiali di calcio, è stata caratterizzata da risultati soddisfacenti sia in termini di audience che di raccolta pubblicitaria” - spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “Ora ci spostiamo verso l’autunno in un clima non propriamente sereno per l’Italia e per l’Europa, tra minacce di downgrading per il nostro Paese e polemiche con i partner UE. In questa situazione, la crescita dei primi sette mesi è comunque un segnale positivo. Per i restanti mesi dell’anno difficilmente potremo aspettarci la stessa crescita della prima parte del 2018 ma questo prevedibile andamento del mercato non deve creare allarmismi. Si tratta di una situazione tipica dei cosiddetti anni pari, in cui cioè sono previsti i grandi eventi sportivi. Vedremo come e quanto incideranno le scelte di politica economica in Europa, con la annunciata e graduale fine del  “quantitative easing” , e in Italia con la Legge di bilancio 2019, che inciderà  sull’ attività e sulle prospettive delle imprese e di conseguenza sugli investimenti in comunicazione, fortemente influenzati dalle prospettive economiche a breve termine”.

Alberto Dal Sasso

 

I singoli mezzi

I nuovi dati Nielsen raccontano un mese di luglio nel quale la televisione mette a segno una crescita del 13,2% e chiude i primi sette mesi del 2018 a +1,4%. Sempre a luglio i quotidiani contengono le perdite a 0,5 % e consolidano il progressivo su un calo del 6%. I periodici invece registrano andamenti negativi sia nel singolo mese che chiude a -16,5%, sia nel periodo cumulato che si attesta con una perdita dell’8,8%. Per la radio il mese di luglio è negativo dell’1,9%, ma i sette mesi sono positivi del 5,5%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nei primi sette mesi dell’anno chiude in positivo dell’8,3%, che diventa 4,8% se si escludono il search e il social. Il cinema è in crescita del 24%, così come il transit (+9,5%) e la goTv (+13,2 %). L’outdoor  registra invece un calo del 10,7%.

I settori merceologici

Da gennaio a luglio 12 comparti merceologici hanno aumentato gli investimenti pubblicitari, con un apporto di circa 113 milioni di euro e andamenti differenti nei primi settori, a vedere gli ultimi dati Nielsen. Alla buona performance di bevande e alcolici (+7,3%) e automobili (+ 4,6%), si contrappone il calo di alimentari (-0,5%), farmaceutici (-1,2%) e telecomunicazioni (-8,5%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita continua l’andamento positivo del tempo libero (+32,4%), abitazione (+6,9%) e di enti e istituzioni (+18,8%). Relativamente all’andamento nel singolo mese di luglio, significative performance per finanza e assicurazioni (+38,3%), media/editoria (+ 35,4%), moto e veicoli (+106%).

I ricavi pubblicitari tv in crescita dell’1,4% nei primi sette mesi del 2018, luglio “vola” a +13,2%

Riprende più veloce la crescita della televisione nei primi sette mesi del 2018 dopo la chiusura del primo semestre a +0,4% praticamente in linea con il pari periodo dell’anno precedente. Nel complesso il mercato, secondo gli ultimi dati Nielsen realizza un incremento dell’1,4% e si colloca a 2 miliardi e 225.654 milioni di euro contro i quasi 2,2 miliardi del periodo gennaio-giugno del 2017, spinto anche da un mese di luglio vivace, in crescita del 13,2% circa. La migliore performance è di Mediaset, che nel periodo si attesta a quota 1,3 miliardi con un incremento del 4% sull’anno precedente, grazie al volano dei Mondiali di calcio che nel solo mese di luglio permette al Biscione di mettere a segno un incremento del 27%. Bene anche La7, in crescita dell’1,8% nei sette mesi con un fatturato di 92,5 milioni, e del 4,3% a luglio. Positivo anche il trend di Discovery, pari all’1,9% con ricavi per oltre 141,2 milioni di euro, che però nel solo luglio sconta un calo del 6,6% sullo stesso mese del 2017. Sky invece registra un calo dell’1,9% e si attesta a quota 264,8 milioni di euro. A luglio il trend è stato moderatamente positivo per lo 0,5%. La Rai con una raccolta per 440,7 milioni di euro perde il 4% rispetto all’anno prima; in linea il trend di luglio a -3,9%.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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