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Condé Nast Italia e la Regione Marche siglano una media partnership

Autore: Redazione


Il noto gruppo editoriale ha scelto di mettere il proprio portafoglio di brand a disposizione del progetto, tra cui spiccano Traveller, Vanity Fair, Vogue e La Cucina Italiana

Innovativo progetto di comunicazione per la Regione Marche che, per la prima volta, si è affidata a una media partnership esclusiva per promuovere l’immagine e il posizionamento della propria offerta turistica. L’iniziativa è stata annunciata a Milano, durante la BIT 2018, e vedrà le Marche legate, nei prossimi mesi, a Condé Nast Italia. Il gruppo editoriale, che fa parte di una prestigiosa rete internazionale editore di alcune delle testate più famose al mondo, metterà, dunque, il suo portafoglio di brand a disposizione del progetto.
Sistema integrato
In particolare, Condé Nast Traveller, il più importante magazine di viaggi, pubblicherà un allegato monografico interamente dedicato ai tesori della Regione Marche, e sarà partner, a Milano, di una mostra legata alla ricca storia artistica del territorio. Vanity Fair e Vogue, del cui Dna lo spettacolo e la musica sono una parte fondamentale, approfondiranno editorialmente il tema dei Centenari Rossiniani e affiancheranno la Regione nell’organizzazione, sempre a Milano, di un concerto sinfonico. Infine, La Cucina Italiana, che da novant’anni è custode della tradizione culinaria nazionale e regionale, racconterà attraverso una serie di itinerari del gusto la gastronomia marchigiana, e promuoverà, inoltre, un appuntamento per conoscere e gustare dal vivo le eccellenze del territorio.
Potenziale molto elevato
“Le Marche sono probabilmente la Regione italiana con il più grande potenziale di sviluppo turistico ancora da esprimere - dice Luca Dini, direttore editoriale e direttore della comunicazione corporate Condé Nast, che tra l’altro è originario della Regione -. Nei decenni scorsi, una gestione più cauta rispetto alla media italiana ha in gran parte preservato il territorio dalle cementificazioni che hanno devastato altri distretti. Si è caduti meno che altrove nella tentazione miope del turismo omologato e massificato, e l’economia si è sviluppata senza cancellare gli stili di vita tradizionali, che oggi sono una risorsa rara e ricercatissima dai viaggiatori italiani e stranieri. Siamo orgogliosi che la Regione ci abbia riconosciuto la capacità di promuovere, attraverso l’eccellenza editoriale dei nostri brand sulle piattaforme cartacee e digitali, il posizionamento di un’offerta turistica che vuole sempre più rivolgersi a una clientela discriminante, attenta alla qualità e all’unicità della proposta”.
BIT, il bilancio è positivo
A confermare questa tendenza del mercato internazionale arriva il bilancio della tre giorni della BIT 2018. I 32 operatori ospitati nello stand delle Marche hanno riscontrato un particolare interesse verso le tipologie di vacanza più profilate, nell’ottica della promozione per cluster che la Regione ha scelto ormai da anni: gettonatissimi, soprattutto dai tour operator che lavorano con clienti russi e statunitensi, i pacchetti legati a Rossini Opera Festival e Macerata Opera; grande successo di bike e trekking tra i visitatori nordeuropei (Danimarca e Germania); molto interesse da russi e ucraini per i pacchetti che comprendono visite agli outlet della moda; e poi dimore storiche. residenze di charme, destinazioni wedding e, naturalmente, il mare.
Le Marche spopolano anche sui social network
La bontà del lavoro fatto è dimostrata da una ricerca - a cura di Extreme, società specializzata in analisi dei social media - sulle attività degli operatori marchigiani del turismo all’interno delle piattaforme Facebook, Instagram, Twitter e Google Space. Le Marche, nel 2017, dopo anni di crescita continua, sono balzate al primo posto in classifica, davanti alla Lombardia, per qualità dei contenuti e delle interazioni (commenti di apprezzamento, condivisioni dei contenuti), che in un’epoca in cui per tutti “engagement” è il mantra diventano tanto più importanti dei semplici “like”.
Ampio progetto di promozione
“L’iniziativa con Condé Nast - spiega l’assessore al Turismo Moreno Pieroni - si inserisce in un più ampio progetto di promozione del brand Marche che vede come testimonial lo straordinario Giancarlo Giannini. L’idea è quella di proporre al lettore e potenziale turista una sorta di viaggio nelle meraviglie delle Marche attraverso il racconto di una regione che dagli Appennini, attraverso le colline, arriva fino al mare, mostrando i suoi mille volti. I prossimi tre anni saranno, inoltre, costellati dalle celebrazioni e dagli appuntamenti per gli anniversari di grandi personaggi a cui le Marche hanno dato i natali come Rossini, Leopardi e Raffaello. Avere come partner in questo innovativo progetto una casa editrice di riviste così prestigiose ci darà sicuramente una marcia in più per raggiungere il nostro obiettivo: essere sempre più protagonisti sulla scena turistica internazionale”.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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