La stima della società sull’andamento del mercato pubblicitario mondiale è, invece, in rialzo: dal +3,6% di gennaio al +3,9% comunicato ieri, con il digital per la prima volta davanti alla televisione come share
Dentsu Aegis Network ha rivisto al ribasso i forecast per il mercato pubblicitario in Italia quest’anno: dall’1,9% stimato a gennaio si è passati all’1,5%, come spiegato ieri in una nota della holding. A prezzi correnti la crescita del settore è attorno all’1,9%, mentre per il 2019 le previsioni parlano di un +1,1%. Un leggero incremento, dunque, per il nostro Paese, che proseguirà anche l’anno prossimo. Per quanto riguarda le stime globali, invece, si segnala un rialzo: dal +3,6% di gennaio si passa al +3,9% comunicato nella giornata di ieri per un totale di 613,5 miliardi di dollari.
Le maggiori evidenze
A guidare il trend sono in particolare gli eventi sportivi e politici, su tutti i Mondiali di Calcio e le Elezioni di medio-termine degli Stati Uniti. E per la prima volta il digitale supererà la televisione: avrà il 38,4% dello share contro il 35,5% del piccolo schermo. Circa un quarto della spesa internazionale verrà assorbito dal mobile (25,2%) grazie a una crescita superiore al 23%. Il digitale è il primo mezzo per investimenti in 21 dei 59 mercati analizzati, spiega Dentsu Aegis Network. La spinta alla crescita viene soprattutto da Asia Pacifico e Nord America. Commentando i risultati, il Ceo della società, Jerry Buhlmann, ha parlato di “modesta ma incoraggiante fonte di ottimismo”.
L’andamento dei mezzi
• Nel 2018 il 52,2% del traffico internet mondiale sarà generato da dispositivi mobile. Dunque, la spesa in advertising sul mezzo, al 25% circa, non è ancora allineata al trend di fruizione, ma il gap si sta riducendo. In particolare, si registra un’esplosione del consumo di video su mobile. Lo spending mobile è atteso in incremento del 23,3% nel 2018 e del 18,8% nel 2019.
• Il giro d’affari dei media digitali aumenterà del 12,6% nel 2018, tre volte il rate complessivo (3,9%) per raggiungere quota 230,6 miliardi di dollari. Il video online segna un +24,6% mentre i social fanno un +21,6%. Il segmento leader è quello della paid search, con una quota pari al 39%. Il programmatic lieviterà del 23,2% nel 2018 e del 19,1% nel 2019, in un contesto di consolidamento di questa modalità di compravendita pubblicitaria.
• La stampa continua il suo calo e porta in negativo i media tradizionali, per cui il forecast descrive un -0,5% per il 2018 e un -0,4% l’anno prossimo. Quotidiani e periodici perderanno rispettivamente il 7,5% e il 6,5%. La radio crescerà del 2%, l’OOH del 2,2% e il cinema del +5,9%.
• Gli investimenti televisivi torneranno a conoscere il segno “+” dopo il -0,7% dell’anno scorso. Per il 2018, infatti, è atteso un +1,2%.