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Criteo presenta il nuovo posizionamento internazionale Commerce Marketing Ecosystem

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L’azienda ha tenuto un incontro con la stampa ieri a Milano alla presenza del m.d. Alberto Torre. In arrivo inedite soluzioni basate sulla condivisione dei dati

Criteo presenta il nuovo posizionamento globale Commerce Marketing Ecosystem, definito come “una rete di decine di migliaia di retailer, brand ed editori, incentrata sulla tecnologia di marketing integrata, costruita per il commercio e alimentata da machine learning”. L’importante novità è stata lanciata ieri nel corso di un evento stampa presso la sede milanese alla presenza del managing director Alberto Torre. «Oggi nel mondo del retail è in atto se non una rivoluzione qualcosa di veramente importante: la distinzione tra fisico e digitale non è più nitida come una volta, operatori storici stanno lasciando il posto a nuovi attori e il concetto di omnishopper, vale a dire il consumatore che richiede un’esperienza continuativa tra on e offline non solo tra device, è divenuto centrale», ha dichiarato in apertura Torre. Secondo il manager la ricetta vincente è un mix di dati, tecnologia e scala. «È diventato necessario per i retailer conoscere e servire nel miglior modo possibile i consumatori», ha specificato Torre, prima di fornire il giro d’affari generato dalla rete dei partner di Criteo, vale a dire 550 miliardi di dollari su base globale, ancora di più dei 300 prodotti da Amazon.

Criteo Commerce Marketing Ecosystem

Criteo, dunque, si pone come alternativa ad Amazon, grazie a una scala superiore in grado di supportare i retailer nel processo di creazione di valore. «L’unione fa la forza: per questo abbiamo deciso di mettere a fattor comune i dati, in modo trasparente e anonimo per rafforzare la bontà dell’offerta al mercato con l’idea che ciascuno ottiene più di quanto dà», ha proseguito Alberto Torre sottolineando come un approccio collaborativo sia capace di massimizzare i risultati. «Criteo vuole costruire un ecosistema aperto e performante di comunicazione e marketing, che connetta gli shopper alle cose di cui hanno bisogno e che amano», afferma Torre. Criteo, in sintesi, sta livellando il campo di gioco creando un ecosistema che consente ai retailer e alle aziende che ne fanno parte di trarre vantaggio da un set di dati molto più ampio e da una tecnologia più intelligente di quanto potrebbero acquisire o sviluppare da soli.

Criteo Shopper Graph

Dopo search e social, la prossima frontiera è rappresentata dal Commerce Marketing, «un comparto che non è limitato al digitale, è focalizzato sui consumatori ed è misurabile», precisa Torre. Per questo l’azienda transalpina sta mettendo in campo nuove soluzioni che si basano su Criteo Shopper Graph, un sistema continuamente aggiornato costituito da 1,2 miliardi di shopper attivi e oltre 21 miliardi di shopping interaction. «E soprattutto in grado di identificare in maniera univoca e deterministica gli user, comprendendone gli interessi in modo granulare», ha affermato ancora Torre. La chiave di Criteo Shopper Graph sono le email fornite alla società dai partner retail, naturalmente nel pieno rispetto della privacy e dell’anonimato. Secondo Criteo, un impianto del genere fornisce maggior trasparenza ai clienti, i quali possono controllare in modo immediato, chiaro e avanzato l’andamento delle campagne.

L’ecosistema di prodotti Criteo

Criteo offre da sempre una soluzione di Dynamic Retargeting per rispondere ad obiettivi di conversione. Nel 2018 arriverà in Italia anche Sponsored Products, per garantire visibilità e vendite ai partner retail. Un altro strumento messo a disposizione da Criteo è Predictive Search, per condurre campagne su Google Shopping, in arrivo nel nostro Paese l’anno prossimo. La società ha anche implementato il formato video all’interno di Kinetic Design, la sua tecnologia per la realizzazione di creatività in real time. E poi ci sono anche Customer Acquisition e Audience Match.

Criteo Customer Acquisition: trovare e attirare nuovi clienti

Gli inserzionisti cercano continuamente metodi per generare nuove entrate incrementali. Tuttavia, gli approcci di acquisizione esistenti mancano di accuratezza e lasciano i marketer nel dubbio se il denaro speso in pubblicità abbia raggiunto gli utenti che hanno più probabilità di effettuare un acquisto. Questa problematica genera un ciclo di spreco di denaro a causa di una spesa verso clienti irrilevanti.  Utilizzando i dati di identità e interesse di Criteo Shopper Graph, gli early adopter stanno utilizzando Criteo Customer Acquisition per trovare e convertire nuovi clienti in modo proattivo con un ROI significativamente migliore rispetto ai metodi esistenti. Questa soluzione di acquisizione basata sulle performance analizza i dati storici e comportamentali per creare un profilo target ideale, individua nuovi clienti che corrispondono al profilo target e li coinvolge utilizzando i prodotti che indicano l’interesse più alto previsto.  Questa soluzione consente di identificare e coinvolgere nuovi clienti in base ai loro modelli di navigazione e interessi di acquisto; massimizzare i tassi di conversione tramite raccomandazioni di prodotto personalizzate; e ottimizzare la spesa pubblicitaria e massimizzare il ROI, pagando solo quando gli acquirenti vengono coinvolti da una campagna. Criteo Customer Acquisition sarà disponibile nel nostro Paese l’anno prossimo.

Audience Match: un modo flessibile per raggiungere nuovi clienti e riattivare i clienti esistenti

Utilizzando i dati CRM o DMP per identificare in modo preciso le audience su - web, browser mobile e app, Criteo Audience Match offre ai marketer un nuovo modo per riagganciare la propria base clienti con campagne display ad ampio raggio. Criteo ha costruito una base di ID deterministici all’interno di Criteo Shopper Graph, consentendo ai clienti beta di vedere una percentuale di corrispondenza di oltre il 60% delle loro liste clienti esistenti con profili online. Inoltre, i marketer possono utilizzare Criteo Audience Match  per eseguire rapidamente campagne display convenienti in un insieme diversificato di scenari di marketing, inclusi il recupero di clienti persi, la promozione di offerte stagionali, la vendita incrociata di prodotti relativi ad acquisti precedenti e altro ancora; generare engagement ineguagliabili attraverso annunci ottimizzati, bilanciando il design ispirato al brand e le prestazioni degli annunci attraverso Kinetic Design; sincronizzarsi perfettamente con Criteo Dynamic Retargeting per garantire l’ottimizzazione e l’attribuzione delle campagne cross-device. La soluzione è già presente in Italia.

La ricerca guida l’innovazione

A supportare l’innovazione su cui poggiano queste nuove soluzioni, è uno studio recente condotto da Criteo in collaborazione con Forbes Insights. L’analisi, che ha coinvolto più di 500 senior executive a livello mondiale, ha rivelato che la disruption dell’industria retail sta rimodellando il commercio e che i brand e i retailer temono che i giganti fisico-digitali renderanno più difficile la competizione. Inoltre, lo studio evidenzia che i retailer e i brand vedono gli asset di dati aggregati come mezzo per ottenere un vantaggio competitivo, con il 71% degli intervistati disposti a contribuire a un pool di dati.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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