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Come l’app network di Google si sta trasformando nel suo più grande driver di crescita

Autore: Redazione


Il colosso tecnologico ha attirato gli sviluppatori di app dai concorrenti riducendo le commissioni e semplificando il software, i margini ne hanno risentito ma i clienti sono aumentati in modo considerevole

Google fa apparire gli annunci pubblicitari in più applicazioni smartphone di qualsiasi altra azienda tecnologica. Questo è il fulcro di un’attività in ripresa per Alphabet. L’ad network di Google ha registrato tre trimestri consecutivi di aumenti delle vendite a due cifre su base annua. Il business sta sfiorando i 20 miliardi di dollari di fatturato annuo, il che lo rende importante per la top-line di Google come le sue unità hardware, cloud computing e app store messe insieme.

Margini VS clienti

Google ha attirato a sé molti sviluppatori di app dai concorrenti riducendo le commissioni e semplificando il software. La mossa, però, ha avuto costi importanti. Google sta crescendo anche dando ai creatori di app e siti web una fetta maggiore delle vendite di annunci pubblicitari. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno, la quota di Google è diminuita di 33 milioni di dollari rispetto al periodo più recente, anche se il fatturato complessivo della rete è aumentato di 559 milioni di dollari. Tuttavia, la perdita dei margini ha pagato in termini di acquisizione dei clienti poiché il colosso di Mountain View cede agli sviluppatori circa 70 centesimi di ogni dollaro che raccoglie dagli ad buyer, rispetto ai 50 e 60 centesimi di alcuni concorrenti.

Rapida crescita

L’alto payout, accoppiato con il rapporto consolidato che Google ha con milioni di inserzionisti, lo ha trasformato nella fonte principale di reddito per molte applicazioni. Gli acquisti di annunci in-app sono quasi triplicati l’anno scorso rispetto al 2016 su Google DoubleClick Bid Manager, utilizzato dagli inserzionisti con i budget più alti. Il che, lo rende il servizio pubblicitario in più rapida crescita e più ampiamente utilizzato. La scelta più difficile per molti creatori di app è quella tra AdMob e DoubleClick. Non è chiaro quale sia la crescita più rapida tra i due perché Google non fornisce tali dati.

La promessa id AdMob

Per anni, la star del network è stata AdSense, che distribuisce annunci a siti web in cambio di una riduzione dei ricavi pubblicitari. Ma, mentre i consumatori migrano dal desktop al mobile, lo slancio si è spostato su AdMob, per il mercato delle applicazioni di terze parti, e DoubleClick for Publishers, il suo software mobile di fascia alta. AdMob, progettato appositamente per il mobile, tende ad attrarre annunci pubblicitari che promuovono applicazioni e servizi per smartphone. Google ha acquistato AdMob per 750 milioni di dollari nel 2010, battendo un’offerta di Apple. La company aveva bisogno di una tecnologia più recente rispetto a quella di AdSense per consegnare annunci in-app, secondo Sissie Hsiao, che guida il business delle applicazioni della società.

Prossimi passi

Gli analisti finanziari si aspettano che i profitti di Google continuino a erodersi mentre gli acquirenti di annunci gravitano sulle app, dove Google sostiene che le offerte per gli sviluppatori rimangono costose. Gli analisti di Cowen & Co stimano che Google arriverà a dare agli sviluppatori quasi 80 centesimi sul dollaro entro il 2023. Il personale in Asia e America Latina, i prossimi grandi mercati in crescita per la pubblicità mobile, potrebbe rappresentare un ulteriore aumento dei costi anche per Google. Gli inserzionisti si aspettano, inoltre, che Google introduca nuovi aggiornamenti tecnologici in modo da poter monitorare meglio dove appaiono i loro annunci mobile.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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