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Instal: “Your app, our people”. Crescono gli esperti di app strategy a 360°

Autore: Redazione


La company, fresca di rebranding, ha sviluppato una tecnologia pubblicitaria per supportare i marketer mobile durante tutto il ciclo di vita di un applicazione, abbinando le loro app con gli utenti più rilevanti per trasformare ogni download in un cliente fedele e impegnato. E il primi sei mesi del 2017 si chiudono a +30%

di Anna Maria Ciardullo

La storia di Instal ha inizio nel 2014 all’interno di Nana Bianca, startup studio per realtà digitali con sede a Firenze. Nasceva come piattaforma per la promozione di app e giochi con lo scopo di aiutare gli utenti a trovare l’app giusta tra le centinaia di app che abitano la rete. Oggi, è una mobile marketing platform che può affiancare brand e app developer in tutte le fasi del ciclo di vita della loro applicazione: dal download al re-engagement. La piattaforma si basa su una tecnologia interamente proprietaria. L’intervista a Filippo Satolli, co - founder & coo.

Qual è l’andamento del business di Instal e come siete focalizzati sul tema dell’espansione internazionale?

Abbiamo chiuso il primo semestre del 2017 positivamente, con un fatturato del +30% rispetto all’anno precedente, continuando sulla scia del trend positivo del 2016, anno che abbiamo chiuso con un fatturato del +60%. Il 2017 è stato un anno importante anche dal punto di vista dell’internazionalizzazione; a inizio anno abbiamo infatti aperto un ufficio commerciale a Pechino, in Cina. Abbiamo inoltre da poco ufficializzato l’acquisizione di una quota di maggioranza di MOBave, agenzia di mobile marketing con sede a New York, con l’obiettivo di rafforzare l’abilità nel fornire servizi a partner e clienti statunitensi e localizzare la nostra offerta nel modo più efficace possibile.

Perché gli Stati Uniti rappresentano un mercato interessante per l’IN-app advertising?

Gli Stati Uniti rappresentano un mercato interessante per l’IN-app advertising soprattutto per i livelli di utilizzo delle app da parte degli utenti statunitensi. Secondo alcuni studi recenti gli Americani passano una media di 5 ore al giorno utilizzando i loro dispositivi mobile, ed il 90% di questo tempo è speso in app. Le app rappresentano un canale importante ed efficace per generare engagement e per trasformare un semplice utente in un cliente fidelizzato.

Quali sono le strategie di engagement e fidelizzazione degli utenti che utilizzate maggiormente?

I principali canali di engagement che sfruttiamo sono fiere, eventi di settore ed user acquisition online. Instal offre diverse tecnologie per l’engagement e fidelizzazione degli utenti, tra cui spiccano il behavioural algorithm, i carrier preload e le creatività. Il behavioural targeting permette di analizzare il comportamento in app degli utenti sulla base delle app installate e aperte con più frequenza, in modo fornire contenuti in linea con le loro preferenze. A ciò si uniscono i carrier preload e le creatività. I primi rappresentano delle soluzioni pre-installate in tutti i dispositivi mobile marchiati Tim e H3G, per fare due esempi, che permettono, attraverso exclusive placements, di aumentare la visibilità dell’app sponsorizzata e al tempo stesso di fornire contenuti agli utenti, aumentando il livello di customer engagement. A livello di creatività parliamo invece di formati nativi, impattanti, che vanno a migliorare la user experience degli utenti, la brand awareness e la performance senza però influire sull’esperienza in app dell’utente. A ciò vanno aggiunte le soluzioni pensate per guidare il re-engagement degli utenti inattivi, in altre parole chi scaricato un’app ma ha smesso di utilizzarla. Tramite display ads dinamici siamo in grado di raggiungere questi utenti, determinando un restart nell’utilizzo dell’app.

Avete partnership strategiche attive? In che ambiti? Ne avete altre in programma?

Sì, abbiamo diverse partnership strategiche sia in ambito mobile carriers che agency. Oltre alle già citate con Tim e H3g, importante a livello agency è la partnership conclusa ad inizio anno con Madvertise, gruppo leader nel mobile advertising ed operante in Francia, Italia e Germania. L’obiettivo è di fornire ai clienti, attraverso sinergie a livello di competenze, esperienze e tecnologie, soluzioni altamente performanti che permettano ritorni economici, provenienti dalla promozione delle app, che siano sempre positivi.

Quali sono i trend nel campo della pubblicità mobile riferiti ai vostri verticali? Cosa cercano maggiormente i brand oggi?

Tra i trend principali del mobile advertising possiamo citare l’artificial intelligence, il machine learning, la trasparenza e le soluzioni contro le frodi mobile, il re-engagement. Oggi i brand cercano soluzioni che vadano oltre la semplice user acquisition, soluzioni appunto che supportino l’intero app business.

Quanto è importante il tema dell’automazione dei processi per quanto riguarda il mobile adv?

È fondamentale. Senza automazione dei processi si rischierebbe di disperdere risorse e tempo, andando a impattare negativamente sul livello di performance.

Di recente avete avviato un processo di rebranding, cosa è cambiato? Quali le novità che avete lanciato?

Il processo di rebranding è stato concepito e portato avanti con lo scopo di rispondere all’esigenza di app developers e brand di avere una soluzione unica a supporto di tutte le fasi del loro business. Abbiamo, quindi, apportato miglioramenti alla nostra offerta, che va ora a coprire tutto il ciclo di vita delle app, una vera e propria app strategy a 360° fornendo soluzioni e tecnologie ottimizzate per aiutarli ad acquisire utenti fidelizzati e a costruire un app business solido. Il nuovo posizionamento ha portato, come conseguenza naturale, ad un restyling del nostro sito web e ad un nuovo piano di comunicazione improntato sulla filosofia del “Your app, our people.”

Quali sono i progetti futuri di Instal? Avete altri nuovi prodotti in cantiere?

Tra i progetti futuri di Instal c’è, in primo luogo, l’internazionalizzazione; continuare quindi sulla scia inaugurata a inizio anno con l’apertura dell’ufficio a Pechino e continuata con l’acquisizione di MOBave. Continuare a offrire soluzioni innovative al passo con i cambiamenti e le richieste del mercato e degli utenti, è un altro dei punti in agenda. Proprio in quest’ottica, stiamo lavorando ad una nuova soluzione, il deep linking da applicare alla dimensione mobile app e da utilizzare, tra l’altro, in ottica re-engagement e che verrà rilasciata a breve.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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