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Mondadori: nel 2017, i ricavi in leggero calo e utili netti in crescita. Bene Libri e Digital, che spinge la raccolta. Ci sono possibilità per sinergie in Francia

Autore: S Antonini


Il Gruppo di cui sono presidente Marina Berlusconi e amministratore delegato Ernesto Mauri ha approvato ieri i conti relativi allo scorso anno, mentre i primi due mesi del 2018 vedono un allineamento al trend negativo del print e migliorativo del digital. Dialogo oltralpe con Lagardère e Marie Claire per una eventuale aggregazione nei periodici

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 presentati dall’a.d. Ernesto Mauri. “Il 2017 - recita la nota della società - ha rappresentato per il Gruppo Mondadori un anno di consolidamento degli obiettivi raggiunti nel triennio precedente nel percorso di ridefinizione strategica delle proprie attività e di ulteriore miglioramento economico e finanziario, continuando a perseguire con decisione azioni di efficienza, coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento, e rafforzando la leadership in tutte le aree di business”. I risultati raggiunti sono stati in linea con le attese comunicate al mercato: i ricavi sono sostanzialmente confermati rispetto al 2016 (-0,9% su base pro-forma); l’Ebitda adjusted ha registrato una crescita del 6,3% (dai 100 milioni di euro del 2016), con una marginalità dell’8,4%, in aumento dal 7,8%, e un incremento del contributo alla redditività di Gruppo da parte del business Libri (circa il 70% del totale); l’utile netto ha mostrato un incremento del 35% rispetto al 2016; il cash flow ordinario si è attestato a 68,7 milioni, consentendo una riduzione dell’indebitamento netto di circa il 28% e il raggiungimento di un rapporto tra posizione finanziaria netta e Ebitda adjusted pari a 1,8x (rispetto ai 2,4x in riferimento al 2016).

L’andamento della gestione

I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2017 si sono attestati a 1.268,3 milioni, in crescita dello 0,4% rispetto ai 1.263,3 del 2016; rispetto al dato pro-forma dell’esercizio 2016 sono in contrazione dello 0,9%. I ricavi delle aree del Gruppo hanno rilevato una dinamica differente: una crescita del 10% per la Libri (anche per effetto di un diverso periodo di consolidamento), superiore all’andamento dei mercati di riferimento; un calo complessivo del 7% per le aree Periodici, legato alla contrazione dei mercati diffusionali e pubblicitari. L’area Libri ha contribuito per circa il 70% all’Ebitda di Gruppo, con una marginalità del 14% e una crescita del 12%, a parità di consolidamento di Rizzoli Libri, rispetto all’Ebitda adjusted del 2016.

Ernesto Mauri
Numeri

L’area Periodici Italia ha proseguito il percorso di recupero di redditività, con un Ebitda adjusted pari a 15,4 milioni, in crescita del 47,3% rispetto all’esercizio precedente. L’area Periodici Francia ha invece registrato un calo della redditività percentuale dal 10% all’8,5%, riuscendo a mitigare solo in parte gli effetti della rilevante contrazione dei mercati. L’Ebitda su base pro-forma mostra per il quarto anno consecutivo una crescita, incrementando la marginalità all’8,4% dei ricavi consolidati; tale incremento conferma il processo di miglioramento dell’efficienza operativa, beneficiando anche delle sinergie d’integrazione delle società acquisite nel 2016. Il personale al 31 dicembre 2017 è pari a 3.026 dipendenti, in calo del 7,2% (-4% circa su base omogenea), per effetto della revisione continua delle strutture organizzative sia in Italia sia in Francia. Il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita del 7,5% a 101,1 milioni rispetto ai 94 del 2016 (+16,8% a livello pro-forma). Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 61,5 milioni, in miglioramento di circa il 2%. Il risultato prima delle imposte è positivo per 47,5 milioni, in crescita del 12%; il risultato netto di Gruppo è pari a 30,4 milioni, in crescita del 35%. La posizione finanziaria netta si è attestata a -189,2 milioni, in calo di circa il 28%. Le aree Periodici hanno invece mostrato un significativo recupero in Italia, che ha più che compensato il trend di calo registrato in Francia. Il margine operativo lordo consolidato è risultato pari a 21,8 milioni, in calo rispetto ai 23,8 milioni del medesimo trimestre 2016.

Evoluzione prevedibile della gestione

“Il Gruppo - continua la nota - proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e focalizzazione sui core business, in particolare il consolidamento della leadership nell’area Libri, lo sviluppo dell’area digital della Periodici Italia nonché sul piano di espansione del canale franchising nell’area Retail. Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, il piano prevede obiettivi operativi che, per l’esercizio 2018, a perimetro attuale, consentono di stimare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un Ebitda adjusted sostanzialmente stabile rispetto al 2017. L’utile netto dell’esercizio 2018 è previsto in contrazione rispetto al precedente, che ha accolto componenti positive non ricorrenti per circa 7 milioni. Il cash flow ordinario dell’esercizio 2018 è atteso intorno ai 50 milioni. Per il 2019, sempre a perimetro attuale, sono previsti il medesimo trend di ricavi rispetto al 2018 e un Ebitda adjusted in crescita intorno a 110 milioni, un utile netto di oltre 30 milioni, una generazione di cassa ordinaria superiore ai 50 milioni e una posizione finanziaria netta negativa inferiore a 150 milioni”. Tale previsione, per il 2019, aggiorna le stime comunicate al mercato in occasione dell’approvazione dei risultati relativi al 2016. Il Gruppo, per effetto della significativa riduzione dell’indebitamento netto e dei flussi di cassa attesi, è nella posizione di poter valutare opportunità di crescita e sviluppo nei core business strategici anche per linee esterne.

