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ePRICE: nel Q1 il fatturato continua a crescere sull’onda della sua offerta unica legata ai servizi

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Si tratta di uno dei principali negozi online italiani, specializzato nella vendita di prodotti high-tech (elettronica) e leader nel segmento dei grandi elettrodomestici venduti online. Offre consegna e installazione, ritiro dell’usato e punti fisici per il ritiro della merce, i cosiddetti Pick&Pay

Una volta si chiamava Banzai, ora tutti la conoscono come ePRICE. Il più grande sito ecommerce a montare la bandiera tricolore cresce più del mercato nel primo trimestre del 2017, confermando la bontà della strategia messa in piedi dopo il rebranding. Il focus su un posizionamento distintivo che fa leva sui servizi offerti ai clienti è stato particolarmente apprezzato da questi ultimi, tanto da far pensare Francesca Reich, chief marketing officer fresca di nomina, e la sua azienda all’ampliamento delle categorie merceologiche in cui offrire servizi su misura. Reich, come confessa a 360com, manterrà poi alta l’attenzione alla customer experience e allo sviluppo della app. Due fattori cruciali per ogni portale di e-commerce.

Il primo trimestre di ePRICE si è concluso con grandi risultati. Quali sono state le leve che vi hanno portato a conseguirli?

Siamo cresciuti più del mercato, nonostante i rallentamenti dovuti a una rilevante integrazione del sistema informatico che siamo riusciti ad assorbire molto bene. Le origini di questo successo sono da ricercare nel posizionamento distintivo, apprezzato dai nostri clienti, legato ai servizi di consegna, installazione e ritiro dell’usato nel segmento grandi elettrodomestici e all’espansione dell’offerta che ha portato il sito, grazie anche al marketplace, ad offrire oltre 4 milioni di prodotti. Abbiamo anche lavorato bene con alcuni fornitori, che ci hanno aiutato a comunicare e a far testare i nuovi servizi ai nostri clienti.

L’ampliamento dell’offerta è dovuto anche all’introduzione sul marketplace di nuove categorie merceologiche…

Abbiamo ampliato la sezione Brico e Giardinaggio e rilanceremo, verso l’estate, anche il settore sportivo. Nel momento in cui si allarga il proprio portafoglio prodotti diventa cruciale il ruolo del mobile, in termini di push communication per agevolare la scelta dei servizi. Abbiamo un enorme magazzino che vorremmo far utilizzare per ampliare il nostro catalogo e per allargare i nostri marketplace. Crediamo ci sia efficienza nell’ottimizzare il riempimento di un camion attraverso merci di varie categorie e questo ci darà un vantaggio di prezzo e di servizio da offrire ai nostri clienti.

Francesca Reich

Il mobile è sempre più decisivo per l’ecommerce. Cosa si aspetta l’utente da un marketplace digitale? Quali sono i punti critici da sviluppare?

La sfida più grossa del mobile consiste nel seguire l’utente nelle varie tappe in cui si informa e matura la scelta, questa è una dinamica trainante perché aiuta a portare a termine la vendita. Il nostro marketing indirizza in primis i “capex” della famiglia italiana piuttosto che le piccole spese quotidiane. L’acquisto di elettrodomestici è difficile su mobile, ma l’utente si informa sempre più su questo device ed è allora che diventa importante concludere la vendita da smartphone. Bisogna riuscire a proporre una customer experience costruttiva, e per farlo la targetizzazione diventa ancora più cruciale. Sapere a chi ci si rivolge diventa critico, tanto quanto la possibilità di capire a che punto del funnel di conversione si trova l’utente.

Lo scorso novembre avete annunciato il rebranding, da Banzai ad ePRICE. Contestualmente avete allocato l’equivalente di 10 milioni di euro in campagne di marketing. Che risultati avete ottenuto?

Difficile associare puntualmente metriche in termini di aumento di traffico, anche perché si somma ad un trend già in crescita. Abbiamo misurato però un aumento della memorabilità del marchio e della sua associazione a un servizio distintivo. La comunicazione ci ha aiutato a portare ePRICE fuori dalla competizione diretta con alcuni altri retail e ad occupare territori non ancora battuti da Amazon, come installazione e ritiro dell’usato. Abbiamo notato, comunque, un aumento superiore ai 10 punti percentuali su leve come “qualità del servizio a casa”, “posizionamento” e “ampiezza di scelta” non solo in relazione al prodotto ma anche ai servizi. Gli ordini con i servizi a supporto sono raddoppiati, e la quantità di venduto nella categoria grandi elettrodomestici, post pubblicità, è cresciuta del 50%.

La customer care è un altro elemento cruciale nell’ecommerce. Come vi approcciate a questa leva di marketing?

Siamo, molto vicini ai nostri clienti grazie a un comportamento distintivo che all’online associa anche il valore dello “human touch”. Abbiamo un call center sempre attivo e dei punti fisici, i Pick&Pay®, nei quali si può ritirare la merce e pagare anche in contanti. Il customer care è parte nativa fondamentale dell’e-commerce, e per questo abbiamo ampliato la capacità di rispondere aprendoci a Messenger e ad altre piattaforme come Trovarprezzi e TrustPilot. Il nostro IT, che è sempre stato dinamico e innovativo, ha dovuto gestire il cambio di sistema di cui si parlava prima. Questo ha rallentato l’adozione di sistemi di Customer Care che includano chatbot. Stiamo ragionando in un senso più organico con l’obiettivo di far evolvere l’intera architettura più che il singolo servizio.

Come interpretate la competizione con i giganti internazionali dell’e-commerce? E come differenziate la vostra offerta dalla loro?

L’obiettivo è quello di raggiungere un posizionamento distintivo e crediamo che i servizi siano fondamentali per differenziarci. Gli elettrodomestici diventano sempre più intelligenti e difficili da installare, noi vogliamo attraverso le partnership, offrire servizi completi e su misura. C’è spazio per competere anche con player come Amazon, è chiaro che bisogna fare le cose per bene e amministrare le proprie risorse in modo oculato specie quando ci si confronta con soggetti con quella scala. Puntiamo sull’experience digitale, che ovviamente dovrà essere 3.0, e sulla connessione con un sistema di professionisti locali che la completa.

Su quali leve lavorerete nel prossimo futuro?

ePRICE si è evoluta dando più opzioni rispetto a un regolare e-commerce, per esempio grazie al pagamento al ritiro presso i Pick&Pay e il nostro obiettivo è di riuscire ad offrire le stesse opzioni anche al marketplace. Abbiamo appena annunciato di aver aggiunto la possibilità di pagare attraverso Apple Pay e siamo davvero pochi a farlo sul mercato italiano. La nostra app poi deve ancora essere sviluppata a dovere, continueremo comunque a lavorare sul mobile site perché gli utenti hanno comportamenti online diversi e dobbiamo presidiare tutti i punti di contatto al meglio.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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