Ad affermarlo è uno studio condotto da Selligent Matketing Cloud, per capire quali sono le loro preferenze, cosa si aspettano e cosa li infastidisce nell’interazione e nell’engagement con i brand
Le principali evidenze
- Interrogato sulla segmentazione, il 74% degli intervistati fa notare che si aspetta che le aziende "lo trattino come un individuo, non come parte di un segmento quale ‘millennial’ o ‘madre che vive in periferia’”.
- Tuttavia, il 75% dei consumatori è preoccupato dalla possibilità che un brand tracci il suo comportamento, anche quando naviga nei relativi siti web e app.
- Per quanto riguarda la ‘volontà di ricevere un’alert sulle vendite promozionali proposte in un negozio fisicamente vicino,’ il 48% dei Millennial accetta inserzioni geo-mirate mentre sta facendo shopping, rispetto al 43% della Gen X e al 29% dei Baby Boomer.
- Il 48% degli intervistati in tutto il mondo si dichiara lieto di ricevere, quando va al cinema, informazioni sulla posizione della sala e un voucher per uno spuntino; nel dettaglio, il 50% dei Millennial, il 52% della GenX, e il 35% dei Baby Boomer si dichiara d'accordo.
- A livello globale, il 75% degli intervistati esprime preoccupazione sulla minaccia di violazione dei dati, mentre l'88% si preoccupa che i propri dati vengano condivisi con altre aziende senza consenso.
- Solo 1 consumatore su 5 è disposto a fornire dati alle aziende in anticipo per migliorare la propria esperienza.
- A livello globale, il 40% degli intervistati si dichiara ‘più infastidito’ oggi dalle aziende rispetto a cinque anni fa. Se la richiesta di dati da parte di un’azienda è considerata ‘eccessiva,’ quasi il 30% dei consumatori intervistati è disposto ad abbandonarla definitivamente.