La società registra una crescita del 15% nel business search, esclusi i TAC, mentre il social network LinkedIn contribuisce per 1,1 miliardi di dollari
Nella tornata di trimestrali hi tech di giovedì scorso non poteva mancare Microsoft. Il colosso di Redmond ha registrato un fatturato in crescita del 12% a 24,5 miliardi di dollari nel periodo da luglio-settembre. L’utile è stato pari a 84 dollari per azione o 6,6 miliardi, superando le attese degli analisti al pari della voce entrate. E la compagnia ha battuto le stime anche per tutte e tre le sue linee di business: il segmento Productivity & Business Processes ha beneficiato dell’apporto derivante dall’acquisizione di LinkedIn, pari a 1,1 miliardi di dollari nel primo trimestre fiscale, e da ricavi più elevati delle attese per Office, arrivando a generare introiti per 8,2 miliardi; l’area Intelligent Cloud ha totalizzato 6,9 miliardi di dollari, sulla spinta di Azure, il cui run rate annuale ha scavalcato i 20 miliardi; infine, la fetta più grande della torta spetta al business More Personal Computing, che al suo interno raccoglie il gaming (Xbox), Surface e la search advertising.
Search in crescita
Proprio la search è cresciuta del 15% esclusi i costi di acquisizione traffico, segno che gli investimenti effettuati dall’azienda su Bing cominciano a dare i loro frutti. Dall’inizio dell’anno le azioni di Microsoft hanno guadagnato il 27% , con un incremento del 4% nelle contrattazioni after hour di giovedì sera, successive al rilascio dei dati trimestrali.