Libri e Retail

Nel mercato dei libri trade, che nel 2017 ha registrato una crescita del 5,4% rispetto al 2016, il Gruppo ha confermato la propria leadership, con una market share pari al 28,7% e con la presenza di otto titoli nella classifica dei dieci libri più venduti nell’anno (a valore); idem anche nel mercato dei libri scolastici, con una quota adozionale del 23,7%. I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 523,9 milioni, in crescita del 10,3%. Il margine operativo lordo d è pari a 74,5 milioni, in crescita del 3%. L’Area Retail ha registrato ricavi pari a 198,5 milioni, sostanzialmente in linea (-0,5%). Mondadori Retail ha registrato un Ebitda adjusted pari a 0,7 milioni, in peggioramento rispetto agli 1,8 milioni del 2016. Il margine operativo lordo si attesta a 0,6 milioni di euro (1,4 milioni nel 2016)

Periodici Italia

L’Area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 290,7 milioni, in calo del 6,4%. In particolare: i ricavi diffusionali (edicola+abbonamenti) risultano in calo del 4,2%, performance migliore rispetto all’andamento registrato dal mercato di riferimento, principalmente per effetto della performance di Tv Sorrisi e Canzoni e del lancio di GialloZafferano e Spy. Nel periodo, il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,8%, in crescita rispetto al 30,8% del 2016; i ricavi pubblicitari complessivi (print+web) hanno registrato una crescita dell’1,8%; la raccolta lorda in Italia ha registrato una crescita del 7,5% rispetto al 2016, prevalentemente derivante dal contributo delle attività di Banzai Media: i ricavi del segmento print, a parità di testate, hanno registrato un andamento (-5,8%) sostanzialmente allineato al trend del mercato di riferimento, mentre i ricavi digital hanno conseguito una crescita del 27% e un’incidenza sul totale pari al 27%; i ricavi dei prodotti collaterali risultano in significativa contrazione (-24,4%), in linea con il trend rilevato dal mercato nell’intero esercizio. Nel 2017 Mondadori si è confermato il primo Gruppo editoriale italiano sul web, grazie al raggiungimento di una total unique audience di 16,2 milioni (media mese), un posizionamento confermato anche dalle rilevazioni comScore che, a dicembre 2017, ha registrato una audience di 24,2 milioni di utenti unici (media mese). I ricavi digitali complessivi sono stati pari a 38 milioni, in crescita del 16%. «Con il digital siamo riusciti in parte a compensare il calo del print - ha commentato ieri Mauri -, mentre nei primi due mesi del 2018 il mercato vede il print a -5\6% e il digital a +1\1,2%, con il nostro Gruppo che non dovrebbe essere molto distante da questi trend». La strategia indicata dall’a.d. per i prossimi mesi è quella del rafforzamento dell’area digital anche attraverso possibili acquisizioni, e puntando ancor di più sui contenuti verticali, dove Mondadori è già in una posizione di forza. Fronte print, «la ricerca di efficienze non consisterà necessariamente in cessioni o chiusure che, attualmente, non sono sul tavolo. Certo è che, con il mercato in calo costante, dobbiamo esaminare tutte le testate».

Periodici Francia

In un mercato in continua contrazione (dal lato sia pubblicitario sia diffusionale), Mondadori France ha riportato ricavi pari a 297,4 milioni, in flessione del 7,5% (-7% a pari perimetro), rispetto ai 321,7 del 2016. In particolare: i ricavi diffusionali (74% del totale) hanno registrato una contrazione del 4,9%, più contenuta - per effetto dell’andamento del canale abbonamenti - rispetto al trend del mercato. I ricavi derivanti dalle vendite di copie digitali sono raddoppiati, guidati dalle nuove partnership con i principali operatori delle tlc francesi, finalizzate a offrire alla loro base abbonati i brand di Mondadori France; i ricavi pubblicitari (print + web) hanno registrato un calo del 17,1%. I ricavi pubblicitari print (90% del totale) hanno rilevato una flessione dell’11,8%, in linea con il trend del mercato di riferimento. In questo contesto, Mondadori France ha registrato una quota di mercato a volume stabile (11,1%), mantenendo la sua posizione di secondo operatore nel mercato pubblicitario dei periodici; i ricavi pubblicitari digitali hanno evidenziato una contrazione più rilevante rispetto all’anno precedente per effetto della discontinuità legata all’internalizzazione delle attività di raccolta relativa al segmento mobile e video. L’audience digitale di Mondadori France ha raggiunto un totale di oltre 12,1 milioni utenti unici, con sei brand che superano il milione di utenti unici. Per il mercato d’oltralpe, Mauri ha indicato una politica di “consolidamento”, facendo anche conto, sullo sfondo, su un possibile accordo con Marie Claire e Gruppo Lagardère per creare sinergie commerciali. Accordo su cui, per altro, non ci sono particolari dettagli, anche a fronte delle dichiarazioni di Lagardère di voler uscire dal mercato dei periodici.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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